Concetti Chiave
- Kant esplora le facoltà umane, analizzando possibilità, validità e limiti della conoscenza, rifiutando lo scetticismo empirico e approfondendo l'analisi critica.
- La sua teoria dei giudizi distingue tra giudizi sintetici a priori, fondamentali per la scienza, e giudizi analitici e sintetici a posteriori, con diverse implicazioni conoscitive.
- La "rivoluzione copernicana" di Kant vede la realtà modellata dalle forme a priori innate nella mente, piuttosto che il soggetto subire passivamente le impressioni sensibili.
- L'estetica trascendentale di Kant introduce spazio e tempo come forme a priori della sensibilità, fondamentali per organizzare l'esperienza sensoriale.
- In analitica trascendentale, Kant esamina come l'intelletto opera tramite categorie, con giudizi che collegano soggetti a predicati, strutturando la conoscenza.
Criticismo:
• Kant va a studiare le diverse facoltà umane, determinandone la possibilità, la validità, e i limiti.
• Inoltre indaga su come funzionano e su cosa ci permettono di conoscere. (Es. la metafisica non pone limiti alla conoscenza umana, ma non dà una conoscenza valida).
• Kant prende da Hume la rinuncia all’evasione dei limiti dell’uomo, e altre idee da illuminismo, Hobbes, Locke (come la concezione debole del linguaggio.)
• Rifiuta gli esiti scettici dell’empirismo e porta più a fondo l’analisi critica, e ha intenti più radicali dell’illuminismo.
Indice
Limiti e possibilità della ragione
• Vuole portare dinnanzi al tribunale della ragione la ragione stessa, per chiarirne strutture e possibilità.
• I limiti della ragione coincidono con i limiti dell’ uomo.
• La critica della ragion pura è un’analisi critica dei fondamenti del sapere.
Frattura tra scienza e filosofia
• Kant individua una frattura tra la scienza, che si sviluppa con la rivoluzione scientifica, e la filosofia, legata da metodi e teorie tradizionali.
• [Hume è un sostenitore del convenzionalismo: l’idea è un’elaborazione mentale dell’uomo, è un segno che ha validità solo se utilizzato in funzione della comunicazione di conoscenza tra individui.]
La teoria dei giudizi:
Teoria dei giudizi
• La scienza e la conoscenza umana in generale presuppongono alcuni principi immutabili che ne fungono da pilastri (come la matematica con i postulati).
• Questi principi sono i giudizi sintetici a priori e simboleggiano la concezione criticistica della scienza.
• Senza di essi la scienza non potrebbe sussistere, sono i principi assoluti di fondo:
• Giudizi perché aggiungono un predicato a un soggetto.
• Sintetici (o Fecondi) perché danno una conoscenza aggiuntiva sul soggetto.
• A priori perché universali e necessari, non derivano all’esperienza.
• I giudizi analitici a priori sono invece infecondi (perché non danno conoscenze aggiuntive), universali e necessari (es. i corpi sono estesi.) e simboleggiano la concezione razionalistica della scienza.
• I giudizi sintetici a posteriori sono fecondi ma particolari e non necessari , poiché derivano dall’esperienza.
• Rappresentano la concezione empiristica della scienza.
• Perciò la scienza deve essere frutto dell’esperienza e dei principi sintetici a priori perché essa sia universale e necessaria.
La “rivoluzione copernicana” di Kant.
Rivoluzione copernicana di Kant
• I giudizi sintetici a priori derivano da materia (le impressioni sensibili) e forma (le modalità con cui la mente le ordina).
• Le forme sono innate (a priori) e ordinano i dati empirici.
• Perciò non è il soggetto che subisce passivamente la conoscenza, ma è la realtà che si modella sulle forme a priori attraverso le quali la percepiamo.
• Dal punto di vista etico: non è l’azione a essere buona o cattiva, ma il movente del soggetto.
• Dal punto di vista estetico: il bello non risiede nell’oggetto, ma dal suo rapporto con il soggetto.
Estetica trascendentale:
Estetica trascendentale
• La sensibilità è divisa in un primo momento ricettivo, e un secondo momento attivo in cui organizza anche i dati sensibili tramite lo spazio e il tempo, ovvero le forme a priori della sensibilità:
• Lo spazio è la forma del senso esterno, sta a fondamento delle intuizioni esterne.
• Il tempo è la forma del senso interno.
Spazio e tempo nella conoscenza
• Spazio e tempo come forma dell’esperienza.
• Entrambi sono indipendenti.
• Spazio e tempo sono forme a priori della sensibilità, ossia non derivano dall’esperienza pur essendone il suo fondato.
• Concezione ortogonale dello spazio e tempo visto linearmente con eventi unici, non ripetibili
• Sono dei quadri mentali a priori entro cui connettiamo i dati fenomenici.
• Non sono nozioni tratte dall’esperienza (Locke) né assoluti o entità a sé (Newton) né concetti (Leibniz).
Matematica come scienza a priori
• La matematica è la scienza a priori per eccellenza.
• È sintetica, perciò amplia le nostre conoscenze, e a priori perché i teoremi si sviluppano indipendentemente dall’esperienza.
• Alla base della matematica stanno le intuizioni pure di spazio (geometria) e tempo (aritmetica).
• Dagli empiristi riprende i procedimenti di studio.
• Dai razionalisti riprende la fondazione metafisica della natura.
• C’è il tempo/spazio per Dio, per la natura, e per l’intelletto
• La conoscenza è l’intelletto che si adegua all’oggetto.
Analitica trascendentale (vd. foto in allegato):
Analitica trascendentale
• Analisi delle modalità operative dell’intelletto.
• Giudizio: connessione di un soggetto ad un predicato.
• Giudizi riconducibili a categorie (per ciascun pensato minimo c’è una categoria).
Domande da interrogazione
- Qual è l'obiettivo principale del criticismo di Kant?
- Cosa rappresentano i giudizi sintetici a priori nella teoria dei giudizi di Kant?
- In cosa consiste la "rivoluzione copernicana" di Kant?
- Qual è il ruolo dello spazio e del tempo nell'estetica trascendentale di Kant?
- Come si differenziano i giudizi analitici a priori dai giudizi sintetici a posteriori secondo Kant?
L'obiettivo principale del criticismo di Kant è studiare le diverse facoltà umane, determinandone la possibilità, la validità e i limiti, e portare la ragione davanti al tribunale della ragione stessa per chiarirne strutture e possibilità.
I giudizi sintetici a priori rappresentano i principi immutabili che fungono da pilastri per la scienza e la conoscenza umana, essendo universali e necessari, e non derivano dall'esperienza.
La "rivoluzione copernicana" di Kant consiste nell'idea che non è il soggetto a subire passivamente la conoscenza, ma è la realtà che si modella sulle forme a priori attraverso le quali la percepiamo.
Nell'estetica trascendentale di Kant, lo spazio e il tempo sono forme a priori della sensibilità che organizzano i dati sensibili e sono indipendenti dall'esperienza, fungendo da quadri mentali entro cui connettiamo i dati fenomenici.
I giudizi analitici a priori sono universali e necessari ma infecondi, mentre i giudizi sintetici a posteriori sono fecondi ma particolari e non necessari, poiché derivano dall'esperienza.