Concetti Chiave
- John Locke è considerato il padre del pensiero liberale e sostiene tre diritti naturali: incolumità fisica, libertà di espressione e culto, e proprietà privata.
- La proprietà privata, secondo Locke, deriva dal possesso del proprio corpo e non è un diritto illimitato; lo Stato può intervenire in determinate circostanze.
- Locke propone che lo Stato esista per garantire i diritti naturali degli individui, ponendo l'individuo al centro della sua concezione liberale.
- È l'unico filosofo a riconoscere il diritto di resistenza contro uno Stato che violi i diritti naturali, aggiungendo il diritto di insurrezione.
- Locke sostiene la separazione dei poteri e la laicizzazione dello Stato, distinguendo tra sfera politica e religiosa, e ritiene necessaria una religione per formare una coscienza.
Indice
Diritti naturali secondo Locke
Locke è il padre del pensiero liberale. Egli detiene l'esistenza di tre diritti naturali:
1. L'incolumità fisica, nonché la sicurezza.
2. Libertà di espressione e di culto.
3. La proprietà privata (no diritto illimitato).
Proprietà privata e intervento statale
Essa si denota dal diritto del possesso del proprio corpo, nonché l’abeas corpus, principio cardine presente nella magna charta libertatum. Nessuno può arbitrariamente detenere, torturare o privare della libertà del corpo proprio, in quanto quest'ultimo costituisce un patrimonio individuale. Si ha diritto a detenere tutto ciò che è frutto del proprio corpo. Pe l’esattezza il diritto alla proprietà privata non istituisce alcun diritto illimitato, bensì lo stato può intervenire nelle altre corrispettive circostanze. La proprietà privata incide unicamente sul prodotto eseguito dal proprio corpo. Per suddette condizioni diviene impossibile intaccare le proprietà private altrui.
Stato di natura e diritti garantiti
Ipotizzando un ideale stato di natura, tali diritti risulterebbero non garantiti. La medesima conflittualità ritrovata in Hobbes però non verrà sostenuta da John Locke. Lo stato si sostituisce unicamente al fine di garantire tali diritti naturali, si cui si basa in maggior misura sul patto di unione.
Individuo e collettività nella concezione liberale
Nella concezione liberale di John Locke, subentra in primo luogo l'individuo ed i corrispettivi diritti, e successivamente la collettività. La funzione dello Stato dunque corrisponde al garantire i diritti dell’individuo e del singolo, persino contro eventuali abusi di Stato. A tal proposito John Locke risulta l'unico filosofo ad ammettere il diritto di resistenza. Nel caso in cui lo stato non assolvesse al proprio compito, o peggio violasse i diritti naturali, incomberebbe il quarto diritto naturale, ovvero sia il diritto di insurrezione. Esso indica la centralità dell’individuo rispetto allo stato, la necessità di tutelare i diritti dell’individuo da eventuali eccessi dello Stato. Nel caso in cui non si ponesse un argine al bene della collettività, ciò non gioverebbe realmente la tutela dei cittadini, cosi come ci mostra Maximilian Robespierre durante la rivoluzione francese. Dunque diritti dell’individuo costituiscono un ordine e un limite al potere dello Stato, stato non unico bensì che prevede la divisione dei poteri.
Divisione dei poteri e laicizzazione dello Stato
A detta di John Locke, si necessita obbligatoriamente di un distacco netto tra il potere legislativo, esecutivo e federativo. Nello specifico la sfera politica e sfera religiosa attingono a campi dissimili, afferiscono a mansioni fermamente antifrastiche. Lo stato differisce dalla sfera religiosa, in quanto quest'ultima si occupa delle coscienze. Nel caso in cui la religione intacchi i diritti naturali, lo stato detiene il grado di intervenire a tal proposito. Carattere connotante del pensiero politico liberare è la laicizzazione dello Stato sostenuta da John Locke. John Locke ritiene sia necessaria una religione per la formazione di una coscienza, diffidando così della coscienza degli atei.
Domande da interrogazione
- Quali sono i tre diritti naturali secondo John Locke?
- Qual è la funzione dello Stato secondo la concezione liberale di John Locke?
- Come si differenziano la sfera politica e quella religiosa secondo John Locke?
- Qual è la posizione di John Locke riguardo alla divisione dei poteri?
Secondo John Locke, i tre diritti naturali sono l'incolumità fisica e la sicurezza, la libertà di espressione e di culto, e la proprietà privata, sebbene quest'ultima non sia un diritto illimitato.
Nella concezione liberale di John Locke, la funzione dello Stato è garantire i diritti dell'individuo e del singolo, anche contro eventuali abusi di Stato, e ammette il diritto di resistenza se lo Stato non adempie al suo compito.
Secondo John Locke, la sfera politica e quella religiosa attingono a campi dissimili e afferiscono a mansioni antifrastiche, con lo Stato che si occupa dei diritti naturali e la religione delle coscienze.
John Locke sostiene la necessità di un distacco netto tra il potere legislativo, esecutivo e federativo, per limitare il potere dello Stato e garantire i diritti dell'individuo.