Concetti Chiave
- Cartesio sostiene il razionalismo, affermando che la conoscenza deriva da idee chiare e distinte e dall'intelletto.
- Hume e Locke propongono l'empirismo, dove la conoscenza si forma attraverso l'esperienza e le impressioni esterne.
- Kant sviluppa una teoria eclettica, combinando elementi empiristi e razionalisti, integrando esperienza e intelletto.
- Pascal esplora temi teologici e antropologici, riflettendo sul cambiamento della percezione umana nell'universo post-copernicano.
- Luigi XIV promuove l'assolutismo e il mecenatismo, influenzando la cultura e la letteratura del suo tempo.
Indice
Interrogativi sulla conoscenza umana
Nel 500 600 e 700 gli autori si interrogano sulla conoscenza umana come fa l’uomo a conoscere la realtà?
Cartesio e il razionalismo
Cartesio 60 posizione razionalista al conoscenza della realtà arriva a partire da idee dell’intelletto, le discipline del sapere si conoscono a partire da idee chiare distinte gli studenti che devono capire gli abiti delle discipline devono accettare solo le idee chiare.
Per avere chiarezza nelle dello studio bisogna partire dall’evidenza e trascurare ciò che non è subito chiaro. Cartesio apprezza l’idea di anselmo secondo cui dio è ciò di cui non si può pensare niente di maggiore. Cartesio è razionalista nella metafisica: cartesio parte dalla sua mente per dimostrare l’esistenza della realtà.Hume e Loch: empirismo e induttivismo
Per Hume a inizio 700 e anche per Loch la conoscenza della realtà avviene in maniera empirista o induttiva da elementi esterni al soggetto. Loch scrive che la mente dell’uomo è come una tavoletta di cera come Tommaso e questa tavola accoglie gli elementi della realtà esterna e gli imprime dentro di se. Diffusa metafora della conoscenza come lavagna bianca su cui vengono impresse le esperienze della realtà.
Kant e la teoria eclettica
Kant a 700 inoltrato ritiene che nessuna di queste teorie sia appropriata. Darà vita a una teoria eclettica da + elgo raccogliere da raccoglie sia elementi dell’empirismo che del razionalismo nella critica della ragion pura arriva a teorizzare che per conoscere la realtà ci sono alcuni elementi che derivano dall’esperienza ma questi vengono organizzati sistemati elaborati da delle forme a priori che sono uguali a tutti gli uomini e dunque la conoscenza deriva sia dall’esperienza ma anche dall’intelletto umano. L’uomo costruisce e organizza gli elementi conoscitivi.
Pascal e l'assolutismo di Luigi XIV
Pascal vive nell'epoca di luigi XIV come Cartesio in cui il sovrano re sole aveva deciso di dare vita ad una politica di accentramento del potere inaugurando l'assolutismo diventando un riferimento dell'assolutismo. Si sbarazza di tutti i vincoli che pongono degli argini al suo potere, esautora la madre, la regina, il consiglio del re e da luogo alla censura, decide di dover autorizzare lui i testi che dovevano essere editi. Cartesio per questo emigra nell'olanda del 600, uno stato repubblicano.
Mecenatismo e censura sotto Luigi XIV
Luigi XIV da luogo ha una politica mecenatistica: ospita alla sua corte Molière che ha scritto L'avaro, e Perrault autore di Cenerentola Corneille commediografo il bugiardo la vedova la servente . Questi autori hanno una caratteristica comune: toccano degli argomenti che non sono legati alla realtà nel caso di perrot, propagandare la ricchezza del palazzo e sono commedie su dei tipi umani che non disturbano la politica, sono etico antropologici. Di fronte l'accentramento del potere o si va in esilio o ci si occupa di argomenti che non disturbano il potere come l'esistenza umana, argomento molto discusso nei regimi totalitari.
Pascal e la rivoluzione copernicana
Pascal sceglie di rimanere in Francia ma occupandosi di tematiche che non disturbano la politica: teologia, riflessione sui tipi di conoscenza, antropologia (le caratteristiche della vita umana). Vive nel periodo della rivoluzione copernicana, Copernico ha già pubblicato il De revolutionibus orbium celestium e Galileo il dialogo sui massimi sistemi del mondo. Pascal si rende conto che viviamo in un mondo che si è dilatato con le teorie eliocentriche e a questo dialogo scrive un famoso aforisma (come Montaigne, un altro esistenzialista si soffermano a parlare del senso della vita e anticipano l'esistenzialismo del 900) si rendono conto che il mondo ì cambiato e non è più collocato al centro dell'universo come nel medioevo e si soffermano sullo smarrimento dell'uomo le implicazione antropologiche che derivano da una nuova cosmologia: aforisma: vedo quegli spaventosi spazi dell'universo che mi rinchiudono e mi trovo confinato in un angolo di questa immensa distesa senza sapere perché sono collocato qui piuttosto che altrove.......da ogni parti vedo soltanto infiniti che mi assorbono come un atomo tutto quello che so è che debbo presto morire'.
Domande da interrogazione
- Quali sono le teorie sulla conoscenza umana presenti nel testo?
- Qual è la teoria di Cartesio sulla conoscenza della realtà?
- Cosa sostiene Hume sulla conoscenza della realtà?
- Qual è la teoria di Kant sulla conoscenza della realtà?
- Di cosa si occupa Pascal nel suo lavoro?
Le teorie sulla conoscenza umana presenti nel testo sono il razionalismo, l'empirismo e l'eclettismo.
Secondo Cartesio, la conoscenza della realtà avviene attraverso idee chiare e distinte dell'intelletto.
Hume sostiene che la conoscenza della realtà avviene in maniera empirista, attraverso elementi esterni al soggetto.
Kant sostiene che la conoscenza della realtà deriva sia dall'esperienza che dall'intelletto umano, attraverso forme a priori.
Pascal si occupa di tematiche come la teologia, la riflessione sui tipi di conoscenza e l'antropologia.