sunny0108
Ominide
9 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Marx critiques Hegel's state conception, proposing that social conflict arises from economic class struggles, advocating for a revolutionary transformation towards communism.
  • The "Economic and Philosophic Manuscripts of 1844" explore human alienation in capitalism, emphasizing the need for a communist revolution to abolish private property.
  • The "Communist Manifesto" outlines Marx's historical materialism, depicting history as a class struggle and predicting the rise of the proletariat through a dialectical progression.
  • "Das Kapital" analyzes capitalist production, introducing concepts like commodity fetishism and surplus value, highlighting the exploitation of workers by capitalists.
  • Marx argues that class struggle will culminate in a social revolution, necessitating proletariat control to transition from capitalism to a communist society with worker self-governance.

Indice

  1. Influenze filosofiche di Marx
  2. Critica all'economia politica
  3. Alienazione e rivoluzione sociale
  4. Il manifesto del partito comunista
  5. Materialismo storico e dialettico
  6. Il capitale e il feticismo della merce
  7. Plusvalore e critica a Smith
  8. Rivoluzione e dittatura del proletariato

Influenze filosofiche di Marx

Il pensiero filosofico di Marx fu influenzato da:

- Pensiero di Hegel: Marx scrive infatti Critica del diritto statuale hegeliano: Critica la concezione di stato di Hegel e in particolare l’idea che la conflittualità dei singoli uomini nella società si risolvesse nello stato.

Marx ritiene infatti che la conflittualità non si verifichi tra i singoli bensì tra le classi sociali e quindi dipende dalle condizioni economiche\sociali di appartenenza. Lo stato non è razionale ma è sede di questo conflitto e per questo è necessario trasformare l’istituzione sociale statale in maniera rivoluzionaria in modo che diventi razionale(giusta e pacifica) (attraverso il comunismo e → l’abolizione e collettivizzazione della proprietà privata dei mezzi di produzione). M critica anche il misticismo logico di Hegel mediante il capovolgimento dei rapporti tra soggetto (l’essere) e il predicato (il pensiero).

Critica all'economia politica

-economia politica (applicata alla società) in particolare le teorie di Smith, fondatore del liberismo e dell'economia politica che nella la ricchezza delle nazioni teorizza il fatto che l’origine del valore stesse non solo nella terra, nella moneta e nello scambio ma anche nel lavoro (manifatturiero); Ricardo invece nel testo l’economica politica sostiene che il valore di un prodotto sia dato dalle ore di lavoro necessarie per produrlo → Marx ritiene centrale il concetto di lavoro infatti il valore dei prodotti e quindi la ricchezza delle nazioni per marx dipendono dal lavoro degli operai.

-pensiero socialista in particolare lo scritto di Bebeuf ‘il manifesto degli uguali’ , e le teorie socialiste di Proudhon che egli definisce utopistiche (non realizzabili) perché basate su una speranza e non su un’analisi scientifica della struttura (economica).

Alienazione e rivoluzione sociale

Indaga sul concetto di alienazione dell’uomo, ma mentre per Hegel era alienazione spirituale, per marx è socio-economica ed è alla base del sistema capitalistico. Il lavoratore appartenente alla classe operaia secondo Marx vive in una situazione di alienazione sia rispetto al lavoro che compie sia rispetto al prodotto del suo lavoro e si sente pertanto assoggettato e dominato dal lavoro portandolo quindi ad ‘estraniarsi da sé. Per eliminare l’ alienazione dell'uomo è necessaria una rivoluzione sociale comunista che porti all’abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione.

Il manifesto del partito comunista

E' stato scritto con Engels nel 48 Pubblicato a Londra nell’81.

Nella prima parte in particolare nel capitolo Borghesi e proletari difende il ruolo storico rivoluzionario che ha avuto la borghesia ma ritiene anche che ora sia concluso e sia giunto il tempo dell’ascesa del proletariato. Un altro nucleo centrale del manifesto è la visione della storia come lotta tra classi, egli scrive: ‘la storia di ogni società esistita fino ad ora è storia di lotta tra classi'. Marx ha infatti una visione lineare progressiva e materialista della storia. M. compie infatti un’analisi materialista della storia e della società alla base delle quali vi è la 'materialità' dei rapporti di dominio e oppressione di una classe su un’altra. La società si basa quindi su una struttura economica (condizione materiale) caratterizzata dal conflitto tra classi mentre il diritto, la politica e la morale sono fattori secondari. Dall’analisi economica (la struttura) discende tutto il resto ovvero che M definisce sovrastruttura.

Nel futuro però i rapporti di conflittualità verranno superati grazie al comunismo.

Materialismo storico e dialettico

Il materialismo storico è inoltre dialettico. Mentre Hegel suddivide la storia in 3 ere (orientale, greca e germanica) M divide la storia in 5 ere (primitiva, asiatica, antica, feudale e borghese). In ognuna di esse si verifica uno sviluppo delle forze produttive (costituite da forza lavoro, mezzi di produzione e conoscenze tecniche alla base della produzione) e ciò mette in crisi i rapporti tra classi. E come lo sviluppo delle forze produttive ha portato alla fine del dominio dell'aristocrazia a favore della borghesia con la rivoluzione francese, ora le nuove forze produttive portano allo scontro tra proletariato e borghesia per arrivare alla creazione di una società comunista. M ha quindi una visione progressiva e dialettica della è storia ma anche escatologica perché avrà una tappa finale (società comunista).

