Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Caltanissetta, con circa 63.000 abitanti, è capoluogo di provincia e una delle otto città principali della Sicilia, situata su un'altura che domina la valle del fiume Salso.
  • La città ha origini arabe e ha attraversato vari periodi storici, diventando feudo normanno e ducato degli Aragonesi, fino a passare ai Moncada nel 1407.
  • Negli anni '50, Caltanissetta visse un periodo di vivacità culturale, guadagnandosi il soprannome di "Piccola Atene", grazie alla presenza di figure letterarie come Sciascia, Vittorini, Quasimodo e Pasolini.
  • L'economia cittadina è principalmente agricola, con produzioni di cereali, frutta, olio, agrumi e vino, sebbene un tempo fosse nota per la produzione di zolfo, ora in declino.
  • Dal punto di vista turistico, la città offre edifici barocchi di interesse, tra cui il palazzo Moncada, la chiesa di S. Sebastiano e il duomo, oltre a un museo mineralogico.

Caltanissetta – Descrizione della città

Con circa 63.000 abitanti, la città è capoluogo dell’omonima provincia e una delle otto della Regione Sicilia. Si trova a 568 metri sul livello del mare, su di un’altura che domina la valle del fiume Salso. I suoi abitanti si chiamano Nisseni, dall’antico nome della città. La presenza di stranieri vede preminenti la comunità di pakistani, marocchini e romeni
Di origine araba, dal 1067, la città diventò feudo normanno e successivamente ducato degli Aragonesi..

Dal 1407 e fino alla soppressione della feudalità in Sicilia, Caltanissetta passo alla nobile famiglia dei Moncada che tuttavia mantennero vaste proprietà in Spagna. Da Caltanissetta, i Moncada, i cui discendenti esistono ancora, diressero la politica e l’economia della Sicilia dove lasciarono tracce architettoniche della loro presenza.
Intorno agli anni ’50 essa conobbe un periodo di una certa vivacità culturale, tanto da essere chiamata “Piccola Atene”, grazie all’opera di Sciascia che si adoperò per creare librerie, case editrici ed anche un salotto letterari, frequentato in quegli anni da scrittori come Vittorini, Quasimodo e Pasolini
Oggi la città ha un aspetto moderno e le sue strade sono ampie e rettilinee. L’economia della città è essenzialmente agricola e si basa sulla produzione di cereali, frutta, olio, agrumi e vino anche se non mancano alcune industrie alimentari e meccaniche. Un tempo, Caltanissetta era conosciuta per la produzione a livello mondiale dello zolfo, ormai in declino a causa della concorrenza degli USA e della politica economica dell’ UE. Di tale periodo restano due testimonianze: l’ Istituto tecnico minerario ed il Museo mineralogico. Esistono anche documenti attestanti le condizioni disumane in cui erano costretti a lavorare gli addetti alle solfatare e soprattutto i bambini, chiamati carusi.
Dal punto di vista turistico, meritano attenzione alcuni edifici barocchi come il palazzo Moncada, la chiesa di S. Sebastiano e il duomo.
La provincia di Caltanissetta comprende essenzialmente un territorio collinare, coltivato a cereali, frutta, vite ed olivi e degrada verso il mare, con la pianura di Gela, specializzata nella produzione di agrumi. Centri importanti nella provincia sono: Gela, per il porto, Mazzarino e S. Cataldo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine storica di Caltanissetta?
  2. Caltanissetta ha origini arabe e divenne un feudo normanno nel 1067. Successivamente, passò sotto il controllo degli Aragonesi e poi della famiglia nobile dei Moncada fino alla soppressione della feudalità in Sicilia.

  3. Quali sono le principali attività economiche di Caltanissetta oggi?
  4. L'economia di Caltanissetta è principalmente agricola, basata sulla produzione di cereali, frutta, olio, agrumi e vino. Ci sono anche alcune industrie alimentari e meccaniche, sebbene la produzione di zolfo, un tempo famosa, sia in declino.

  5. Quali attrazioni turistiche offre Caltanissetta?
  6. Dal punto di vista turistico, Caltanissetta offre edifici barocchi come il palazzo Moncada, la chiesa di S. Sebastiano e il duomo. Inoltre, ci sono testimonianze storiche legate all'industria dello zolfo, come l'Istituto tecnico minerario e il Museo mineralogico.

Domande e risposte

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