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Concetti Chiave

  • L'idealismo estetico di Schelling vede l'arte come la disciplina più adatta per comprendere l'assoluto, sintetizzando conscio e inconscio.
  • Schelling considera arte e filosofia come espressioni pratiche e teoriche dell'assoluto, con l'arte che esprime l'infinito nel finito.
  • Secondo Schelling, oggetto e soggetto sono fasi dello stesso assoluto, evolvendo l'idealismo oltre l'ostacolo dell'oggetto di Fichte.
  • Hegel sviluppa ulteriormente l'idealismo di Schelling verso una filosofia del divenire, un panteismo dinamico in cui tutto è Dio in movimento.
  • La filosofia idealistica si confronta con il kantismo, discutendo il criticismo e la distinzione tra fenomeno e cosa in sé per comprendere l'assoluto.

Indice

  1. L'arte come comprensione dell'assoluto
  2. Idealismo estetico e fasi dell'assoluto
  3. Discussione sul kantismo e idealismo

L'arte come comprensione dell'assoluto

Secondo il pensiero filosofico di Schelling la disciplina più adatta e più indicata per comprendere l'assoluto è l'arte: infatti mentre il filosofo capisce, l'artista inconsapevolmente vive le due fasi dell'assoluto. Egli non sa da dove venga la sua ispirazione, ma le da forma. L'arte che viene messa prima della filosofia stessa, è la sintesi di conscio e inconscio, contenente la progettualità dell'artista e l'oscuro operare dell'inconscio.

Essa, pura e disinteressata, è espressione dell'infinito nel finito poiché nasce da spirito e natura che sono parte dell'infinito.

Idealismo estetico e fasi dell'assoluto

La filosofia di Schelling viene detta "idealismo estetico" per la sua esistenza pratica nell'arte e teorica nella filosofia. Secondo Schelling tutto è assoluto e c'è la suddivisione infatti in "fase conscia" e "fase inconscia" che sono rispettivamente "io" e "non io" oppure "spirito" e "natura". Se è vero che l'idealismo nasce con Fichte, il quale lascia l'oggetto come ostacolo, con Schelling si evolve nella credenza che oggetto e soggetto siano fasi diverse della stessa cosa. Hegel invece non capendo bene la filosofia di Schelling, va oltre ancora e crea la filosofia del divenire, del "panteismo dinamico": cioè tutto è Dio. Un Dio che è in movimento e va attraverso un processo di automiglioramento.

Discussione sul kantismo e idealismo

La filosofia idealistica prende le mosse dalla discussione sul kantismo con due questioni: il significato da attribuire al criticismo (che studia i problemi della conoscenza filosofica scomponendoli in problemi elementari), considerato da alcuni come una filosofia scettica, da altri come un rinnovamento su basi diverse della metafisica, e la distinzione tra fenomeno e cosa in sé, a cui si lega la possibilità di conoscere o meno la realtà dell'assoluto. La filosofia kantiana, nonostante fosse in un certo senso, completa di tutti gli argomenti filosofici più importanti, venne considerata da alcuni contraddittoria.

Prima di Kant: la realtà è ciò che vediamo.

Con Kant: solo il fenomeno può essere conosciuto.

Fichte: la realtà è un prodotto del io.

Schelling: l'io e il non io sono la realtà.

Hegel: la realtà espressione del soggetto.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo dell'arte secondo il pensiero di Schelling?
  2. Secondo Schelling, l'arte è la disciplina più adatta per comprendere l'assoluto, poiché rappresenta la sintesi di conscio e inconscio, esprimendo l'infinito nel finito.

  3. Come si differenzia l'idealismo di Schelling da quello di Fichte?
  4. Mentre Fichte vede l'oggetto come un ostacolo, Schelling crede che oggetto e soggetto siano fasi diverse della stessa cosa, evolvendo l'idealismo in una visione più unitaria.

  5. Qual è la critica principale alla filosofia kantiana secondo il testo?
  6. La filosofia kantiana è considerata da alcuni contraddittoria, poiché distingue tra fenomeno e cosa in sé, sollevando dubbi sulla possibilità di conoscere la realtà dell'assoluto.

Domande e risposte

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