Concetti Chiave
- Spinoza's philosophy centers on the idea of God as substance, with infinite attributes and modes, challenging Cartesian dualism with a monistic view.
- He identifies two known attributes of substance, thought and extension, which correspond to Descartes' res cogitans and res extensa.
- Spinoza's "Trattato teologico-politico" critiques religious superstitions and miracles, offering a historical and philological analysis of sacred texts.
- He dismisses finalism, emphasizing that everything in nature is necessary, thus negating free will and redefining human moral life through knowledge.
- Spinoza's view on natural rights includes the right of expression, advocating for a reversible social contract, contrasting Hobbes' more pessimistic view.
Attributo: ciò che è sostanziale alla sostanza stessa. Se io tolgo un attributo a quella sostanza, anniento la sostanza. Modo: ciò che è accidentale. Non va ad inficiare l’esistenza della sostanza. Questo serve a Spinoza per superare il dualismo cartesiano. Gli attributi sono necessari invece i modi sono solo contingenti. Nel momento in cui si nomina la sostanza essa deve esistere. Quanti sono gli attributi e quanti i modi? Ci saranno necessariamente infiniti modi e infiniti attributi. L’uomo non li conosce affatto, ma conosce soltanto quelli di cui anche lui è partecipe. Quali sono? Quelli che l’uomo può conoscere sono due: il pensiero e l’estensione. Questi due coincidono con la res cogitans e la res extensa di Cartesio. Quali sono i modi in cui si esplicano il pensiero e l’estensione? I modi del pensiero sono le idee, i modi dell’estensione sono i singoli corpi. L’unico che avrà una conoscenza perfetta della sostanza è Dio. Per Cartesio c’è un dualismo, ovvero che le sostanze sono separate e non possono interagire tra loro. In Spinoza si parla di monismo, c’è una sola sostanza. Monismo ontologico o metafisico. Pensiero ed estensione fanno parte di una catena che hanno la stessa origine. Queste catene viaggiano parallele. Derivano dalla stessa sostanza. Il compito dell’uomo è di conoscere per quanto più possibile la sostanza, risalendo la catena di casualità della sostanza. Con l’intelletto bisogna risalire questa catena, per Spinoza la principale facoltà. 1° livello: Immaginazione e conoscenza vaga empirica, non dimostrata; 2° livello: esperienza razionale; 3° livello: conoscenza intuitiva conoscenza certa e immediata, mistica.
Dio ovvero la natura:
Natura naturante: la natura intesa come Dio, come la natura che dà la forma a se stessa.
Natura naturata: natura vista come il risultato di questo procedimento.
Spinoza nega il finalismo dicendo che esso nasce dalla sovrapposizione tra ciò che è utile e il fine. Tutto ciò che accade in natura è necessario. Così viene meno il libero arbitrio. Tutta la nostra vita morale si configura con un Conatus, sforzo, inteso in due significati: uno riguarda la mente (la volontà), l’altro inerisce il corpo (l’affetto). Tutte le passioni si concentrano in due passioni originarie: la letizia e la tristezza. Quando la letizia e la tristezza vengono riferite ad agenti esterni si trasformano in amore e odio. L’uomo vuole conservare se stesso ovviamente. Nel 700 ci sarà una rivoluzione di fondo. Le passioni per Cartesio sono negative e le combattiamo con la volontà, per Spinoza le combattiamo con la conoscenza.
Trattato teologico politico (1670):Non si può trattare della teologia senza analizzarne anche le inclinazioni politiche. Troviamo una analisi storica della struttura, condanna dei profeti, condanna delle superstizioni e dei miracoli. Analizzare la religione come fenomeno storico. I miracoli anno contro l’intelletto umano e contro la natura. Chi è la natura? Dio, e allora perché Dio dovrebbe andare contro se stesso? Non possiamo assolutamente avere una visione personalistica di Dio. Lettura storica e filologica dei testi sacri per dimostrare che i miracoli hanno una valenza allegorica. Spinoza condivide con Hobbes l’idea che l’uomo deve uscire dallo stato di natura per garantire la sua incolumità. Ma a differenza di Hobbes non ha una visione così negativa della natura umana e poi a differenza di Hobbes è convinto che il patto sociale sarà un patto reversibile. Il diritto naturale dell’uomo è il diritto di espressione.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la principale controversia nella vita di Spinoza?
- Quali sono le opere principali di Spinoza e quando furono pubblicate?
- Come definisce Spinoza la sostanza e quali sono i suoi attributi e modi?
- Qual è la differenza tra il dualismo cartesiano e il monismo di Spinoza?
- Come interpreta Spinoza le passioni umane e il libero arbitrio?
Spinoza fu scomunicato nel 1656 a causa delle sue lezioni che suscitavano grandi polemiche, portandolo a ritirarsi a vita privata.
Le opere principali di Spinoza sono il "Trattato teologico-politico" pubblicato nel 1670 e "Etica dimostrata tramite l’ordine geometrico" pubblicata postuma nel 1677.
Spinoza definisce la sostanza come Dio, con infiniti attributi e modi. Gli attributi sono essenziali alla sostanza, mentre i modi sono accidentali.
Cartesio sostiene un dualismo con sostanze separate, mentre Spinoza propone un monismo ontologico, dove pensiero ed estensione derivano dalla stessa sostanza.
Spinoza vede le passioni come derivanti da letizia e tristezza, trasformandosi in amore e odio. Nega il libero arbitrio, affermando che tutto in natura è necessario e le passioni si combattono con la conoscenza.