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Denis Diderot: pensiero filosofico Pag. 1
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Sintesi
In questo appunto di Filosofia moderna si approfondisce la figura di Denis Diderot, filosofo francese che visse dal 1713 al 1784 e che, insieme a Jean Baptiste Le Rond D’Alembert divenne direttore dell’Enciclopedia.



Diderot: chi fu e cosa fece


Famoso filosofo francese del 1700, noto illuminista, Denis Diderot scrisse e diresse, assieme a D’Alembert, "l'Encyclopedie", una delle più importanti opere dell’illuminismo, in cui è racchiusa tutta la conoscenza scientifica e tecnologica dell’epoca. Proprio per questo suo sapere ampio e variegato, si può definire un vero tuttologo: durante la sua vita infatti si occupò di filosofia, di letteratura, di opere teatrali, di biologia e di storia. I principi a cui il filosofo si ispirava vennero esposti nel saggio “Pensieri sull’interpretazione della natura” del 1753, nel quale egli scrisse: “Abbi sempre presente alla mente che la natura non è Dio, che un uomo non è una macchina, che un’ipotesi non è un fatto”. In queste parole infatti sono racchiuse le materie che lo interessarono per tutta la vita, in particolare la ricerca di conoscenza, che, nell’uomo, viene raggiunta a fatica a causa dei limiti degli organi di cui è composto. Per questo, egli sostiene, ad aiutarci nella strada verso le risposte subentra la scienza. Sempre in “Pensieri” scrisse: “Mi rappresento il vasto recinto delle scienze come una grande estensione di terreno disseminato di luoghi oscuri e illuminati. Lo scopo delle nostre fatiche deve essere quello di estendere i confini dei luoghi illuminati, oppure di moltiplicare sul terreno i centri di luce. L’un compito è proprio del genio che crea, l'altro della perspicacia che perfeziona”. Egli dunque, che molto confida nella scienza e nel metodo scientifico, lo scandisce in tre momenti:

  • osservazione della natura,

  • riflessione,

  • esperienza.



Per ulteriori approfondimenti su Diderot vedi qui

Il pensiero di Diderot


Il filosofo illuminista Diderot fu importante anche perché fu il primo filosofo monista, cioè il primo che ridusse la pluralità degli esseri ad un’unica sostanza. Tutti i filosofi dell’epoca moderna avevano provato a definire quali fossero le sostanze di cui era fatto il mondo:

  • Cartesio: la sua è la divisione più importante. Per lui il mondo è unione di pensiero e materia. Lo stesso uomo è fatto di un corpo (res extensa) e di un’anima, un pensiero, (res cogitans);

  • Spinoza ritiene invece che tutto si componga di una sola sostanza, Dio, che ha attributi: pensiero e materia;

  • Hobbes: una sola sostanza, la materia, ma ipotizza l’esistenza di un Dio regolatore della natura.


Diderot è il primo a sostenere che esista solo la materia, e che essa, seguendo regole proprie, dia origine a tutte le cose (per il filosofo non c’è nessuna forma di dualismo e non ci sono principi regolatori esterni). Diderot non è un monista fin dal principio del suo percorso intellettuale, all’inizio si colloca su posizioni deiste, cioè crede in un Dio creatore razionale che non richiede alcun tipo di preghiera, non necessita di religioni, non interviene nelle vicende dell’universo, lo crea soltanto.

