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Concetti Chiave

  • Hegel critica il dubbio metodico cartesiano come solipsistico, separando il soggetto dal corpo e dalla società, e promuove un approccio che integra la negazione nel pensiero.
  • Per Hegel, il vero scetticismo risiede nella negazione radicale, che rivela il legame intrinseco tra negatività e pensiero, essenziale per la conoscenza.
  • La "Fenomenologia dello spirito" di Hegel narra la formazione del sapere assoluto attraverso il movimento e la scissione della coscienza, superando la separazione tra soggetto e oggetto.
  • Il processo di conoscenza è dinamico e teleologico: la negazione delle figure del sapere conduce a una comprensione più profonda, con un fine già immanente nel processo stesso.
  • Hegel vede la coscienza come un punto di energia negativa, che attraverso l'auto-esame e la negazione evolve verso un sapere assoluto, integrando sensibile e ideale.

“Il rapporto dello scetticismo con la filosofia

Critica il dubbio metodico - intellettualistico dei moderni . E’ la finzione dell’intelletto isolato che è il soggetto astratto , pura intelligenza.In Cartesio il dubbio è atteggiamento solipsistico , cogito separato dal corpo e dalla società - Bacone separa il soggetto dal rapporto con gli altri soggetti)

E’ una critica alla filosofia della riflessione , sono filosofie che analizzano e separano.

L’intelletto è per Hegel attività riflessiva , divide , cristallizza.E’ la potenza del far due .

Non riconducono la parte al tutto . Per questo il dubbio cartesiano è limitato ( anche Schulze , che entifica).

Indice

  1. Hegel e la negazione
  2. Il ruolo del negativo
  3. Scissione e coscienza
  4. Teleologia e sapere assoluto
  5. Negazione e identità

Hegel e la negazione

Per Hegel i veri scettici sono quelli del 3aC , che esercitavano una negazione radicale assoluta , avevano capito che c’è una stretta relazione tra negatività e pensiero.

Per Hegel non c’è pensiero se non c’è negazione.

Platone discute tesi Parmenide “Il non essere non è e l’essere è” e reintegra il non essere nelle categorie . E’ un genere del discorso , è il diverso . Non è una realtà sostanziale , come in Parmenide , ma è un “non essere altro”

Hegel riprende gli argomenti di Platone , il diverso viene valorizzato , è una parte fondamentale del pensiero. H. dice che il pensiero è originariamente scisso (scissione - negazione) Affronta il problema della conoscenza non intellettualisticamente (come Cartesio rapporto soggetto oggetto) ma guarda all’esperienza della coscienza.

Fenomenologia dello spirito = Storia della formazione del sapere , fa un’analisi ontologica

Racconta come si forma il sapere assoluto , a partire dalla formazione della coscienza. Con Hegel si parla di “formazione (bildung) della coscienza” non di “rapporto soggetto-oggetto”.

Il soggetto di conoscenza è qualcuno che fa esperienza vitale del senso della verità , non qualcuno che conosce intellettualisticamente.

Il ruolo del negativo

In questo processo è fondamentale la negazione , perché apre una scissione , un un'inquietudine in cui si realizza il movimento verso la verità. Il negativo è l’elemento dinamico , fa perdere alla coscienza le proprie certezze.

“Ich denke etwas “ Io penso qualcosa .

Per Hegel questa frase non va intesa come rapporto frontale soggetto - oggetto , ma come il dinamismo della coscienza che avviene nel movimento.

Scissione e coscienza

A Hegel interessa il nesso tra il negativo e il sapere.

Il negativo libera dall’immediatezza .

La condizione della verità è che non sia un dato , il dato acquista senso negandosi come “in sé” , come sostanza separata . Questa negazione è l’aprirsi nell’essere di una scissione , l’aprirsi della coscienza verso la verità. Il negativo libera dall’opposizione soggetto - oggetto.

