Concetti Chiave
- L'Illuminismo promuove la razionalità e la scienza, criticando aspramente la religione, in particolare quella cristiana, considerata irrazionale.
- Il deismo accetta la presenza del divino nel mondo ma nega qualsiasi aspetto irrazionale, rappresentato da filosofi come David Hume.
- In Francia, durante l'Illuminismo, si sviluppa una forte critica contro il fanatismo religioso, con Voltaire che sottolinea la necessità di tolleranza e libertà di culto.
- La differenza tra atei e agnostici è chiara: gli atei negano l'esistenza di Dio, mentre gli agnostici sospendono il giudizio per mancanza di prove certe.
- Kant rappresenta l'agnosticismo teoretico, criticando le prove tradizionali dell'esistenza di Dio nella sua "Critica della ragion pura".

Indice
Il deismo: ammettere il divino ma con riserbo
All’interno del dibattito illuminista inizialmente Dio non viene totalmente escluso.
Ma la religione, in particolare quella Cristiana, viene sottoposta ad una severa critica e in generale, pian piano si supera ogni forma di credenza soprannaturale. Gli illuministi tendenzialmente negano di poter conoscere Dio: razionalmente non sappiamo e non possiamo dire nulla su di lui. Le religioni rivelate sono una menzogna perché pretendono di fare affermazioni certe su oggetti che non rientrano nel campo della misurabilità.
La corrente di pensiero deista, dal suo canto, ammette la presenza del divino nel mondo, ma ne esclude gli aspetti irrazionali (above Reason). Di questa corrente fanno parte filosofi inglesi come John Toland, Anthony Collins, o Matthew Tindal. La personalità più importante riconducibile a tale pensiero è il filosofo scozzeseDavid Hume (1711-1776) che nella sua opera “Storia naturale della religione” (1757) nega ogni fondamento razionale della religione ma ne ammette l’esistenza nella sua immaginazione, nell’insicurezza insita nell’uomo. Il principio religioso è dunque costitutivo dell’essere umano, ma ad essere irrazionali, e dunque assurdi e inammissibili, sono alcuni aspetti della fede. Secondo Hume la religione è la proiezione di passioni e debolezze umane sulla divinità.
Il nesso, il collegamento tra gli oggetti e Dio propugnato dagli illuministi non è oggettivo, ma soggettivo poiché può cambiare di persona in persona. Tutto ciò fa capire come Dio non sia influente in fin dei conti per gli illuministi e che ciò che conta è l’ambito terreno: il deismo, quindi, non svaluta la posizione anti religiosa di questi intellettuali ma rinsalda il fatto che Dio non ha un ruolo attivo nell’esistenza dell’uomo.
Per ulteriori approfondimenti sulla religione cristiana vedi qui
Gli illuministi francesi contro il fanatismo religioso
Quello che si sviluppa in Europa e soprattutto in Francia durante l’Illuminismo è un atteggiamento scettico nei confronti delle superstizioni religiose. Sempre più diffusa è infatti l’idea che le azioni umane e il comportamento morale siano totalmente indipendenti dal credo religioso e che il comportamento di un ateo (dal greco “senza Dio”) possa comunque essere virtuoso. Tra le voci più importanti dell’epoca spicca quella del brillante filosofo francese Voltaire (1694-1778) che si fa portavoce di una feroce critica nei confronti del Cristianesimo. Secondo lui la religione è infatti “all’origine di tutte le scempiaggini e di tutti i disordini concepibili” ed è la causa principale della discordia civile. Per questo critica il fanatismo che consegue dalla venerazione religiosa, che pone gli uomini gli uni contro gli altri. Un atteggiamento tollerante invece, deve garantire la libertà di culto e di opinione.
Per ulteriori approfondimenti su Voltaire vedi qui
Differenza tra ateo e agnostico
Come visto, mentre i deisti ammettono con qualche limitazione la presenza divina nel mondo: Dio esiste ma è disinteressato all’umanità. Gli atei ne negano l’esistenza (impossibile infatti da provare). Un terzo approccio al discorso è invece quello degli agnostici, spesso confusi e associati con gli atei. Ecco allora le differenze le due forme di pensiero:
- Ateismo: questo approccio nega totalmente ed esplicitamente l’esistenza di Dio o di altre forme di divinità. Esistono diversi tipi di ateismo. Un ateismo teorico che pensa a dimostrare la non esistenza di Dio. Un ateismo pratico, che non cerca di dimostrare nulla ma vive semplicemente come se Dio non esistesse. Un ateismo esistenziale, quello che arriva a negare l’esistenza di Dio per impossibilità di porlo come soluzione alle domande esistenziali.
- Agnosticismo: dal greco a-gnosis, che significa “non conoscenza”. L’agnostico è colui che in mancanza di prove certe pratica l’epochè, la sospensione del giudizio. Non potendo né confutare né dimostrare l’esistenza di Dio, un agnostico considera semplicemente il problema irrisolvibile.

Kant e l’agnosticismo teoretico
Tra gli illuministi, la personalità meglio riconducibile ad un atteggiamento agnostico è rappresentata da Immanuel Kant (1724-1804). Nella parte sulla “Dialettica trascendentale” della sua “Critica della ragion pura”(1781) egli critica e confuta le tradizionali prove dell’esistenza di Dio. Ad esempio, la confutazione ontologica critica la presunta prova ontologica dell’esistenza di Dio. Tradizionalmente si riteneva infatti Dio un essere perfetto e, in quanto perfetto, si pensava impossibile che tra queste perfezioni non comparisse l’esistenza. Quello che afferma Kant a questo punto è che il concetto di una cosa esistente non è più perfetto di qualcosa di non esistente, di possibile. Nella “Critica della ragion pura” afferma infatti: “Cento talleri reali non contengono nulla di più di cento talleri possibili”. Inoltre, secondo Kant, dire “l’Essere perfetto è esistente” per affermare l’esistenza di un essere perfetto sarebbe una “misera tautologia”.
Per ulteriori approfondimenti su Kant vedi qui
Domande da interrogazione
- Qual è la posizione del deismo riguardo alla presenza del divino nel mondo?
- Come si sono posti gli illuministi francesi nei confronti del fanatismo religioso?
- Qual è la differenza tra ateismo e agnosticismo?
- Come si colloca Immanuel Kant nel dibattito sull'esistenza di Dio?
- Qual è l'approccio degli illuministi verso la religione cristiana?
Il deismo ammette la presenza del divino ma esclude gli aspetti irrazionali, sostenendo che Dio non ha un ruolo attivo nell'esistenza umana.
Gli illuministi francesi, come Voltaire, hanno criticato il fanatismo religioso, sostenendo che la religione è causa di discordia civile e promuovendo la tolleranza e la libertà di culto.
L'ateismo nega l'esistenza di Dio, mentre l'agnosticismo sospende il giudizio, considerando il problema dell'esistenza di Dio irrisolvibile per mancanza di prove certe.
Kant adotta un atteggiamento agnostico, criticando le tradizionali prove dell'esistenza di Dio nella sua "Critica della ragion pura", sostenendo che l'esistenza non aggiunge perfezione a un concetto.
Gli illuministi sottopongono la religione cristiana a critica severa, superando le credenze soprannaturali e negando la possibilità di conoscere Dio razionalmente.