Un altro nucleo del manifesto è il rapporto tra il comunismo e le altre forme di socialismo: Proudhon teorizza un nuovo tipo di società socialista fondata su cooperative di lavoratori che gestiscono autonomamente i mezzi di produzione; Marx ritiene necessario che il proletariato gestisca anche del governo.

‘non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere ma al contrario il loro essere sociale determina la loro coscienza': Non sono le idee che determinano l’uomo ma la sua appartenenza ad una determinata classe sociale determina le sue idee (la struttura modifica la sovrastruttura)

Il capitale e il feticismo della merce

Il capitale è un’analisi del concreto (materialista)

Si divide in 3 libri.

Prende in esame il tema della produzione delle merci nel sistema industriale.

Il modo di produzione tipico del capitalismo è la catena di montaggio attraverso cui nelle industrie si produce merce che riassume il rapporto di dominio della borghesia sul proletariato. M. ritiene inoltre che il valore del singolo prodotto dipenda esclusivamente dalla quantità lavoro socialmente necessaria per fabbricarlo e che quindi la merce in sé non abbia valore. Tuttavia è molto diffuso il Feticismo della merce ovvero l'adorazione della merce, l’idea secondo cui la merce abbia valore in sé e che i rapporti economici siano rapporti tra cose e non tra uomini.

Plusvalore e critica a Smith

Inoltre poiché la società capitalista si basa su un ciclo che parte dall’investimento di dentro per la produzione di merce e che poi si conclude con la restituzione al capitalista maggiore denaro rispetto a quello investito, M introduce il concetto di plusvalore che il valore aggiunto che la merce acquista nella fabbrica e grazie al pluslavoro compiuto dagli operai. Il plusvalore della merce tuttavia va a coincidere con il profitto, ovvero il guadagno del capitalista e quindi gli operai non ne beneficiano.

1885: tema della circolazione dei prodotti.

Il capitale ha come sottotitolo ‘critica dell'economia politica’ ovvero delle teorie di Adam Smith che possiede dei deficit strutturali. Smith aveva infatti individuato delle leggi dell’economia che riteneva valide in tutte le epoche mentre Marx ritiene che ogni epoca possieda le sue specificità e modi di produzione diversi. Inoltre l’economia politica dipinge una società statica e pacifica dal punto di vista economico e non tiene contro delle contraddizione e della lotta tra classi.

Rivoluzione e dittatura del proletariato

M ritiene che la lotta fra classi faccia maturare le condizioni per l'attuazione di una rivoluzione sociale che porti al comunismo e che sia necessario lavora attivamente per velocizzare il processo (M agisce concretamente ad esempio fondando nel 64 l’associazione internazionale dei lavoratori rivendicando i diritti della classe operaia).

La rivoluzione deve portare gli operai a prendere il potere politico e attuare il passaggio dal capitalismo al comunismo.

- presa del potere del proletariato

-abbattimento dello stato borghese e delle sue forme istituzionali

-instaurazione di una dittatura del proletariato → il potere deve essere temporaneamente mantenuto in maniera forte perché il proletariato si imponga come classe dominante e possa attuare il progetto comunista

-Comunismo che comprende l’autogoverno della classe operaia

Nella storia non si è mai superata la fase dittatoriale (un esempio è la dittatura instaurata dal partito bolscevico in Russia.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le influenze filosofiche di Marx?
  2. Il pensiero di Marx è influenzato dal pensiero di Hegel, in particolare critica la concezione di stato di Hegel e il misticismo logico. È anche influenzato dalle teorie di Smith e Ricardo nell'economia politica e dal pensiero socialista di Bebeuf e Proudhon.

  3. Cosa significa per Marx il concetto di alienazione dell'uomo?
  4. Per Marx, l'alienazione dell'uomo è una condizione socio-economica che si verifica nel sistema capitalistico. Il lavoratore si sente estraniato dal lavoro che compie e dal prodotto del suo lavoro, e si sente assoggettato e dominato dal lavoro.

  5. Qual è la visione di Marx sulla storia e sulla società?
  6. Marx ha una visione lineare, progressiva e materialista della storia. Egli crede che la storia sia una lotta tra classi e che la società si basi su una struttura economica caratterizzata dal conflitto tra classi. La sovrastruttura, che include il diritto, la politica e la morale, è determinata dalla struttura economica.

  7. Qual è il ruolo del comunismo nella visione di Marx?
  8. Marx ritiene che il comunismo sia la soluzione per superare i rapporti di conflitto e alienazione presenti nel sistema capitalistico. Il comunismo prevede l'abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione e l'autogoverno della classe operaia.

  9. Qual è il concetto di plusvalore secondo Marx?
  10. Il plusvalore è il valore aggiunto che la merce acquista nella fabbrica grazie al lavoro degli operai. Questo plusvalore coincide con il profitto del capitalista, mentre gli operai non ne beneficiano.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community