Movimento-lo spirito è l’esperienza che fa la coscienza . Il tempo è il luogo della coscienza

Diviene un altro a sé - lo spirito si nega! Oppone a sé qualcosa che lo nega . Lo spirito , che è soggetto del sapere , si scinde opponendosi un in sé , un oggetto che non è più separato , è la negazione del soggetto. Si oppone un oggetto e poi lo nega.

Si oppone un in sé , crede che sia la verità , ma poi capisce che è “in sé" e diventa “per sé” .

“Lo Spirito è il soggetto del sapere , si nega opponendosi un “in sé” , poi nega l’ “in sé “ e lo riconosce come “ per sé” (cioè lo riconduce al proprio sapere) “ .

Per Hegel la coscienza è un punto sorgente di movimento. E’ la scissione del sé . E’ fuori dalle filosofie della soggettività. Separazione (opposizione frontale ) è diversa dalla scissione, che è l’esperienza di separazione interna della coscienza.

Ich denke etwas non è un'opposizione frontale , ma una scissione.

“La coscienza è lo spirito come sapere concreto , cioè immesso nell’esteriorità , la coscienza in quanto è lo spirito manifestantesi che per la sua propria via si libera della sua immediatezza ed esterna concrezione , diventa il puro sapere “ (Scienza della logica)

E’ come se la coscienza giungesse a dire “io “ attraverso questa scissione. La coscienza esamina il proprio sapere , così da liberarsi dell’immediatezza , e attraverso questo movimento va verso il sapere . La coscienza è originariamente scettica , è aperta a un cammino negativo , in cui si scinde. Esperisce il dato e ritorna in sé avendo assimilato il dato. Aufhebung “Superare conservando”.


Il negativo nientifica “nichtigkeit”.

Il sapere è esperienza , movimento , non rappresentazione mentale dell’oggetto. Una coscienza si forma negando l’immediato . La negazione è dinamica e inaugura il processo di formazione della coscienza.

è la vicenda in cui la coscienza si nega opponendosi un “in sé” , lo nega e diventa un “per sé” , lo supera conservandolo nel proprio sapere.E’ una scissione connotata anche tragicamente , non è il rapporto frontale soggetto - oggetto

Processo di auto esame in cui la coscienza si dimostra scettica di fronte al proprio sapere.

La coscienza è un punto di energia negativa che si dispiega in un processo che contiene una serie di figure , che sono apparenze , apparizioni (non illusioni) , sono figure che la coscienza deve affrontare.

Teleologia e sapere assoluto

Le vicende della coscienza hanno un telos , un fine. L’assoluto è già presente nel processo , c’è già il fine nel processo . (ecco fondamento!)

E’ un processo teleologico ,non va verso un traguardo esterno , ma ha un fine immanente.

Le figure della finitezza sono successivamente distrutte - superate e raccolte nel sapere assoluto . Lo sviluppo avviene avente già immanente il fine . Hegel chiama questo processo bildung .

Questa storia potrebbe essere intesa come una presentazione dello spirito di sé .

In “Sentieri interrotti” di Heidegger c’è una rilettura dell’introduzione alla fenomenologia dello spirito .

Il sapere nasce come esperienza . “Das erscheinende wissen” Il sapere che appare. Il cammino che fa la coscienza è un cammino necessario , che non può non essere ., mostra la distanza tra il sapere immediato e il sapere reale .

Er inneung interiorizzazione, Il ricordo interiorizzato, figure che vengono superate ma che sono costitutive dell’identità .

Tra le figure apparirà lo scetticismo che si chiude in atto di negazione , limite che consiste nel mettere il mondo tra parentesi . Lo si qualifica come alterità , si cade in realismo.

Nulla di Hegel è un nulla determinato da ciò che nega e quindi ha un contenuto . E’ una negazione determinata , nega una figura apparente del vero e passa ad una nuova figura . Figura che non è ancora arrivata a sapere assoluto si crea una negazione . Il sapere in questo movimento non è un’altra opinione ma è la negazione della pretesa di verità della figura precedente . C’è un legame tra le figure .aufhebung e nozione di negazione determinata .

