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Concetti Chiave

  • L'umanesimo ha posto le basi per l'indagine sperimentale moderna, enfatizzando il rapporto tra uomo e natura.
  • Bernardino Talesio ha affermato che la natura si spiega attraverso i principi sensibili percepibili dai sensi.
  • Il Rinascimento ha evidenziato che l'uomo è parte della natura e può comprenderla utilizzando i suoi stessi strumenti.
  • L'aristotelismo rinascimentale ha contribuito a un nuovo concetto di ordine naturale basato sulla causalità, ma limitava il riconoscimento della naturalità dell'uomo.
  • La scienza moderna ha ereditato dal platonismo e pitagorismo l'idea che la natura è descritta matematicamente.

Indice

  1. L'umanesimo e l'indagine sperimentale
  2. Aristotelismo rinascimentale e scienza moderna
  3. Magia e matematica nel Rinascimento

L'umanesimo e l'indagine sperimentale

Con il riconoscimento del carattere essenziale e determinante del rapporto dell’uomo con la natura, l’umanesimo ha stabilito la premessa fondamentale dell’indagine sperimentale moderna. Prima di Galileo, Bernardino Talesio, pur senza ingaggiarsi in operazioni di ricerca, aveva affermato che i princìpi propri del mondo naturale, quelli che sono in grado di spiegarlo, sono i princìpi sensibili, stabilendo l’equazione fra ciò che la natura stessa manifesta e ciò che i sensi fanno percepire. Rivolgersi all’esperienza sensibile, interrogarla e farla parlare è la sola via, da questo punto di vista, che conduce a spiegare la natura con la natura, cioè che non fa ricorso a princìpi estranei alla natura stessa. Queste sono le condizioni, necessarie per lo sviluppo di un’indagine sperimentale della natura, poste dal Rinascimento:

1 l’uomo non è un ospite provvisorio della natura, ma un essere naturale lui stesso, che ha nella natura la sua patria;

2 l’uomo, come essere naturale, ha sia l’interesse sia la capacità di conoscere la natura;

3 la natura può essere interrogata e compresa solo con gli strumenti che essa offre all’uomo.

Aristotelismo rinascimentale e scienza moderna

L’aristotelismo rinascimentale giocò un ruolo bifronte nei confronti della scienza moderna; mentre provocava una nuova e più libera lettura d’Aristotele, elaborava efficacemente, in polemica con le concezioni teologico-miracolistiche, il concetto di un ordine naturale immutabile e necessario, fondato sulla catena causale degli eventi: questo concetto entrò a costituire lo schema generale dell’indagine scientifica. Dall’altro lato, però, non riconosceva la naturalità né dell’uomo né dei suoi mezzi di conoscenza, condizione indispensabile di ogni indagine sperimentale della natura; sotto taluni aspetti esso costituì l’antitesi precisa della nuova concezione del mondo (totalità finita e conclusa/un tutto infinito e aperto in ogni direzione), del suo ordine (finalistico, che consiste nella perfezione del tutto e delle parti/causale, concatenazione necessaria degli eventi), dell’uomo (essere cui mette capo la teleologia dell’universo, che determina il suo destino/essere naturale fra gli altri, che si distingue per la capacità di progettare e realizzare il proprio destino), della conoscenza umana del mondo (sistema fisso e concluso/risultato di tentativi sempre rinnovati che devono continuamente essere sottoposti a controllo) ed infine dello strumento di questa conoscenza (ragione supermondana ed infallibile/insieme di poteri naturali fallibili e correggibili).

Magia e matematica nel Rinascimento

La magia, che il Rinascimento aveva portato alla luce, accettata e diffusa, contribuì a determinare il carattere attivo e operativo della scienza moderna: quello che consiste nel dominare e asservire le forze naturali per volgerle al servizio dell’uomo.

Infine, dal platonismo e dal pitagorismo antico la scienza derivava l’altro suo presupposto fondamentale: la natura è scritta in caratteri matematici e il linguaggio proprio della scienza è quello della matematica.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la premessa fondamentale per l'indagine sperimentale moderna stabilita dall'umanesimo?
  2. L'umanesimo ha stabilito che il rapporto dell'uomo con la natura è essenziale e determinante, ponendo le basi per l'indagine sperimentale moderna.

  3. Quali sono le condizioni necessarie per lo sviluppo di un'indagine sperimentale della natura secondo il Rinascimento?
  4. Le condizioni includono il riconoscimento dell'uomo come essere naturale, la sua capacità di conoscere la natura, e l'uso degli strumenti offerti dalla natura stessa per comprenderla.

  5. In che modo l'aristotelismo rinascimentale ha influenzato la scienza moderna?
  6. Ha giocato un ruolo bifronte, promuovendo una lettura più libera di Aristotele e sviluppando il concetto di un ordine naturale immutabile, ma non riconoscendo la naturalità dell'uomo e dei suoi mezzi di conoscenza.

  7. Qual è il ruolo della matematica nella scienza secondo il testo?
  8. La scienza deriva dal platonismo e pitagorismo l'idea che la natura sia scritta in caratteri matematici, rendendo la matematica il linguaggio proprio della scienza.

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