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Concetti Chiave

  • Il giusnaturalismo sostiene che l'uomo nasce libero in uno stato di natura e successivamente fonda la società civile per riconoscere diritti naturali.
  • Lo stato liberale emerge dall'aggregazione di individui basata su un principio partecipativo e di volontà comune, garantendo parità e uguaglianza.
  • In uno stato liberale, i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario sono autonomi e i cittadini possono opporsi a ingiustizie se lo stato non rispetta i suoi principi.
  • La religione, in uno stato liberale, deve rispettare i principi di tolleranza e libertà di culto, mentre l'ateismo è visto come contrario alla ragione naturale.
  • Lo stato liberale differisce dallo stato assoluto in quanto i legislatori sono soggetti alle leggi, evitando l'assenza di controllo sul potere.

Indice

  1. Il giusnaturalismo e lo stato di natura
  2. La nascita dello stato liberale
  3. Religione e tolleranza nello stato liberale

Il giusnaturalismo e lo stato di natura

Secondo il giusnaturalismo, l'uomo vive in uno stato di natura libero e solo successivamente decide di fondare la società civile e lo stato, riconoscendo così all'uomo stesso un diritto naturale, poiché egli è capace di comprendere come ogni altro individuo e riesce quindi a porsi sullo stesso piano, diventando uguale e indipendente agli altri membri della società. Si ha così la conquista della parità di valore tramite la quale nessuno può danneggiare nessuno, poiché tutti si ritengo uguali agli altri e nessuno è considerato superiore.

La nascita dello stato liberale

Lo stato nasce così dall'aggregazione di individui e proprio per questo viene definito liberale, poiché nasce sulla spinta di un principio partecipativo e di una volontà comune. Lo stato è inoltre garante di se stesso dato che gli stessi legislatori sono sottoposti alle leggi ed è questa una delle fondamentali differenze con lo stato assoluto, dove chi governa non è sottoposto a nessun controllo. Con questa ideologia, ogni potere legislativo, esecutivo e giudiziario, è totalmente autonomo. Ma qualora lo stato liberale venisse meno ai suoi principi, i cittadini stessi saranno assolutamente autorizzati e giustificati a ribellarsi e a opporsi alle ingiustizie o soprusi.

Religione e tolleranza nello stato liberale

Per quanto riguarda invece la religione, in uno stato liberale non può essere tollerata una religione che tende ad opporsi ai principi civili della tolleranza, della libertà di culto e di coscienza. Inoltre la ragione naturale può provare l'esistenza di Dio e da ciò si può dedurre che non si tollererà nemmeno l'ateismo poiché quest'ultimo va contro la ragione stessa e quindi non può garantire la moralità di un individuo dato che disconferma una verità razionale, ovvero Dio.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il concetto centrale del giusnaturalismo riguardo lo stato di natura?
  2. Il giusnaturalismo sostiene che l'uomo vive inizialmente in uno stato di natura libero e decide successivamente di fondare la società civile e lo stato, riconoscendo un diritto naturale che lo rende uguale e indipendente agli altri membri della società.

  3. Come si differenzia lo stato liberale dallo stato assoluto?
  4. Lo stato liberale si differenzia dallo stato assoluto perché è fondato su un principio partecipativo e di volontà comune, con legislatori sottoposti alle leggi, mentre nello stato assoluto chi governa non è sottoposto a nessun controllo.

  5. Qual è la posizione dello stato liberale riguardo la religione e l'ateismo?
  6. In uno stato liberale, non è tollerata una religione che si oppone ai principi di tolleranza, libertà di culto e coscienza, e l'ateismo non è tollerato poiché va contro la ragione naturale e non può garantire la moralità di un individuo.

Domande e risposte

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