Concetti Chiave
- Hegel abbandona il suo percorso verso il sacerdozio per insegnare filosofia, iniziando come precettore e poi docente universitario, legato inizialmente a Schelling.
- Il pensiero di Hegel emerge dall'illuminismo e dal romanticismo, affermando che la realtà e la ragione coincidono, e che la filosofia rivela il passato e comprende l'assoluto attraverso un percorso consapevole.
- La dialettica di Hegel si basa sulla contraddizione come motore del pensiero, con la verità che emerge dal superamento di tesi, antitesi e sintesi, per cogliere l'unità nella molteplicità.
- La Fenomenologia dello Spirito descrive il cammino verso il sapere assoluto, dove l'assoluto si manifesta progressivamente e la coscienza umana ne prende consapevolezza attraverso vari stadi.
- Il rapporto tra padrone e servo simbolizza la dialettica della coscienza, con il servo che, attraverso il lavoro, acquisisce dignità e consapevolezza, sfidando il potere del padrone.
Indice
Infanzia e formazione
Nasce nel 1770 a Stoccarda.
Studia al Ginnasio→ conosce il greco e i classici.
Fa il seminario teologico di Tubinga.
Era un luterano, chi entra a far parte del seminario diventa un pastore.
Incontri e influenze
Conosce Schelling e Holderlin, uno scrittore tedesco. Erano entusiasmati per la rivoluzione francese che sembrava portare libertà.
Abbandona l’idea di voler diventare un pastore protestante, vuole insegnare filosofia. Fa il precettore, educa i figli dei ricchi.
Eredita i soldi del padre dopo la sua morte.
Carriera accademica
Scritti giovanili→ nel 1901 può iniziare la carriera da docente universitario di filosofia. E’ un libero docente, veniva pagato dagli studenti che frequentavano il corso. Molto amico di Schelling fino al 1807. A Jena pubblica la sua prima grande opera.
→ 1807: Fenomenologia dello spirito.
Nello stesso anno la Germania invase la Francia. Disse di Napoleone: “Ho visto lo spirito del mondo a cavallo.
Rompe l’amicizia con Schelling e va via da Jena. Va a Norimberga dove fa il preside del Ginnasio.
→ 1812-1816: La scienza della logica
Per chiara fama viene chiamato all’università di Heidelberg
→ 1817: Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio
Diventato famoso va all’università di Berlino
→ 1821: Lineamenti di filosofia del diritto
Filosofia e assoluto
Idea generatrice→ frutto dell'illuminismo e del romanticismo.
Illuminismo→ la totalità non è un sentimento, ma la ragione. Perfetta identità tra ragione e realtà. Non voleva ricostruire il tutto. Il tutto coincide con la ragione.
“Tutto ciò che è razionale è reale, tutto ciò che è reale è razionale”.
Romanticismo→ concepire la realtà come un tutto.
Non dobbiamo fermarci all’intelletto (separa), ma al finito (si coglie l’infinito).
Filosofia della riflessione→ osserva il finito senza ricondurlo ad un infinito; si limita all’intelletto, alla divisione dei singoli elementi finiti.
[Panlogismo→ tutto è ragione]
La realtà non è tutto ciò che accade, ma il senso profondo.
“La filosofia è come la nottola di Minerva che vola sul far della sera” (Minerva→ Dea saggezza)
Simbolismo→ la filosofia non è in grado di conoscere il futuro, ma rivela il passato.
Hegel cerca di cogliere le articolazioni dell’assoluto, non pretende di coglierlo come intuizione mistica.
Fichte→ assoluto→ orizzonte a cui si tende senza mai raggiungerlo
Schelling→ assoluto→ intuizione mistica
Hegel→ assoluto→ processo: riconoscere ogni tappa per comprendere alla fine l’intero percorso.
La concezione dell’assoluto va condotta a un cammino: l’essenza del cammino la capiremo alla fine, ma ci vuole la consapevolezza che noi siamo già dentro al cammino.
Speculazione→ come la ragione cogliere il tutto, andare oltre all’infinito.
L’assoluto si coglie attraverso le tappe che lo compongono.
Plotino: dal molteplice all’uno assoluto.
Secondo Hegel ciò è sbagliato perchè non si può ricondurre l’infinito ad un’unità assoluta.
Dialettica e contraddizione
Legge del movimento del nostro pensiero e della realtà→ pensiero=realtà
Il motore della dialettica è la contraddizione
Tutte le volte che pensiamo a un oggetto tendiamo a isolarlo. L’intelletto riflettete tende a conoscere l’oggetto senza porlo in relazione.
es. la mascherina implica la non mascherina.
Movimento: un oggetto implica sempre il suo opposto. pensiero
es. il concetto di vita implica il concetto di morte.
