Concetti Chiave
- John Locke sostiene un ordine naturale basato su uguaglianza e libertà, in contrasto con le passioni egoistiche di Hobbes.
- Per proteggere questi valori, sono necessarie leggi chiare, giudici per applicarle e una forza coercitiva per farle rispettare.
- La società civile si fonda sul consenso degli individui e il contratto sociale, legittimando lo Stato attraverso il libero consenso.
- Locke promuove la monarchia costituzionale come miglior forma di Stato per tutelare i diritti civili.
- Il liberalismo politico sostiene la separazione dei poteri e il diritto di resistenza contro il dispotismo.
Indice
L'ordine naturale secondo Locke
Il filosofo John Locke crede nell'esistenza di un ordine naturale dell'umanità, ma a differenza di Hobbes ( realtà di passioni egoistiche ), si tratta di una condizione di uguaglianza e libertà.
Le condizioni per una società giusta
Occorre proteggere questi valori e tal fine sono necessarie tre condizioni:
L'esistenza di leggi che stabiliscano il confine tra il bene e il male;
l'attività i giudici per applicare le leggi;
una forza coercitiva in grado di far rispettare le sentenze dei giudici.
Il contratto sociale e lo Stato
Per realizzare queste condizioni, gli uomini devono volontariamente unirsi in società con altri, stringendo un patto condiviso e mirato al bene comune.
Come fondamento della società civile è dunque necessario il consenso degli individui, affidandosi alle decisioni della maggioranza.
Lo Stato è quindi il frutto del contratto sociale e legittimato dal libero consenso degli individui e il suo ruolo fondamentale è quello di tutelare i diritti civili.
La monarchia costituzionale e il liberalismo
Secondo Locke, la forma di Stato in grado di promuovere e tutelare al meglio i diritti civili è la monarchia costituzionale, ovvero quella forma istituzionale dello Stato moderno europeo, in cui il sovrano giura fedeltà a un documento programmatico ( Costituzione ), impegnandosi a rispettare i fondamentali diritti civili dei sudditi.
La separazione dei poteri e il diritto di resistenza
In questo periodo si sviluppò il liberalismo politico, corrente di pensiero e di azioni che, assegnando precisi limiti al potere statale, si impegnava per il progressivo riconoscimento a tutti i cittadini dei DIRITTI CIVILI, che rittene una necessaria ed equilibrata distribuzione dei 3 poteri fondamentali:
Legislativo, potere di fare le leggi; (Parlamento)
Esecutivo, potere di amministrare lo Stato; (Governo)
Giudiziario, potere di applicare la giustizia; (Magistratura)
I diversi poteri vanno affidati a organi reciprocamente indipendenti secondo il principio della separazione dei poteri che costituisce un requisito classico sia del liberalismo sia delle odierne democrazie.
Diritto di resistenza: nel caso in cui i governanti usino i loro poteri in modo dispotico, diritto agli uomini di reagire.
Domande da interrogazione
- Qual è la visione di John Locke sull'ordine naturale dell'umanità?
- Quali sono le condizioni necessarie per proteggere i valori di uguaglianza e libertà secondo Locke?
- Qual è la forma di Stato che Locke ritiene più adatta a tutelare i diritti civili?
John Locke crede in un ordine naturale basato su uguaglianza e libertà, in contrasto con la visione di Hobbes di passioni egoistiche.
Sono necessarie leggi che distinguano il bene dal male, giudici per applicare le leggi, e una forza coercitiva per far rispettare le sentenze.
Locke sostiene che la monarchia costituzionale sia la forma di Stato più adatta a promuovere e tutelare i diritti civili.