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Lavoro: più di 100mila occasioni per i giovani, ma le aziende non li trovano articolo

Il 40% circa delle occasioni di lavoro nei prossimi tre mesi sono destinate agli under 30. Su 338mila assunzioni programmate, infatti, quasi 124mila sono riservate ai giovani. Buone notizie, vero? Peccato che, di queste, quasi una su 3 (il 29%) è complicata.

Proprio così: le aziende vorrebbero assumere, ma non trovano il profilo adatto. Sono i dati che emergono dal Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal, sulla base delle entrate previste dalle imprese con dipendenti dell’industria e dei servizi tra ottobre e dicembre 2017. Ma quali sono i giovani professionisti di cui le aziende vanno letteralmente a caccia?

Le professioni dove gli under 30 sono introvabili

Primi fra tutti gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche: 2.290 le entrate di under 30 previste per questo profilo nel mese di ottobre, il 64% delle quali accompagnate da difficoltà di reperimento. A seguire, gli operai specializzati nelle industrie del legno e della carta (ricercati in 1.240, il 57% dei quali difficile da trovare) e gli operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, abbigliamento e calzature (1.710, 56%).
Cercano giovani anche le imprese legate al turismo e alla ricettività, quelle che operano nei servizi informatici e delle telecomunicazioni, l’industria chimica, farmaceutica, della plastica e della gomma ed i servizi finanziari ed assicurativi: In questi ambiti, oltre la metà delle entrate previste ad ottobre andrà preferibilmente agli under 30.

Dove ci sono più occasioni per i giovani?

Sondrio, Verbano-Cusio-Ossola e Lecco sono le province nelle quali le imprese mostrano la maggior disponibilità verso i giovani: qui, infatti, oltre il 40% delle assunzioni è destinato ai giovani entro i 29 anni.

I settori dove è più difficile trovare professionisti

Ma il problema della difficoltà di reperimento non interessa solamente i giovano. Considerando il totale delle assunzioni programmate (338mila), è ben il 25,1% ad essere problematico. In particolare, non riescono a trovare personale adeguato le industrie tessili, dell’abbigliamento e delle calzature (per le quali il 48% delle professioni ricercate nel mese di ottobre sarà difficile da reperire), le industrie metalmeccaniche e dei prodotti in metallo (45%), le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (45%). Per questo tra le professioni non semplici da trovare, figurano gli operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie della moda (7.650 le entrate previste ad ottobre, 53,6% la difficoltà di reperimento) e gli operai del settore metalmeccanico ed elettromeccanico (16.000, 50,9%).