Concetti Chiave
- Machiavelli combina riflessione politica e indagine storica, ponendosi come primo scrittore politico moderno con opere come "Il Principe".
- Promuove un ritorno alle origini storiche italiane, ispirandosi alla Roma repubblicana per unificare il paese frammentato.
- Evidenzia l'importanza di oggettività storica e realismo politico, concentrandosi sulla verità effettuale della realtà politica.
- Identifica il principato come forma di governo ideale, con il principe che agisce secondo una virtù politica distinta dalla moralità privata.
- La fortuna governa solo metà delle azioni umane; l'altra metà richiede azione umana consapevole per essere controllata e mitigata.
Indice
Machiavelli, Niccolò - Pensiero filosofico
Niccolò Machiavelli incarna il progetto di un ritorno alle origini storiche della società. Nelle sue opere, la riflessione teorica sulla politica si unisce all’indagine storica, rendendolo il primo scrittore politico moderno.
Il Principe e i Discorsi sopra la Prima Deca di Tito Livio mostrano la fusione di giudizio storico e politico.
Ritorno alle origini del popolo italiano
Machiavelli ricoprì importanti cariche pubbliche nella Firenze dei Medici. Ciò gli consentì di acquisire una visione chiara della frammentazione geopolitica dell’Italia. Egli si dedicò interamente all'ideale di una ricostruzione unitaria del paese. Riteneva che il rinnovamento della società e del popolo italiani fosse possibile solamente attraverso il ritorno alle loro origini. Nel caso dell’Italia, individua nella Roma repubblicana il suo periodo di maggiore unità e libertà. Perciò, la propose come modello di ispirazione.
Oggettività storica e realismo politico
Il rinnovamento di una società tramite il ritorno alle sue origini richiede principalmente due cose:
Principato e compiti del principe
Machiavelli individua la forma migliore di governo dell'Italia del Cinquecento nel principato, guidato da un "principe" capace di unificare e riordinare la nazione. Il compito del politico segue una moralità propria, cioè una virtù politica, distinta da quella privata. Questo significa che il principe deve affrontare il suo ruolo senza preoccupazioni morali, imparando a “esser non buono" quando necessario. Ciò non significa che egli possa compiere gratuitamente del male, ma che il male da lui commesso è giustificato se si traduce immediatamente nel bene collettivo, poiché altrimenti si ritorcerebbe contro di lui.
Concezione della fortuna
Sebbene riconosca l’instabilità degli eventi, Machiavelli respinge l’idea che il mondo sia governato unicamente dalla fortuna o da Dio. La fortuna determina e controlla solamente metà delle azioni umane, però l’altra metà è nelle mani degli uomini. Essi possono prevenirne gli effetti attraverso adeguate misure, proprio come costruendo argini si può mitigare l’impeto di un fiume in piena. La fortuna si manifesta solo dove manca una "ordinata virtù" capace di resisterle. Dunque, per opporsi alla fortuna e dominarla, l’uomo deve imparare dal passato e agire con consapevolezza storica. Così, la parte degli eventi affidata agli uomini può diventare quella decisiva.
Domande da interrogazione
- Qual è il progetto centrale del pensiero filosofico di Machiavelli?
- Come vede Machiavelli il rinnovamento della società italiana?
- Quali sono i tratti distintivi del pensiero di Machiavelli?
- Come Machiavelli concepisce la fortuna e il suo ruolo nelle azioni umane?
Machiavelli incarna il progetto di un ritorno alle origini storiche della società, unendo riflessione politica e indagine storica, come mostrato ne "Il Principe" e nei "Discorsi sopra la Prima Deca di Tito Livio".
Machiavelli ritiene che il rinnovamento della società italiana sia possibile solo attraverso un ritorno alle origini, prendendo la Roma repubblicana come modello di unità e libertà.
I tratti distintivi del pensiero di Machiavelli sono la ricerca dell'oggettività storica e il realismo politico, che si concentrano sulla verità effettuale della realtà politica e sociale.
Machiavelli concepisce la fortuna come controllante solo metà delle azioni umane, mentre l'altra metà è nelle mani degli uomini, che possono prevenirne gli effetti con misure adeguate e consapevolezza storica.