L’operazione di negazione è un auto esame che la coscienza fa sulla propria pretesa di conoscenza.

Il negativo non è il nulla astratto , è apertura della differenza all’interno dell’identico , in cui si sviluppa il sapere della coscienza .

Il pensiero è movimento , temporalità , non è la mente che si fa spettacolo delle cose.

La negazione conserva della cosa non il sensibile , che viene superato , ma l’ideale (“l’inquietudine del negativo” il cammino della coscienza va dal sensibile all’ideale “)

Negare il sensibile vuol dire aver fatto lavoro sul sensibile , non escluderlo .

Sinn - senso (ha significato medio)

Il pensiero è inquietudine per cui il sensibile va verso l’ideale , è l’inquietudine dell’essere , è l’immanenza della scissione nell’essere.

“Io penso , dunque non sono” Pensando mi nego come ente e mi elevo allo spirito , pensando sono una “non cosa” .

Hyppolite e Koljeve : interpretazione di Hegel che valorizza elemento tragico .

H. pensa ogni figura come una posizione determinata . (omnis determinatio est negatio - Spinoza )

Negazione e identità

Ogni figura individuale si costituisce separandosi da ciò che si distingue da essa . In una figura determinata è incluso anche ciò che la nega . Ogni figura è un limite definito con il rapporto con l’altro da sé .

In Spinoza la negazione è rapporto di esclusione (aut aut) , esterno che si oppone , H. sottolinea soprattutto che la negazione è negante e negata (figura precedente e successiva) c’è un legame tra tutte le figure . Per Hegel il positivo è la negazione della negazione.

L’errore negato è una nuova verità , riconoscere il proprio errore è accedere ad una nuova verità . La negazione delle caratteristiche di una figura mostra limiti e il passaggio ad un nuova figura .

La certezza sensibile diventa visibile quando si passa ad un nuovo livello di sapere.E’ un processo circolare in cui è presente già il fine. La coscienza è sempre inquieta .

Sé - Il sé non è una res cogitans , è il modo in cui il pensiero si forma , è originariamente identità , si nega .E’ un soggetto di senso che avviene in un processo . In questo processo l’essere si interiorizza , fa un discorso su di sé esaminando il proprio sapere.

Il sé non è una sostanza separata ma è la forma che assume l’essere nel movimento di scissione.

E’ un processo infinito : negazione del finito fino al sapere assoluto .

Il tempo nella “logica jenense “ è l’infinito che si toglie il finito , che si toglie ciò che non è .

Il problema del sapere della coscienza è di divenire quello che è già

Il sé è un risveglio dello spirito nella materia .

Domande da interrogazione

  1. Qual è la critica di Hegel al dubbio metodico di Cartesio?
  2. Hegel critica il dubbio metodico di Cartesio come un atteggiamento solipsistico che separa il cogito dal corpo e dalla società, vedendolo come una finzione dell'intelletto isolato.

  3. Come Hegel interpreta il ruolo della negazione nel pensiero?
  4. Per Hegel, la negazione è fondamentale per il pensiero, poiché apre una scissione e un'inquietudine che spingono la coscienza verso la verità, liberandola dall'immediatezza.

  5. In che modo Hegel differenzia la sua concezione della coscienza da quella delle filosofie della soggettività?
  6. Hegel vede la coscienza come un processo di formazione (bildung) che non si basa sul rapporto soggetto-oggetto, ma sull'esperienza vitale del senso della verità, caratterizzata da un movimento dinamico e scettico.

  7. Qual è il significato del concetto di "Aufhebung" nella filosofia di Hegel?
  8. "Aufhebung" significa superare conservando, un processo in cui la coscienza nega l'immediato, lo supera e lo integra nel proprio sapere, mantenendo un legame con le figure precedenti.

  9. Come Hegel concepisce il rapporto tra il negativo e il sapere?
  10. Hegel considera il negativo come un elemento dinamico che libera la coscienza dall'opposizione soggetto-oggetto, permettendo un movimento verso il sapere assoluto attraverso la negazione delle figure apparenti del vero.

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