virgi994
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Concetti Chiave

  • Pascal, influenzato dalle idee di Torricelli, mette in discussione l'idea che il vuoto non esista, con conferme nel 1646 e 1648.
  • Si trasferisce a Parigi, dove viene introdotto al gioco d'azzardo da De Méré, esplorando la probabilità con Fermat.
  • Pascal critica la sufficienza della ragione per rispondere alle domande esistenziali, proponendo il cuore come via d'accesso.
  • Nei "Pensieri", affronta temi come l'insufficienza della ragione e l'importanza del 'divertissement' per sfuggire all'angoscia esistenziale.
  • Pascal sostiene che la conoscenza è più importante della scienza, proponendo lo spirito di finezza per comprendere l'interiorità.

Indice

  1. Le idee di Torricelli e il vuoto
  2. Pascal e il giansenismo
  3. Il gioco d'azzardo e la probabilità
  4. Pascal e la fede cristiana
  5. Il pensiero esistenziale di Pascal
  6. Il divertissement e l'angoscia
  7. Il tempo e la condizione umana

Le idee di Torricelli e il vuoto

Grande fisico e matematico.

Ottobre 1646: seguendo le idee di Torricelli, ha nuove conferme sull’infondatezza di un assioma rigido secondo il quale non esiste il vuoto, mentre altre prove di ciò si avranno nel 1648.

Pascal e il giansenismo

• Critica del 1600: Galileo Galilei. Successivamente si converte al giansenismo. Si trasferisce a Parigi dove frequenta la mondanità francese ed i salotti aristocratici. Sua sorella si ritirò a Port-Royal dopo la morte del padre avvenuta nel 1651.

Il gioco d'azzardo e la probabilità

Quando Pascal la raggiunse conobbe il cavaliere De Méré, che era un vero uomo di mondo e lo inizia al gioco d’azzardo. Costui adora Pascal per i suoi studi sulla probabilità e per la sua corrispondenza con Fermat.

Propone a questi due grandi matematici due quesiti riguardanti il gioco d’azzardo:

1. Quante probabilità ci sono di vincere?

2. Come si fa a dividere giustamente il banco…?

Sottopone a rigore il regno dell’incertezza, il Casinò.

Pascal e la fede cristiana

Pascal è convinto che non vi sia una prova certa condotta con lo spirito di geometria. È convinto di poter calcolare sul proprio utile.

Il 23 novembre 1664 si rinchiude a Port-Royal per consacrarsi all’amore che porta al Dio nascosto. Scrive ‘Le lettere provinciali’ ed ‘I pensieri’.

• Pascal è un apologeta (difensore) del cristianesimo.

• Il suo pensiero è una curvatura esistenziale del razionalismo: la ragione (intelletto) non basta, non ci salva.

Il pensiero esistenziale di Pascal

Per Pascal la domanda è quella sul senso della vita → angoscia Pascal e non può avere risposta per mezzo dello spirito di geometria.

I ‘pensieri’ principali:

Il divertissement e l'angoscia

• 194: ritiene mostruoso che gli uomini non si pongano la domanda sul proprio senso della vita. Nei confronti della propria esistenza alcuni si distraggono con il ‘divertissement’ → distrarsi e sfuggire dal dare risposta ala domanda e sfuggire all’infelicità che spesso accompagna la paura della morte.

•168: ‘divertissement’: mai fermarsi a pensare, quando l’uomo non ha impegni percepisce la sua nullità, impotenza, vuoto interiore, si annoia: la noia è peggio del dolore, perché il dolore è pieno mentre la noia è ‘horror vacui’; la rivelazione dell’insufficienza di Dio. [es. il gioco, la guerra, il potere = divertissement perché ci distraggono dal pensare, dalla nostra condizione]

Il tempo e la condizione umana

•172: il tempo non viene mai vissuto nel presente, preparandoci o rimpiangendo la felicità [passato o futuro]. Deve accettarla attraverso il suo pensiero.

•146: l’uomo è nato per pensare, per rendersi conto della sua condizione. Deve pensare con coraggio alla propria misera condizione. Lo spirito di geometria consegna all’uomo la consapevolezza, ma non sarà sufficiente a dare risposte.

La scienza, ovvero il sapere che si muove con lo spirito veicolato dall’intelletto, nel suo campo di studio è sovrano, ma all’interno del campo dei problemi esistenziali non basta.

Contrappone come nuova via d’accesso il cuore, che lui evidenzia con lo spirito di finezza.

•[177]:‘il cuore ha le sue ragioni, …’

il cuore è in grado di giungere a conoscere cose che la ragione non può afferrare. Antagonismo tra i due spiriti: l’intelligenza razionale-scientifica che ha come oggetto le cose esteriori, fisiche; quando l’oggetto di indagine è la nostra interiorità, l’esistenza, ecco lo spirito di finezza, il cuore che ha per oggetto l’interiorità ed è sostenuto da sentimento e intuizione. Le cose di finezza non si vedono con gli occhi, si sentono, si provano e non si possono dimostrare razionalmente. Guai ad abbandonare però lo spirito di geometria (metodo dimostrativo-matematico) perché permette gli assiomi.

•[66]: la cosa più importante non è la scienza ma la conoscenza.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contributo di Pascal alla teoria della probabilità?
  2. Pascal, insieme a Fermat, ha sviluppato la teoria della probabilità attraverso quesiti riguardanti il gioco d'azzardo, come le probabilità di vincita e la giusta divisione del banco.

  3. Come si relaziona Pascal con il concetto di "divertissement"?
  4. Pascal critica il "divertissement" come un modo per distrarsi dalla domanda sul senso della vita, che porta a sfuggire all'infelicità e alla paura della morte.

  5. Qual è la visione di Pascal sul ruolo della ragione e del cuore?
  6. Pascal sostiene che la ragione non è sufficiente per rispondere ai problemi esistenziali e propone il "cuore" o lo "spirito di finezza" come via d'accesso alla conoscenza interiore.

  7. Qual è la critica di Pascal alla scienza e alla ragione?
  8. Pascal critica la scienza e la ragione per la loro insufficienza nel rispondere ai problemi esistenziali, sottolineando che la conoscenza interiore richiede il cuore e l'intuizione.

  9. Cosa rappresenta per Pascal la domanda sul senso della vita?
  10. Per Pascal, la domanda sul senso della vita è centrale e angosciante, e non può essere risolta con lo spirito di geometria, ma richiede una riflessione più profonda e personale.

Domande e risposte

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