Concetti Chiave
- Niccolò Cusano, originario di Cues, Germania, intreccia una visione medievale con concetti della sua epoca, promuovendo dialogo e non-violenza.
- La "dotta ignoranza" esprime la limitazione della mente umana rispetto all'infinita conoscenza divina, utilizzando una metafora matematica per spiegare l'aspirazione alla conoscenza.
- Cusano, precursore di Copernico, sfida il geocentrismo sostenendo un universo infinito con molti mondi abitati da forme di vita sconosciute.
- In Dio coincidono tutti gli opposti, con l'uomo che occupa una posizione intermedia nella gerarchia universale grazie alla capacità di interpretare e creare.
- Nel "De Pace", Cusano invita al rispetto tra religioni diverse, pur sostenendo il cattolicesimo per la sua antica tradizione, in un contesto di persecuzione religiosa.
Indice
Niccolò Krebs e la sua visione
Niccolò Krebs fu ribattezzato Cusano dal luogo di nascita, il villaggio di Cues, in Germania. Questo filosofo proponeva un nuovo tipo di visione del mondo, sovrapponendo un linguaggio tipicamente medievale a concetti dell’età in cui viveva.
Cusano, inoltre, si presentava come un uomo di dialogo, aperto alle opinioni altrui, a favore di una trattativa di non-violenza che portasse a conclusione ogni sorta di conflitto.La dotta ignoranza e i limiti umani
La dotta ignoranza, composta nel 1440, è l’opera più famosa di Cusano. In essa l’autore spiega che la mente ha dei limiti, mentre quella divina, che coincide con la verità assoluta, è così ampia da risultare infinita, e dunque l’uomo può comprenderne solo una misera parte. Ecco perché, fondamentalmente, viene considera-to un “dotto ignorante”, poiché sa tante cose, ma nel complesso ha scoperto solo un briciolo della verità universale. L’uomo sa di non poter conoscere praticamente nulla Dio, eppure nel contempo è spinto dal de-siderio di ricerca, vuole sapere sempre di più, cerca di spingersi oltre i suoi limiti.
Metafore matematiche e conoscenza
Per semplificare questo discorso, Cusano ricorre ad una metafora matematica. L’uomo tende verso la cono-scenza perfetta (cioè a Dio) così come un poligono in una circonferenza si approssima cercando di coincide-re con essa. Tale figura geometrica aumenta il numero dei suoi lati, senza però adempiere al suo scopo. Ana-logamente, gli esseri umani provano ad andare oltre le loro capacità, ma trovano sempre un ostacolo che im-pedisce loro di raggiungere la piena conoscenza.
Rivoluzione cosmologica e infiniti mondi
Molto prima di Copernico, Cusano rivoluziona la visione cosmologica della sua epoca, rinnegando il geo-centrismo. E’ impossibile che il Sole si trovi al centro dell’universo poiché questo è infinito e, in quanto tale, esistono tantissimi altri mondi, ognuno abitato da forme di vita probabilmente a noi sconosciute.
Dio e la gerarchia universale
Dio comprende in sé tutto l’universo, una struttura matematica. In Dio coincidono tutti gli opposti perché è sciocco ritenere che Dio sia perfetto se rappresenta una cosa invece che un'altra. Es: Dio è sia uomo, che donna, altrimenti perderebbe le qualità di uno in favore delle qualità dell’altra.
Nella gerarchia universale, l’uomo occupa una posizione intermedia. Dispone di una mente in grado, proprio come Dio, di creare le cose, di interpretare gli stimoli dell’ambiente esterno. D’altra parte, se fosse privo delle sensazioni non andrebbe da nessuna parte.
Religioni e rispetto culturale
Nel suo De Pace, Cusano parla della conflittualità fra le varie religioni. Il filosofo tenta di farci capire che i dormi sono soltanto delle “definizioni provvisorie” che possono anche essere superate, un giorno. Nessuna religione esprime un’idea sempre uguale a se stessa, quindi ciascuna cultura dovrebbe rispettare le altre, af-finché gli uomini siano liberi di scegliere a quale pensiero affidarsi.
Il cattolicesimo e la prudenza di Cusano
Ad ogni modo, il filosofo sostiene che una delle migliori religioni sia il cattolicesimo, poiché è quella con la tradizione più antica e ricca. Inoltre, considerando i tempi di persecuzione in cui il filosofo viveva al tempo della composizione di quest’opera, scrivere qualcosa contro la Chiesa cattolica addirittura avrebbe potuto costargli la vita.
Domande da interrogazione
- Chi era Niccolò Cusano e quale visione del mondo proponeva?
- Cosa intende Cusano con il concetto di "dotta ignoranza"?
- Come rivoluziona Cusano la visione cosmologica del suo tempo?
- Qual è il messaggio principale del "De Pace" di Cusano?
Niccolò Cusano, originario del villaggio di Cues in Germania, era un filosofo che proponeva una visione del mondo che combinava il linguaggio medievale con i concetti della sua epoca. Era un uomo di dialogo, aperto alle opinioni altrui e favorevole a una trattativa di non-violenza per risolvere i conflitti.
La "dotta ignoranza" è un'opera di Cusano del 1440 in cui spiega che la mente umana ha dei limiti, mentre la mente divina è infinita. L'uomo è un "dotto ignorante" perché, pur sapendo molte cose, conosce solo una piccola parte della verità universale. Cusano usa una metafora matematica per illustrare come l'uomo tenda verso la conoscenza perfetta, ma incontri sempre ostacoli.
Cusano rivoluziona la visione cosmologica del suo tempo negando il geocentrismo e affermando che l'universo è infinito, con molti altri mondi abitati da forme di vita sconosciute. Dio comprende tutto l'universo e in Lui coincidono tutti gli opposti. L'uomo occupa una posizione intermedia nella gerarchia universale, con una mente capace di creare e interpretare.
Nel "De Pace", Cusano discute la conflittualità tra le religioni, sostenendo che le dottrine sono "definizioni provvisorie" che possono essere superate. Promuove il rispetto tra le culture e la libertà di scelta religiosa. Nonostante ciò, considera il cattolicesimo una delle migliori religioni per la sua tradizione antica e ricca, anche per evitare persecuzioni.