tooore1997
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Concetti Chiave

  • Il primo stadio della "Fenomenologia dello spirito" di Hegel è la Coscienza, che si focalizza sull'oggetto e la sua contrapposizione al soggetto.
  • La certezza sensibile rappresenta il primo passo, dove il particolare appare come verità, ma si rivela contraddittorio tra astrazione e concretezza.
  • La percezione si occupa della contraddizione tra l'unicità dell'oggetto e la molteplicità delle sue qualità, unificate dalla coscienza stessa.
  • Nell'intelletto, l'oggetto diventa un fenomeno non indipendente, ordinato dalla legge del soggetto, ma non ancora identificato con esso.
  • La transizione alla Autocoscienza avviene quando la coscienza riconosce se stessa come la legge che governa i fenomeni spazio-temporali.

Il primo momento della "Fenomenologia dello spirito" è la Coscienza. In questo momento predomina l'attenzione per l'oggetto; dunque la coscienza si rivolge al mondo. La coscienza, intesa in senso gnoseologico, vive la contrapposizione con il mondo, cioè riconosce che il mondo sia qualcosa che è altro da sé. La conoscenza che la coscienza ha del mondo è contraddistinta da un'opposizione tra il soggetto (cioè la coscienza) e l'oggetto (il mondo). Questa prima tappa percorsa dallo spirito è composta da tre figure: la certezza sensibile, la percezione e l'intelletto.

Indice

  1. Certezza sensibile e contraddizioni
  2. Percezione e unità dell'oggetto
  3. Intelletto e gnoseologia di Kant

Certezza sensibile e contraddizioni

Nella prima figura, ossia la certezza sensibile, "il particolare", cioè la sensazione (ad esempio: questo freddo in questo momento in questo luogo), appare come verità, come una certezza assoluta. Ma ben presto il particolare appare contraddittorio, perché nella certezza sensibile, ciò di cui si è sicuri è un "questo" (cioè un concetto) a cui è indifferente la particolarità della cosa. Per questo motivo la coscienza è già sicura di conoscere un universale. Perciò si ha questa contraddizione tra astrazione e concretezza, tra universalità e particolarità. Ma, secondo Hegel, nella certezza sensibile, vi è il massimo dell'astrazione, dell'universalità e dell'indeterminatezza; non vi è dunque nessuna concretezza, anche se la coscienza crede di averla raggiunta. Quindi tutto ciò che si presenta ora alla sensazione è un universale, un concetto frutto della mente, e questo concetto è la certezza che "questo" esiste (anche Hegel, come Fichte, tenta di eliminare la realtà esterna).

Percezione e unità dell'oggetto

Nella seconda figura, ovvero la percezione, vi è ancora una volta una contraddizione; questa volta tra l'unicità di una cosa e la molteplicità delle qualità che contraddistinguono tale cosa. Ma tutte queste qualità sono comunque tenute unite dal soggetto, ossia dalla coscienza, la quale prende consapevolezza del fatto che è proprio essa a dare unità all'oggetto.

Intelletto e gnoseologia di Kant

Nella terza figura, l'intelletto, si arriva alla gnoseologia di Kant: l'oggetto non è pensato né come una sensazione come nella prima figura, né come una cosa come nella seconda figura. Esso ora appare un fenomeno, il quale non è una realtà indipendente dallo spirito umano, ma è una forza che agisce sulla base della legge dell'intelletto (cioè la legge del soggetto). Ma l'intelletto è solo ordinatore del mondo, non creatore, dunque non si è ancora arrivati all'idealismo che afferma l'identità di soggetto e oggetto. Tuttavia, la coscienza ha scoperto qualcos'altro di sé: ora, infatti, essa è consapevole di essere la legge dei fenomeni spazio-temporali; la coscienza, che ha acquisito sempre più consapevolezza di sé, è pertanto diventata Autocoscienza.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il primo momento della "Fenomenologia dello spirito" secondo Hegel?
  2. Il primo momento è la Coscienza, dove predomina l'attenzione per l'oggetto e la coscienza si rivolge al mondo, riconoscendo la contrapposizione tra soggetto e oggetto.

  3. Quali sono le tre figure che compongono la prima tappa della Coscienza?
  4. Le tre figure sono la certezza sensibile, la percezione e l'intelletto, ognuna delle quali rappresenta un diverso modo di relazione tra soggetto e oggetto.

  5. Come viene descritta la certezza sensibile nella "Fenomenologia dello spirito"?
  6. La certezza sensibile è descritta come una verità assoluta basata sulla sensazione, ma appare contraddittoria poiché ciò di cui si è sicuri è un concetto universale, non la particolarità della cosa.

  7. Cosa scopre la coscienza nella terza figura, l'intelletto?
  8. La coscienza scopre di essere la legge dei fenomeni spazio-temporali, diventando consapevole di sé stessa e trasformandosi in Autocoscienza.

Domande e risposte

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