Ali Q
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Concetti Chiave

  • La polvere da sparo, probabilmente sviluppata da Ruggero Bacone, ha rivoluzionato le dinamiche militari in Europa, iniziando con la caduta di Costantinopoli nel 1453.
  • Le prime armi da fuoco, come le colubrine, inizialmente inefficaci, evolvono nel Quattrocento diventando più efficienti e capaci di sparare proiettili di metallo.
  • Le armi da fuoco creano disparità tra le potenze, favorendo i re che possono permettersi il loro costo, mentre signorie feudali e comuni rimangono svantaggiati.
  • La diffusione delle armi da fuoco e degli archi lunghi inglesi durante la Guerra dei cent'anni riduce il ruolo della cavalleria, incrementando l'importanza della fanteria e degli eserciti mercenari.
  • Il progresso delle armi e delle strategie militari porta alla nascita degli eserciti moderni, minacciando le strutture nobiliari e feudali e favorendo lo sviluppo degli stati moderni.
In questo appunto viene descritta la polvere da sparo. La scoperta della polvere da sparo e il conseguente sviluppo delle armi da fuoco segnano un’importante svolta in ambito militare soprattutto nel Quattrocento. Grazie all’invenzione di questa nuova modalità di attacco e di difesa cambiano gli equilibri politici all’interno dell’Europa. Dalla conquista di Bisanzio alla Guerra dei cent’anni, infatti, si diffonde l’utilizzo delle armi che col passare del tempo favorisce cambiamenti di assetto in ambito militare, tanto ad arrivare alla nascita dell’esercito moderno.
Nascita delle armi da fuoco - Sviluppo e conseguenze articolo

Indice

  1. La nascita della polvere da sparo e la sua lenta diffusione all’interno dell’Europa
  2. Lo sviluppo delle prime armi da fuoco e il loro utilizzo nella battaglia di Crécy
  3. Le armi da fuoco diventano motivo di disparità tra i re, le signorie feudali e i comuni
  4. La cavalleria perde il suo prestigio militare di fronte alla diffusione delle armi da fuoco
  5. Lo sviluppo delle armi da fuoco e delle strategie militari come sviluppo dell’esercito moderno e simbolo di minaccia per la nobiltà

La nascita della polvere da sparo e la sua lenta diffusione all’interno dell’Europa

La conquista di Costantinopoli avvenuta nel 1453 rappresenta un evento importante non solo dal punto di vista storico-politico (sancisce di fatto la fine dell’Impero romano d’Oriente), ma anche dal punto di vista militare, poiché è significativo che quelle che sembravano le grandi e inespugnabili mura di Bisanzio siano cadute dopo aver subito circa quaranta giorni di bombardamento.

Da questo momento cruciale, che da alcuni è individuato come la fine del Medioevo, l’attenzione di tutta l’Europa nei confronti delle armi da fuoco e della polvere da sparo cresce.
La polvere da sparo molto probabilmente viene inventata dal francescano Ruggero Bacone (scienziato, filosofo, teologo e alchimista inglese), che per primo ha fornito una ricetta precisa sul come crearla, anche se probabilmente più che il reale inventore, è colui che ha raccolto tutto il materiale già conosciuto a riguardo. Tuttavia, non bisogna pensare che la polvere da sparo viene da subito utilizzata per creare armi da fuoco, poiché anche se compare in Europa intorno al Duecento, non ha ancora assunto un ruolo da protagonista all’interno delle dinamiche di difesa e attacco militare.
Per approfondimenti sulla caduta di Costantinopoli vedi qua

Lo sviluppo delle prime armi da fuoco e il loro utilizzo nella battaglia di Crécy

Le prime armi da fuoco create sono le colubrine che, però, si rivelano fin da subito poco efficaci dato che i loro proiettili sono in pietra e motivo per il quale sono decisamente poco adatte all’abbattimento delle mura dei castelli. Inoltre, sono caratterizzate da rudimentali sistemi di caricamento che le rendono poco affidabili e molto pericolose a causa della loro tendenza a esplodere.
Nel 1346, per esempio, durante la battaglia di Crécy, ovvero il primo conflitto della lunghissima Guerra dei cent’anni e che ha come risvolto la vittoria degli inglesi, i cannoni utilizzati hanno come unica funzione quella di spaventare i cavalli, risultando di fatto poco utili. Tuttavia, a partire dal Quattrocento si assiste a una graduale evoluzione, nella quale le colubrine, originariamente poste su grossolane slitte, vengono posizionate su delle ruote o montate su carri carrozzati. In questo modo, diventano in grado di sparare proiettili di metallo di cinquanta chili.
Per approfondimenti sulla Guerra dei cent'anni vedi qua