Per ulteriori approfondimenti su Diderot vedi qui



L’Enciclopedia o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri


L’Enciclopedia venne ideata dall’editore Le Breton e garantì la diffusione delle idee illuministe. Si rifaceva al Dizionario delle arti e delle scienze dell’inglese Ephraim Chambers, e venne diretta da Diderot. Già dalle prime uscite l’opera fece molto parlare di sé, specialmente negli ambienti religiosi. L’opera venne pubblicata in diciassette volumi e alla sua realizzazione parteciparono alcune delle menti più illuminate dell’epoca: D’Alembert, come abbiamo visto, ma anche Montesquieu, Voltaire, Turgot, Leclerc de Buffon, Rousseau. L’opera venne realizzata con un impianto teorico definito nel Discorso preliminare di D’Alembert. Ogni scienza in essa trattata viene affrontata in maniera diversa a seconda del metodo che la materia stessa richiede e dell’autore che ne scrive i principi. Come scrisse lo stesso Diderot infatti: “compilare un’enciclopedia è come fondare una grande città: non bisogna costruire tutte le case secondo uno stesso modello, anche qualora si fosse trovato un modello generale, bello in se stesso e adatto ad ogni zona. L’uniformità degli edifici, dando luogo all’uniformità delle pubbliche vie, conferirebbe un aspetto triste e noioso a tutta la città. Il viandante non sopporta la noia di un muro o perfino di un bosco troppo lungo, che dapprima lo ha incantato.” Oltre a questo fatto, l’opera introduce anche altri importanti novità: utilizza un metodo rigoroso e collettivo basato sulle dimostrazioni razionali e ricorre, dove necessario, a sintesi e selezione dei materiali, ed estende il metodo scientifico, visto sopra, a tutte le discipline, così da garantire un sapere sicuro ed efficace: “V’è anzitutto un ordine generale, che distingue questo dizionario da ogni altra opera - scrive Diderot, nel suo articolo Enciclopedia del 1755 - ove le materie siano pure disposte in ordine alfabetico; è l’ordine che dà appunto il nome all’Enciclopedia. Diremo soltanto una cosa a proposito di questa concatenazione, considerata in rapporto a tutta la materia enciclopedica: non è possibile all’architetto più geniale e fecondo introdurre nella costruzione di un edificio. nella decorazione delle facciate, nella combinazione degli stili, in una parola in tutte le sue strutture, tanta varietà quanta ne ammette l’ordine enciclopedico”.

Per ulteriori approfondimenti sull’Enciclopedia vedi qui
Estratto del documento

Diderot

Famoso filosofo francese del 1700. Noto illuminista, scrisse, assieme a D’Alembert, ”l’Enciclopedie”, una delle più importanti opere

dell’illuminismo, in cui è racchiusa tutta la conoscenza scientifica e tecnologica dell’epoca. È un tuttologo, si è occupato di filosofia,

letteratura, opere teatrali, biologia, storia. MONISTA.

il PRIMO FILOSOFO

È importante perché filosoficamente è

Tutti i filosofi dell’epoca moderna avevano provato a definire quali fossero le sostanze di cui era fatto il mondo.

Pensiero

Cartesio : la sua è la divisione più importante: mondo Materia

Spinoza : una sola sostanza, DIO, con 2 attributi( )

pensiero ,materia

Hobbes : una sola sostanza, la MATERIA, ma ipotizza l’esistenza di un Dio regolatore della natura.

esista SOLO la MATERIA

Diderot è il primo a sostenere che , e che essa, seguendo regole proprie,

dia origine a tutte le cose. (non c’è nessuna forma di dualismo, non ci sono principi regolatori esterni).

Diderot non è un monista fin dal principio del suo percorso intellettuale, all’inizio si colloca su

POSIZIONI DEISTE

Deismo: credere in un DIO CREATORE RAZIONALE che non richiede alcun tipo di preghiera, non necessita

di religioni, non interviene nelle vicende dell’universo, lo crea soltanto.

Dio GARANTE DELLA RAGIONE.

quindi come

Diderot si definisce TERRORIZZATO dal DIO delle RELIGIONI (il Dio contenuto nei testi sacri, che impone regole, è vendicativo,

interviene nelle questioni umane).

Egli critica le religioni trovandovi e sottolineandovi le evidenti contraddizioni.

Per concludere usa una metafora: il teologo è una persona che, se ti incontra in una foresta buia e vede che riesci a trovare la

strada con una fiammella, soffia di essa e te la spegne.

La religione è simbolizzata dalla fiammella. Il teologo, per farti abbracciare la religione, deve “spegnerti la ragione”.

Ciononostante, secondo D., il mondo è così ordinato che un Dio DEVE ESISTERE per forza, e il deismo è

l’unico modo per smentire le tesi degli atei. Non convinceremo mai un ateo con le sacre scritture, ma solo con un

RAGIONAMENTO DEISTA.

D. inoltre sostiene che il mondo sia UNA MACCHINA e che DIO ne sia il COSTRUTTORE.

Successivamente, però, Diderot abbraccia conclusioni di tipo Spinoziano.

Lui arriva a dire: «Deus sive natura»

DIO ossia la natura, OSSIA la MATERIA Dio non è il creatore, dio è

la natura

Non crede più in un Dio creatore

Quindi confuta la sua precedente teoria con

DINAMISMO DELLA NATURA

la teoria del

Il mondo è in continuo sviluppo ed evoluzione, come probabilmente anche le specie viventi,

compresa quella umana.

la materia è in continua trasformazione e riorganizzazione

Questo perché .

[Ben prima di Darwin, Diderot intuisce che gli uomini e gli animali un tempo fossero fisicamente diversi.]

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