La verità è nel superamento della posizione astratta iniziale.
Il primo elemento è la tesi→ essere
il secondo l’antitesi→ nulla
Il terzo la sintesi→ divenire
La verità consiste nel divenire, cioè il passaggio dall’essere al nulla.
Il processo di negazione è aufhebung: togliere, conservare, superare
- iniziare → dì (luce)
- negazione→ notte
- negazione della negazione→ unione giorno e notte
Il vero e l'intelletto (infinito)
“Identità dell’identità e della non identità” → cogliere la totalità, l’unità, che è al tempo stesso una molteplicità (ce lo fa cogliere la ragione)
Pensiero astratto→ cogliere le relazioni che ci permettono di cogliere il tutto
Per raggiungere la verità dobbiamo affrontare la fatica del concetto, ovvero la fatica di ricostruire con la ragione tutti i passaggi attraverso cui colgo il dinamismo della realtà.
Tesi→ intelletto astratto→ l’intelletto pone un oggetto isolato dagli altri
Antitesi→ negativo razionale→ ragione, mette in relazione
Sintesi→ positivo razionale→ prodotto dalla ragione
Fenomenologia e autocoscienza
Una delle opere più celebri
Cammino dell’uomo verso il sapere assoluto, cammino fenomenologico.
Fenomenologia→ studio dei fenomeni
Come raggiungiamo l’assoluto/l’idea/lo spirito→ si manifesta progressivamente nelle diverse tappe che percorriamo. Aspetto processuale molto importante.
L’assoluto si fa, diviene.
Fenomenologia→ la conoscenza acquista progressivamente l’idea del TUTTO. Siamo una manifestazione dell’assoluto.
La filosofia fa comprendere in che modo la coscienza comune (modo in cui ci poniamo) prende consapevolezza fino ad arrivare all’assoluto.
Coscienza→ ciò che si rapporta a qualcosa
Conoscenza→ renderci conto che esistono oggetti esterni a noi con certezza sensibile, percezione, intelletto
Se c’è un desiderio c’è un movimento→ autocoscienza→ uomo!
Cerchiamo di appropriarci della realtà
La nostra realizzazione dipende dal rapporto con gli altri. Rapporto conflittuale. Competizione tra le autocoscienze→ aggressività di un uomo verso un altro
L’autocoscienza vuole essere riconosciuta dall’altro
l’io realizza nel noi e noi nell’io
Rapporto tra padrone e servo→ nell’antichità nasce dal rapporto delle autocoscienze.
Lotta per il riconoscimento→ sottomissione del perdente
[cammino verso il sapere assoluto]
Ciò che determina i ruoli è il rischio
Il padrone è dipendente dal lavoro del servo→ rapporto di dipendenza
Il servo acquisisce coscienza della sua dignità rispetto al padrone→ dialettica del padrone, prima parte fenomenologia dello spirito.
Nel suo periodo (700) la borghesia prende il potere→ si rovesciano i ruoli.
Superamento della condizione servile. Interiormente mi sento libero.
Coscienza infelice→ autocoscienza
Scissione tra se stesso e il desiderio
Domande da interrogazione
- Chi era Hegel e quale fu il suo percorso formativo?
- Qual è l'idea centrale del pensiero di Hegel?
- Come descrive Hegel il processo dialettico?
- Cosa rappresenta la "Fenomenologia dello spirito" secondo Hegel?
- Qual è il significato del rapporto tra padrone e servo nella filosofia di Hegel?
Hegel nacque nel 1770 a Stoccarda, studiò al Ginnasio dove apprese il greco e i classici, e frequentò il seminario teologico di Tubinga. Inizialmente voleva diventare pastore protestante, ma poi decise di insegnare filosofia.
L'idea centrale del pensiero di Hegel è che la realtà è un tutto razionale, e che la filosofia deve cogliere le articolazioni dell'assoluto attraverso un processo dialettico, riconoscendo ogni tappa per comprendere l'intero percorso.
Hegel descrive il processo dialettico come un movimento che parte da una tesi (essere), passa attraverso un'antitesi (nulla), e si risolve in una sintesi (divenire), dove la verità consiste nel superamento della posizione astratta iniziale.
La "Fenomenologia dello spirito" rappresenta il cammino dell'uomo verso il sapere assoluto, un processo fenomenologico in cui la conoscenza acquisisce progressivamente l'idea del tutto, manifestando l'assoluto attraverso diverse tappe.
Nella filosofia di Hegel, il rapporto tra padrone e servo illustra la dialettica del riconoscimento, dove il padrone dipende dal lavoro del servo, e il servo acquisisce coscienza della sua dignità, portando al superamento della condizione servile.