Concetti Chiave
- Blaise Pascal, matematico prodigio, inventò la prima calcolatrice meccanica e scrisse trattati su coniche e gas.
- Pascal subì una conversione religiosa nel 1654, aderendo al Giansenismo e difendendolo contro i gesuiti nelle Lettere provinciali.
- Criticò Cartesio, sostenendo l'approccio galileiano e affermando la limitatezza della ragione nei problemi esistenziali.
- Introducendo il concetto di "divertissement", Pascal esplorò il tema esistenziale del senso della vita, trovando conforto nella fede.
- Elaborò la "Grande scommessa", un argomento sulla razionalità della fede che suscitò scandalo per il suo approccio alla religione.
Indice
Infanzia e conversione di Pascal
Blaise Pascal nacque nel 1623 in Francia da una famiglia benestante e poté compiere buoni studi. Trascorse la giovinezza a divertirsi in maniera dissoluta e nel 1654 avvenne una conversione religiosa, anche impressionato dal fatto che la sorella era diventata suora.
Contributi scientifici e religiosi
Pascal fu un ragazzo prodigio in matematica e a sedici anni aveva scritto un trattato sulle coniche. Costruì la prima calcolatrice meccanica. Scrisse tutta una serie di trattati sul vuoto e sull’espansione dei gas. Dal 1654 Pascal iniziò a nutrire una fede forte e aderì alla setta cattolica del Giansenismo. Difese i giansenisti dalle accuse dei gesuiti attraverso delle lettere chiamate Lettere provinciali in cui attaccò la casistica e il lassismo perché danneggiavano il cattolicesimo. Alla morte di Pascal nel 1662 i suoi amici raccolsero le sue riflessioni e le pubblicarono in un’opera intitolata Pensieri.
Critica della ragione e esistenzialismo
Pascal fu importante soprattutto nel campo scientifico. Ebbe una posizione critica nei confronti di Cartesio e dei razionalisti ed era invece a favore dell’approccio galileiano. La caratteristica fondamentale del pensiero filosofico di Pascal era rappresentata dalla critica della ragione poiché era uno strumento limitato. Inoltre si soffermò a riflettere sul modo di essere tipico dell’uomo, cioè l’esistenza. Con le sue riflessioni Pascal anticipa l’importantissima scuola filosofica novecentesca dell’esistenzialismo.
Divertissement e limiti della scienza
Il problema dell’uomo è che, a differenza degli animali, si interroga continuamente sul motivo per cui è al mondo. La condizione umana è difficile e angosciante. Il problema fondamentale che attanaglia il genere umano è il non riuscire a trovare il senso della propria vita con lo strumento della ragione. Proprio perché è un problema così drammatico gli uomini cercano di non pensarci e temono i momenti in cui devono interrogarsi su questa questione. La soluzione per Pascal è il divertissement, cioè la distrazione, lo svago, l’essere sempre impegnato in qualcosa. Però ci sono momenti della vita in cui gli uomini devono affrontare questo tema esistenziale. Pascal riconosce alla scienza un grande potere nella sfera materiale, ma non serve niente di fronte ai problemi esistenziali. Questo è un limite della scienza. Di fronte a questi problemi nemmeno la ragione e la filosofia possono tornare utili. Secondo Pascal l’uomo si trova in una posizione mediana: tra l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo, tra il più forte e il più debole. Pascal poi trovò conforto a questa questione esistenziale nella fede religiosa. Pascal distinse la legge della ragione (esprit de géométrie), cioè il mondo delle regole matematiche e della ragione, dalla legge del cuore (esprit de finesse), cioè il mondo degli istinti irrazionali, dell’anima e dei sentimenti. Tutti gli uomini hanno bisogno di entrambi gli spiriti. Un aforisma di Pascal fu “il cuore ha ragioni che la ragione non conosce”.Il filosofo elaborò un argomento razionale sulla sensatezza della fede religiosa, chiamato Grande scommessa. Ipotizzò che si trattasse tutto di un gioco. Puntando su Dio e facendo dei piccoli sacrifici si rischia di vincere la vita eterna. Si punta qualcosa di finito rischiando di vincere qualcosa di infinito. Puntando contro Dio si rischia la dannazione eterna o il nulla eterno. Quindi qualsiasi scommettitore, di fronte a questa posta in gioco, fa bene a scommettere su Dio. Si rinuncia a cose finite rischiando di ricevere una ricompensa immensa. Questo argomento fece molto scandalo.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il contributo di Blaise Pascal nel campo della matematica e della scienza?
- Come si è evoluto il pensiero religioso di Pascal nel corso della sua vita?
- Qual è la critica principale di Pascal nei confronti della ragione e della scienza?
- In che modo Pascal ha anticipato la scuola filosofica dell'esistenzialismo?
- Cosa rappresenta la "Grande scommessa" di Pascal?
Pascal fu un ragazzo prodigio in matematica, scrivendo un trattato sulle coniche a sedici anni e costruendo la prima calcolatrice meccanica. Scrisse anche trattati sul vuoto e sull'espansione dei gas.
Dopo una giovinezza dissoluta, Pascal subì una conversione religiosa nel 1654, aderendo al Giansenismo e difendendo i giansenisti dalle accuse dei gesuiti attraverso le Lettere provinciali.
Pascal criticava la ragione come uno strumento limitato e sosteneva che la scienza, pur avendo grande potere nella sfera materiale, non poteva risolvere i problemi esistenziali dell'uomo.
Pascal rifletteva sulla condizione umana e l'incapacità di trovare il senso della vita con la ragione, anticipando temi esistenzialisti come l'angoscia e la ricerca di significato.
La "Grande scommessa" è un argomento razionale sulla fede religiosa, suggerendo che scommettere su Dio comporta piccoli sacrifici con la possibilità di vincere la vita eterna, mentre scommettere contro Dio rischia la dannazione eterna.