Concetti Chiave
- La tolleranza, originariamente introdotta da San Tommaso, implica rispetto verso altre credenze, associata all'AGAPE, un amore disinteressato per l'umanità.
- Montaigne, noto per "I saggi", esplora il relativismo culturale, affermando che nessuna cultura è superiore e tutte meritano rispetto.
- Il concetto di "buon selvaggio" di Montaigne suggerisce che le culture non influenzate dalla civiltà sono più autentiche e genuine.
- Montaigne evidenzia che idee e opinioni sono prodotti del contesto culturale, e quindi tutte le idee meritano rispetto.
- In politica e religione, Montaigne promuove la tolleranza, condannando le guerre e riconoscendo la pluralità delle religioni senza una superiorità assoluta.
LA TOLLERANZA
Indice
Origini della tolleranza
La parola tolleranza deriva dal latino “tollero” che significa sopportare; questo termine compare nella filosofia grazie alla scolastica, viene introdotto da San Tommaso e viene inteso come atteggiamento generale di rispetto nei confronti di chi non era cristiano; secondo la filosofia scolastica, la tolleranza doveva andare di pari passo con l’AGAPE: amore disinteressato che ogni uomo doveva nutrire nei confronti dei suoi simili. Il tema della tolleranza viene ripreso in epoca moderna (filosofi del 1500-1600) con una connotazione più complessa rispetto al pensiero cristiano.
MONTAIGNE (1533-1592)
Montaigne e il relativismo culturale
E’ un filosofo francese con una forte formazione classica, ha la possibilità di viaggiare molto. La sua opera principale, "I saggi" è una vera e propria raccolta di pensieri e aforismi che appartengono anche a filosofi del passato, questi hanno tutti in comune la ricerca interiore dell’individuo intesa come conoscenza di sé stessi. Montaigne cita spesso Socrate come esempio di filosofo che ha ricercato l’essere autentico dell’individuo.
In questo testo il filosofo fa una riflessioni sugli atteggiamenti che i conquistatori europei avevano tenuto nei confronti delle popolazioni dell’America centrale.
Relativamente a ciò Montaigne elabora il concetto di relativismo culturale, secondo cui non esiste una cultura superiore alle altre, è quindi necessario sviluppare un atteggiamento di rispetto nei confronti di ogni tipo di cultura.
MITO DEL BUON SELVAGGIO
Il mito del buon selvaggio
Esso costituirà la base del pensiero di Rousseau. Montaigne sostiene che i popoli, che gli europei definiscono come selvaggi, siano quelli più autentici, semplici e veri perché non sono ancora stati corrotti dalla civiltà e dal progresso.
Conseguenze della tolleranza
Montaigne riesce a individuare le conseguenze della tolleranza:
1. ogni idea e opinione deriva dal contesto culturale e ambientale in cui l’individuo è vissuto, per questo motivo va rispettata, le idee quindi si equivalgono;
2. La ragione dell’individuo non può arrivare a delle conoscenze universali, poiché queste non esistono. Ogni verità (di natura scientifica o filosofica) è sempre relativa e dipende dall’epoca e dal contesto in cui è stata formulata (relativismo).
Tolleranza in politica e religione
Il filosofo applica il principio della tolleranza anche in:
- ambito politico: sostiene che sia di fondamentale importanza la pace tra i differenti popoli. Esprime quindi la condanna nei confronti delle guerre sia politiche che religiose, anche se ritiene che siano difficili da evitare, poiché nascono dalla limitatezza e dall’imperfezione dell’ uomo;
- Ambito religioso: non esiste una religione universale, ma ne esistono tante differenti; non può nemmeno esserci un criterio razionale con cui stabilire la superiorità di una sull’altra.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e il significato della parola "tolleranza" secondo la filosofia scolastica?
- Come Montaigne interpreta il concetto di relativismo culturale?
- Qual è la visione di Montaigne sul "mito del buon selvaggio"?
- In che modo Montaigne applica il principio della tolleranza in ambito politico e religioso?
La parola "tolleranza" deriva dal latino "tollero", che significa sopportare. Nella filosofia scolastica, introdotta da San Tommaso, è intesa come un atteggiamento di rispetto verso chi non è cristiano, accompagnata dall'AGAPE, un amore disinteressato verso gli altri.
Montaigne elabora il concetto di relativismo culturale affermando che non esiste una cultura superiore alle altre e che è necessario rispettare ogni tipo di cultura. Le idee e opinioni derivano dal contesto culturale e ambientale, quindi vanno rispettate.
Montaigne sostiene che i popoli definiti "selvaggi" dagli europei siano i più autentici, semplici e veri, poiché non sono stati corrotti dalla civiltà e dal progresso. Questa idea influenzerà il pensiero di Rousseau.
In ambito politico, Montaigne sottolinea l'importanza della pace tra i popoli e condanna le guerre politiche e religiose, pur riconoscendo la loro inevitabilità. In ambito religioso, afferma che non esiste una religione universale e che non si può stabilire la superiorità di una religione su un'altra.