Concetti Chiave
- Galileo Galilei è visto in continuità con il medioevo, mantenendo la filosofia, ma introducendo idee come il passaggio dall'eliocentrismo al geocentrismo.
- Il rinascimento si caratterizza per l'apertura della ragione verso Dio attraverso lo studio della natura, sviluppando il neoplatonismo con filosofi come Ficino e Bruno.
- Galileo pubblica il "Siderus Nuncius" nel 1610 e "Il Saggiatore" nel 1618, contestando la natura delle comete come illusioni ottiche.
- Galileo sfida il concetto aristotelico di essenza, proponendo che solo ciò che è misurabile e quantificabile può essere studiato scientificamente.
- La filosofia di Galilei mette in crisi la metafisica aristotelica, promuovendo una scienza della natura indipendente dalla filosofia e dalla metafisica dell'anima.
Indice
Continuità tra medioevo e rinascimento
Va letto in continuità con il medioevo e non in rottura poiché la filosofia rimane uguale, cambiano le idee, ad esempio emerge la teoria eliocentrica a confutazione di quella geocentrica
L'umanesimo filosofico e la ragione
Permane l’idea di umanesimo filosofico: l’uomo ha dignità che deriva dall’apertura verso dio
L’uomo continua a interrogarsi su dio: che cosa posso conoscere di dio?
In che rapporto è la ragione con la fede?
Il rinascimento vive dell’apertura della ragione verso dio, studiando la natura. Si sviluppa il neoplatonismo; sostiene l’idea divina della natura
-Marsilio Ficino
-Niccolò Cusano
Filosofi che si formano in contesti cristiani-ecclesiastici
Galileo e la nuova filosofia
Nel 1610 viene pubblicato l’opera del siderus nuncius, l’osservatore celeste—nel quale l’autore afferma che: io penso sia un’impresa impossibile tentar l’essenza
In seguito, nel 1618 pubblicò l’opera del “il saggiatore” . Affrontando il problema delle comete, riprende il discorso dell’essenza: secondo lo studiosa Grassi, le comete erano solo dei corpi celesti, mentre secondo Galilei costituivano delle illusioni ottiche provocate dai raggi del sole. Dichiarò in seguito, che queste qualità (essenza) era meglio non prenderle in considerazione poiché non è propria delle cose in quanto sono modificazioni del soggetto (uomo) che conosce la realtà. Appartengono perciò alle qualità conoscitive dell’uomo, non hanno un’esistenza reale, poiché è soggettiva e non realtà oggettive.
Di conseguenza Colore, suono. Essenza diventano delle modificazione della facoltà conoscitiva della vista, prive di un’esistenza propria: non esistono oggettivamente, non hanno realtà autonoma
L’intento di Galilei era quello di creare una nuova filosofia: riducendo la realtà solo ad alcuni aspetti particolari, depotenziandola mettendo in crisi il concetto di essenza di Aristotele, secondo il quale tutte le cose avevano una propria natura particolare. Con galilei solo ciò che poteva essere misurato e quantificato diviene ciò che può essere studiato, (estensione e movimento-facoltà primarie). Dunque, non si possono fare ipotesi scientifiche sull’anima ma solo sul corpo (pensiero che causò indirettamente la fondazione di una nuova filosofia)
La crisi della metafisica aristotelica
Si mette in crisi la metafisica di Aristotele poiché si crea un concetto di scienza della natura non più dipendente dalla filosofia—non si può fare una scienza fisica dell’uomo partendo dall’anima
Domande da interrogazione
- Qual è il rapporto tra la filosofia di Galileo Galilei e il medioevo?
- Come Galileo Galilei ha influenzato il concetto di essenza?
- Qual è l'intento di Galileo nel creare una nuova filosofia?
Galileo Galilei va letto in continuità con il medioevo, poiché la filosofia rimane uguale, ma cambiano le idee, come l'emergere della teoria eliocentrica.
Galileo ha messo in crisi il concetto di essenza di Aristotele, sostenendo che solo ciò che può essere misurato e quantificato può essere studiato, riducendo la realtà a estensione e movimento.
L'intento di Galileo era creare una nuova filosofia che riducesse la realtà a pochi aspetti particolari, mettendo in crisi la metafisica di Aristotele e separando la scienza della natura dalla filosofia.