eddie guerrero
Genius
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Concetti Chiave

  • Tito Livio, di origine aristocratica, condivide posizioni conservatrici simili a quelle di Pompeo e Cicerone, opponendosi alle riforme di Cesare.
  • La sua formazione culturale è influenzata da Cicerone, con un focus su retorica e filosofia, culminando nella stesura di "Ab urbe condita libri".
  • L'opera di Livio racconta la storia di Roma in 142 libri, ma è nota per la mancanza di analisi delle cause storiche e per l'intervento divino negli eventi.
  • Livio vede la storia come un'opera oratoria, concentrandosi sulla virtù romana e non sull'accuratezza storica.
  • La sua narrazione mira a trasmettere valori morali e insegnamenti per il futuro, simile all'intento di Virgilio con la sua opera.
Tito Livio
Tito Livio è un pensatore di origine aristocratica che assume una posizione simile a quella di Pompeo e di Cicerone, in quanto appartiene ad una aristocrazia legata al conservazionismo e al tradizionalismo e non a quella di Cesare, che era conosciuto come colui che aveva sovvertito l’ordinamento della res publica. Questa somiglianza con Pompeo fu così netta che venne nominato da Augusto Pompeianus. Infatti, la sua posizione è giustificata dal fatto che egli additava non nella corruzione della nobilitas come Sallustio, ma l’allontanamento dalla tradizione la causa della crisi di Roma.

Pertanto anche la formazione culturale di Tito Livio fu di tipo ciceroniano, in quanto privilegiò la retorica e la filosofia. Infatti, tenendo presente i Logistorici di Marrone scrisse Ab urbe condita libri, un’analisi della storia romana in 142 libri, dalle origini fino alla morte di Druso, anche se si pensa volesse concludere con la morte di Augusto. L’opera, pubblicata in decadi o pentadi, tratta dalla fondazione di Roma alla vittoria sui Sanniti nella prima decade, la seconda guerra punica nella terza e le campagne in Oriente nella quinta. Tuttavia nel corso degli anni andò soggetta a delle sinterizzazioni, come testimoniano le epitomi e le perioche. Nella sua opera sicuramente aveva presente tutta l’annalistica romana specialmente nella prima parte, mentre nella seconda le opere di Catone e di Polibio. Tuttavia riguardo le fonte inattendibili dimostrava anche nell’opera la sua incertezza . infatti, la peculiarità di questo storico è il suo disinteresse nel ricercare le cause e gli effetti, che gli porta come conseguenza il giudizio di avere uno scarso senso storico. Ma se da un lato non gli interessano le cause e i motivi, dall’altro mostra di credere nella provvidenza, ritenendo ogni singolo fatto come voluto dagli dei. La grandezza di quest’autore latino non va quindi ricercata nel analisi degli avvenimenti storici, ma nel sentimento con cui scrive. Non a caso la storia è per lui opus maxime oratorium. Egli vuole essere il cantore della virtù romana in quanto è attraverso di essa che egli si prefigge il compito di spiegare la grandezza di Roma. Questa novità che egli apporta lo permette di scrivere una vera e propria epopea in posa. Per questo motivo la storia liviana è destinata ad essere magistra vitae poiché è da essa che l’uomo può trarre i veri valori su cui costruire il futuro. In un certo qual modo lo storico si prefigge lo stesso scopo di Virgilio: comprendere per quali forze Roma fosse giunta ad essere la cosa più sublime del mondo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la posizione di Tito Livio rispetto alla crisi di Roma?
  2. Tito Livio attribuisce la crisi di Roma all'allontanamento dalla tradizione, piuttosto che alla corruzione della nobilitas, come faceva Sallustio.

  3. Quali sono le influenze culturali e letterarie di Tito Livio?
  4. Tito Livio è influenzato dalla formazione ciceroniana, privilegiando la retorica e la filosofia, e si ispira ai Logistorici di Marrone per scrivere "Ab urbe condita libri".

  5. Come si caratterizza lo stile storico di Tito Livio?
  6. Lo stile di Tito Livio è caratterizzato da un disinteresse per la ricerca delle cause e degli effetti storici, ma crede nella provvidenza e scrive con un forte sentimento, rendendo la sua opera un'epopea in prosa.

  7. Qual è l'obiettivo principale di Tito Livio nella sua opera storica?
  8. L'obiettivo principale di Tito Livio è essere il cantore della virtù romana, spiegando la grandezza di Roma attraverso i valori che essa rappresenta, rendendo la sua storia una "magistra vitae".

Domande e risposte