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Concetti Chiave

  • John Locke sostiene un ordine naturale basato su uguaglianza e libertà, in contrasto con le passioni egoistiche di Hobbes.
  • Per proteggere questi valori, sono necessarie leggi chiare, giudici per applicarle e una forza coercitiva per farle rispettare.
  • La società civile si fonda sul consenso degli individui e il contratto sociale, legittimando lo Stato attraverso il libero consenso.
  • Locke promuove la monarchia costituzionale come miglior forma di Stato per tutelare i diritti civili.
  • Il liberalismo politico sostiene la separazione dei poteri e il diritto di resistenza contro il dispotismo.

Indice

  1. L'ordine naturale secondo Locke
  2. Le condizioni per una società giusta
  3. Il contratto sociale e lo Stato
  4. La monarchia costituzionale e il liberalismo
  5. La separazione dei poteri e il diritto di resistenza

L'ordine naturale secondo Locke

Il filosofo John Locke crede nell'esistenza di un ordine naturale dell'umanità, ma a differenza di Hobbes ( realtà di passioni egoistiche ), si tratta di una condizione di uguaglianza e libertà.

Le condizioni per una società giusta

Occorre proteggere questi valori e tal fine sono necessarie tre condizioni:

L'esistenza di leggi che stabiliscano il confine tra il bene e il male;

l'attività i giudici per applicare le leggi;

una forza coercitiva in grado di far rispettare le sentenze dei giudici.

Il contratto sociale e lo Stato

Per realizzare queste condizioni, gli uomini devono volontariamente unirsi in società con altri, stringendo un patto condiviso e mirato al bene comune.

Come fondamento della società civile è dunque necessario il consenso degli individui, affidandosi alle decisioni della maggioranza.

Lo Stato è quindi il frutto del contratto sociale e legittimato dal libero consenso degli individui e il suo ruolo fondamentale è quello di tutelare i diritti civili.

La monarchia costituzionale e il liberalismo

Secondo Locke, la forma di Stato in grado di promuovere e tutelare al meglio i diritti civili è la monarchia costituzionale, ovvero quella forma istituzionale dello Stato moderno europeo, in cui il sovrano giura fedeltà a un documento programmatico ( Costituzione ), impegnandosi a rispettare i fondamentali diritti civili dei sudditi.

La separazione dei poteri e il diritto di resistenza

In questo periodo si sviluppò il liberalismo politico, corrente di pensiero e di azioni che, assegnando precisi limiti al potere statale, si impegnava per il progressivo riconoscimento a tutti i cittadini dei DIRITTI CIVILI, che rittene una necessaria ed equilibrata distribuzione dei 3 poteri fondamentali:

Legislativo, potere di fare le leggi; (Parlamento)

Esecutivo, potere di amministrare lo Stato; (Governo)

Giudiziario, potere di applicare la giustizia; (Magistratura)

I diversi poteri vanno affidati a organi reciprocamente indipendenti secondo il principio della separazione dei poteri che costituisce un requisito classico sia del liberalismo sia delle odierne democrazie.

Diritto di resistenza: nel caso in cui i governanti usino i loro poteri in modo dispotico, diritto agli uomini di reagire.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione di John Locke sull'ordine naturale dell'umanità?
  2. John Locke crede in un ordine naturale basato su uguaglianza e libertà, in contrasto con la visione di Hobbes di passioni egoistiche.

  3. Quali sono le condizioni necessarie per proteggere i valori di uguaglianza e libertà secondo Locke?
  4. Sono necessarie leggi che distinguano il bene dal male, giudici per applicare le leggi, e una forza coercitiva per far rispettare le sentenze.

  5. Qual è la forma di Stato che Locke ritiene più adatta a tutelare i diritti civili?
  6. Locke sostiene che la monarchia costituzionale sia la forma di Stato più adatta a promuovere e tutelare i diritti civili.

Domande e risposte

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