Le armi da fuoco diventano motivo di disparità tra i re, le signorie feudali e i comuni

Con il passare del tempo le colubrine così come le bombarde (caratterizzate da un tipo di lancio parabolico) diventano in grado di abbattere qualsiasi muro di protezione. A questo punto, nelle dinamiche offensive e difensive, l’equilibrio di gioco-forza tra le potenze cambia. Essendo questa tipologia di armi fuoco ancora poco maneggiabile e soprattutto molto costosa, diventa appannaggio di strategia militare soprattutto dei re. In questo modo, le signorie feudali e i comuni vengono a trovarsi in una situazione di svantaggio.
Per un approfondimento sui comuni vedi qua

La cavalleria perde il suo prestigio militare di fronte alla diffusione delle armi da fuoco

A causa della diffusione delle armi da fuoco, ben presto la cavalleria perde il suo primato in ambito militare. L’ulteriore sviluppo delle armi portabili ne incrementa la sofferenza nelle strategie di attacco e difesa, anche se già l’utilizzo dei potentissimi archi lunghi inglesi (utilizzati nel XIV secolo) aveva messo a dura prova la cavalleria francese durante la Guerra dei cent’anni.
Anche la fanteria elvetica, ovvero milizie mercenarie svizzere e primo esercito moderno a marciare a suon di musica, rappresenta un’ulteriore fonte di minaccia alla cavalleria. Grazie, infatti, all’utilizzo delle alabarde (utilizzate fino ai primi decenni del XVII secolo) e alle loro formazioni quadrato-falange rappresentano una minaccia concreta a favore del re che decide di assoldarli.
Nascita delle armi da fuoco - Sviluppo e conseguenze articolo
Per approfondimenti sulla cavalleria vedi qua

Lo sviluppo delle armi da fuoco e delle strategie militari come sviluppo dell’esercito moderno e simbolo di minaccia per la nobiltà

Come già precedentemente affermato, l’invenzione delle armi, e in questo caso del cannone, mettono a repentaglio la sicurezza dei signori e della nobiltà. Le mura dei propri castelli non rappresentano più una reale forma di protezione. Inoltre, dopo la Guerra dei cent’anni non solo si assiste alla creazione degli eserciti permanenti, ma anche al potenziamento delle monarchie. In questo modo, si assiste a un indebolimento del potere nobiliare e di quello feudale, cambiamenti che porteranno allo sviluppo dello stato moderno.
Inoltre, l’ulteriore sviluppo delle armi portatili nel XV secolo rende lo scontro tra le milizie caratterizzato molto meno dalla vicinanza fisica. Di conseguenza, anche le armature necessitano un cambiamento, così come negli scontri navali cambiano gradualmente le modalità d’attacco.
Il progressivo perfezionamento delle tattiche e delle strutture militari comincia a mostrarci quello che sarà l’esercito moderno.
Per approfondimenti sulla nobiltà vedi qua

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'impatto della polvere da sparo sulla politica europea nel Quattrocento?
  2. La scoperta della polvere da sparo e lo sviluppo delle armi da fuoco hanno cambiato gli equilibri politici in Europa, favorendo la nascita dell'esercito moderno e alterando le dinamiche di potere tra re, signorie feudali e comuni.

  3. Chi è considerato l'inventore della polvere da sparo e qual è stato il suo contributo?
  4. Ruggero Bacone, un francescano inglese, è spesso accreditato come l'inventore della polvere da sparo per aver fornito una ricetta precisa, anche se probabilmente ha solo raccolto conoscenze preesistenti.

  5. Come hanno influenzato le armi da fuoco la cavalleria e le strategie militari?
  6. La diffusione delle armi da fuoco ha ridotto il prestigio della cavalleria, che ha perso il suo primato militare, mentre le nuove armi portatili e le formazioni di fanteria hanno cambiato le strategie di attacco e difesa.

  7. In che modo le armi da fuoco hanno creato disparità tra le diverse entità politiche?
  8. Le armi da fuoco, costose e difficili da maneggiare, sono diventate strumenti di potere principalmente per i re, mettendo in svantaggio le signorie feudali e i comuni.

  9. Quali sono stati gli effetti dello sviluppo delle armi da fuoco sulla nobiltà e sul potere feudale?
  10. Lo sviluppo delle armi da fuoco ha minacciato la sicurezza della nobiltà, indebolendo il potere feudale e portando alla creazione di eserciti permanenti e al rafforzamento delle monarchie, contribuendo allo sviluppo dello stato moderno.

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