Concetti Chiave
- Giordano Bruno vede la teoria copernicana come una nuova concezione del mondo, non solo un sistema astronomico, enfatizzando l'infinità dell'universo.
- Bruno distingue tra l'universo infinito e una pluralità di mondi, sostenendo che il movimento e il mutamento sono segni di vita, mentre la quiete è sinonimo di morte.
- Campanella e Galileo differiscono da Bruno nel considerare l'universo come un sistema unico e ordinato, mentre Bruno sostiene l'esistenza di mondi non coordinati.
- Arthur Lovejoy identifica cinque tesi rivoluzionarie che cambiano la visione dell'universo, come l'abitabilità di altri pianeti e l'infinità dello spazio.
- Le idee di Bruno e le dispute sull'infinità dell'universo hanno messo in crisi la concezione antropocentrica, preparando il terreno per i contributi scientifici di Isaac Newton.
La teoria copernicana, per Giordano Bruno, non è una mera ipotesi matematica, non è solo un nuovo sistema astronomico. È una nuova concezione del mondo. È la conquista di una nuova verità ed è, insieme, uno strumento di liberazione. La Cena della ceneri contiene anche la decisa affermazione dell’infinità dell’universo. L’infinità del mondo, prodotto da una Causa infinita, coincide con l’infinità dello spazio: la Terra non è il centro dell’universo e lo spazio è infinito, così come è infinito il suo creatore.
Movimento e mutamento sono realtà positive, quiete e stasi sono sinonimo di morte. Solo ciò che muta è vivente, e la perfezione coincide con il divenire e il mutamento. Il vuoto infinito della tradizione democritea e lucreziana diventa una sorta di “sede naturale” per il sistema solare di Copernico e per una pluralità di tali sistemi. Attribuisce all’“anima” dei singoli astri il cammino che essi compiono nei cieli. Opera anche una netta distinzione tra universo e mondi. L’astronomia è possibile come scienza del mondo che cade nell’ambito della nostra percezione sensibile. Ma, al di là di esso, si estende un universo infinito che contiene gli astri, e che racchiude una pluralità infinita di mondi. Quell’universo non ha dimensioni né misura, non ha forma né ordinamento, non può in nessun modo darsi un sistema.Campanella insisterà con forza sulla differenza profondissima che intercorre fra l’ammettere l’esistenza di più mondi coordinati a formare un unico sistema e l’ammettere invece una pluralità di mondi disordinatamente sperduti in uno spazio infinito. Galileo ha sostenuto che tutti i sistemi mondani sono contenuti in un unico sistema, racchiusi in un unico spazio e coordinati in una più vasta unità. Ma concepire molti sistemi minori in seno a uno massimo ordinato secondo la mente divina, non è affatto contrario alla Scrittura, ma solo ad Aristotele. L’esistenza di mondi non coordinati a costituirne uno solo è al centro della speculazione di Bruno. Copernico, Keplero, Tycho Brahe, Galileo, mantengono invece ben salda l’immagine di un universo ordinato come un sistema unitario.
Arthur Lovejoy (1873-1962) elenca le cinque “tesi rivoluzionarie” che caratterizzano la nuova visione dell’universo:
i. Altri pianeti del nostro sistema solare sono abitati da creature viventi
ii. Demolizione delle mura esterne dell’universo medievale
iii. Stelle fisse simili al nostro Sole, tutte o quasi circondate da propri sistemi planetari
iv. I pianeti di questi altri mondi possono essere abitati da esseri ragionevoli
v. Effettiva infinita dello spazio dell’universo fisico e del numero dei sistemi che esso contiene
Nessuna di queste cinque tesi è presente in Copernico. Tesi che generano idee che giungeranno a piena maturazione nel Settecento. Le lunghe dispute sull’infinità dell’universo contribuirono non solo a mettere in crisi ogni concezioni antropocentrica e “terrestre” dell’universo, ma anche a svuotare di senso il tradizionale discorso degli umanisti sulla nobiltà e dignità dell’uomo. Isaac Newton, poi, non fornirà soltanto gli elementi essenziali del credo scientifico del XVIII secolo, ma darà anche forma a quell’immagine dell’universo e delle sue leggi che è diventata una parte non trascurabile del nostro patrimonio culturale.
Domande da interrogazione
- Qual è la concezione del mondo secondo Giordano Bruno?
- Come si differenzia l'universo di Bruno da quello di Galileo e altri astronomi?
- Quali sono le cinque “tesi rivoluzionarie” elencate da Arthur Lovejoy?
- In che modo le idee di Bruno e altri hanno influenzato la visione dell'universo nel Settecento?
- Qual è stato il contributo di Isaac Newton alla visione dell'universo?
Per Giordano Bruno, la teoria copernicana rappresenta una nuova concezione del mondo, una verità che libera, affermando l'infinità dell'universo e il movimento come realtà positiva.
Bruno distingue tra universo e mondi, sostenendo l'esistenza di mondi non coordinati, mentre Galileo e altri vedono un universo ordinato come un sistema unitario.
Le tesi includono l'abitabilità di altri pianeti, la demolizione delle mura dell'universo medievale, stelle simili al Sole con sistemi planetari, pianeti abitati da esseri ragionevoli, e l'infinità dello spazio e dei sistemi.
Le idee di Bruno e le dispute sull'infinità dell'universo hanno messo in crisi la concezione antropocentrica, influenzando la maturazione delle idee nel Settecento e svuotando il discorso umanista sulla dignità dell'uomo.
Isaac Newton ha fornito gli elementi essenziali del credo scientifico del XVIII secolo e ha modellato l'immagine dell'universo e delle sue leggi, diventando parte del nostro patrimonio culturale.