Concetti Chiave
- Leonardo Da Vinci laid the groundwork for the scientific revolution with his observational and inductive approach, emphasizing experiments and mathematics.
- The scientific revolution began in 1543 with Copernicus's "De revolutionibus orbium coelestium" and ended in 1687 with Newton's "Philosophiae Naturalis Principia Mathematica".
- Thomas Kuhn analyzed the paradigm shifts during this period, highlighting the transition from geocentric to heliocentric models in astronomy.
- Copernicus introduced a deductive model that fundamentally challenged the longstanding geocentric theories, leading to a major shift in scientific thought.
- The scientific revolution expanded beyond astronomy, affecting philosophy and the relationship between science and the Church, with key figures like Descartes, Bacon, and Galileo.
Indice
Le basi della rivoluzione scientifica
Leonardo Da Vinci già nel Rinascimento pose le basi per la rivoluzione scientifica: egli infatti propose un metodo osservativo, induttivo, basandosi su esperimenti e sull’utilizzo del calcolo matematico per sviluppare le proprie teorie. Da Vinci pone quindi le premesse per quella che sarà una nuova visione scientifica.
L’inizio della rivoluzione scientifica è datata al 1543, con pubblicazione del De revolutionibus orbium celestium di Copernico; la fine invece è datata al 1687, con la pubblicazione del Philosophiae Naturalis Principia Mathematica di Newton.
Tutto l’arco di tempo che va dalla metà del Cinquecento alla fine del Seicento è quindi caratterizzato dall'attenzione per la scienza.
Il concetto di rivoluzione scientifica
Si parla di “rivoluzione” perché questo periodo è caratterizzato da un
cambiamento radicale rispetto al passato, affermando nuovi paradigmi. Thomas
Khun, un epistemologo contemporaneo, analizzò molto attentamente il concetto di
“rivoluzione” e arrivò ad affermare che l’uomo tendenzialmente porta avanti le
sue teorie. Infatti per secoli gli scienziati portarono avanti delle teorie (come ad esempio la teoria geocentrica proposta da Aristotele e Tolomeo), fino a quando, per via ipotetica di deduzione matematica (grazie a Copernico), si è riusciti a dimostrare l’inefficacia di queste teorie, presentando ipoteticamente delle nuove idee che hanno portato a degli adattamenti della legge. L’uomo tende ad avere un atteggiamento verificazionista per far rientrare nelle proprie teorie anche gli elementi che non rientrano nel quadro di analisi; l’uomo dunque adatta la propria teoria in base a ciò che vede.
Il cambiamento nel mondo dell'astronomia
Il mondo dell’astronomia fu il primo ambito ad essere rivoluzionato, passando
da un modello geocentrico ad uno eliocentrico, dopo che per secoli si era cercato invano di adattare la teoria geocentrica alle osservazioni.
Aristotele e Tolomeo sostenevano che il mondo fosse collocato al centro
dell’universo e fosse statico: intorno ad esso si sosteneva che ruotassero tutti i pianeti e che la Terra fosse incastonata in un cielo di stelle fisse in rotazione.
Osservando il cielo si vedeva però che questo moto uniforme in realtà non era del tutto uniforme: alcuni scienziati medievali (Tolomeo) ipotizzarono quindi
l’esistenza degli epicicli, che danno l’impressione che il moto non sia uniforme. La teoria degli epicicli rientrava perfettamente nei tentativi di adattamento della teoria geocentrica alla realtà.
Tuttavia Copernico arrivò a creare un modello deduttivo, intuitivo, che stravolgerà radicalmente il paradigma del passato, creando una
rottura radicale e violenta con il pensiero precedente.
La questione della rivoluzione scientifica inizia con l’astronomia per poi
espandersi in tutto lo scibile umano.
L'opposizione della Chiesa e il metodo scientifico
La Chiesa, opponendosi fermamente alle nuove teorie scientifiche (soprattutto a
quella eliocentrica), giocherà un ruolo fondamentale nel ritardare le idee
scientifiche in Europa; un esempio eclatante fu la condanna al rogo di Giordano
Bruno.
Con la rivoluzione scientifica cambiano il rapporto con la realtà, il rapporto
scienziato-mondo, il rapporto fenomeno-noumeno (il “noumeno” e la cosa in sé), il rapporto soggetto-oggetto e la questione del metodo (in filosofia non si fanno calcoli, ma ci si interroga sull'interpretazione, sul metodo). Nella filosofia la questione del metodo è importantissima: è questa questione che ci interessa.
I personaggi e i filosofi più importanti di questo periodo sono:
- Cartesio;
- Bacone;
Domande da interrogazione
- Qual è stato il contributo di Leonardo Da Vinci alla rivoluzione scientifica?
- Quando è iniziata e terminata la rivoluzione scientifica?
- Qual è stato il ruolo della Chiesa durante la rivoluzione scientifica?
- Come è cambiato il modello astronomico durante la rivoluzione scientifica?
- Quali sono stati i filosofi più importanti durante la rivoluzione scientifica?
Leonardo Da Vinci ha posto le basi per la rivoluzione scientifica proponendo un metodo osservativo e induttivo, basato su esperimenti e calcoli matematici per sviluppare teorie.
La rivoluzione scientifica è iniziata nel 1543 con la pubblicazione del "De revolutionibus orbium celestium" di Copernico e si è conclusa nel 1687 con il "Philosophiae Naturalis Principia Mathematica" di Newton.
La Chiesa si è opposta fermamente alle nuove teorie scientifiche, in particolare a quella eliocentrica, ritardando la diffusione delle idee scientifiche in Europa, come dimostrato dalla condanna al rogo di Giordano Bruno.
Il modello astronomico è passato da un modello geocentrico, sostenuto da Aristotele e Tolomeo, a un modello eliocentrico proposto da Copernico, che ha stravolto il paradigma precedente.
I filosofi più importanti di questo periodo sono stati Cartesio, Bacone e Galileo Galilei, che hanno contribuito significativamente alla questione del metodo scientifico.