f.barberini97
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Concetti Chiave

  • Sigmund Freud distaccò la sua psicoanalisi dal positivismo, enfatizzando l'importanza dell'inconscio come elemento centrale della psiche, in contrasto con l'approccio somatico della medicina ottocentesca.
  • Freud sviluppò il metodo delle associazioni libere e il concetto di transfert per esplorare l'inconscio, considerando i sogni e gli atti mancati come manifestazioni significative delle dinamiche psichiche inconsce.
  • La scomposizione psicoanalitica della personalità di Freud comprende tre componenti: l'Es, l'Io e il Super-Io, ognuno con funzioni e dinamiche specifiche che interagiscono nell'equilibrio psichico.
  • Freud ridefinì la sessualità come un processo che inizia nell'infanzia e culmina nel complesso di Edipo, influenzando profondamente la formazione del Super-Io e la morale individuale.
  • Freud interpretò l'arte come una forma di sublimazione, un mezzo per esprimere desideri inconsci insoddisfatti, paragonando la creazione artistica al sogno e al gioco infantile.

Indice

  1. Sigmund Freud
  2. La realtà dell’inconscio
  3. La scomposizione psicoanalitica della personalità
  4. I sogni, gli atti mancati e i sintomi nevrotici
  5. Sessualità e complesso edipico
  6. Teoria psicoanalitica dell’arte
  7. Religione e civiltà

Sigmund Freud

Definirà il suo lavoro come terza ferita narcisistica dell’uomo occidentale. (La prima è la rivoluzione copernicana, la seconda è il darwinismo). L’io non è padrone di se stesso, ma conosco poco o nulla di ciò che avviene nel suo inconscio.
Si distacca dal positivismo perché parta dall’attacco dal positivismo e la sua medicina.
Nel 1885, grazie ad una borsa di studio si reca a Parigi, dove studia i fenomeni isterici  Condurrà una serie di ricerche sull’isteria.
Isteria: Diffusa nella Vienna di fine ‘800 (cultura maschilista, nella quale la visione delle donne era limitante, repressiva), esprime una forma di disagio psicologico tramite sintomi nevrotici  Non c’è genesi somatica.
Gli studi e la Psicoanalisi
Freud si distacca dalla medicina ottocentesca che, in un’ottica positivista e materialista, interpretava tutti i disturbi della personalità in chiave somatica.

Se ad un disturbo non era associata nessuna lesione organica, esso non esisteva.
Charcot e Breuer avevano sviluppato il metodo dell’ipnosi come inibitore dei sintomi e successivamente come mezzo per richiamare alla memoria momenti dimenticati.
Freud ne ricaverà il metodo catartico, ovvero provocare una scarica emotiva (ab-reazione) capace di liberare il malato.
Le cause della nevrosi sono da ricercarsi in un conflitto tra forze psichiche inconsce. I sintomi sono quindi psicogeni. Scoperta dell’inconscio, nascita della psicoanalisi.

La realtà dell’inconscio

Prima di Freud la psiche si indentificava con la coscienza. Ora l’inconscio rappresenta la realtà abissale primaria di cui il conscio è solo la manifestazione visibile (es. iceberg)
L’inconscio è divisibile in due zone:
• L’insieme di quei ricordi che possono divenire consci, il preconscio.
• Elementi psichici stabilmente inconsci, mantenuti tali da una forza specifica (rimozione), la zona del rimosso.
Freud elabora un nuovo metodo, quello delle associazioni libere: cercare di far abbandonare il malato al corso dei propri pensieri, tramite le catene associative che si creano tra le parole da lui pronunciate.
Il metodo presenta varie difficoltà che possono essere superate solo con lo sforzo del paziente.
Transfert (traslazione):
Fenomeno tipico della cura, trasferimento sul medico di stati d’animo ambivalenti (amore e odio) provati dal paziente durante l’infanzia nei confronti delle figure genitoriali.
Se positivo (sentimenti amorosi) si traduce in desiderio di approvazione e successo dell’analisi. Esso può però anche essere negativo.
Freud quindi si propone di decodificare le manifestazioni dell’inconscio quali i sogni, gli atti mancati e i sintomi nevrotici.

La scomposizione psicoanalitica della personalità

La psiche è un’unità complessa costituita da vari sistemi.
• La prima topica psicologica li distingue in tre: il conscio, il preconscio e l’inconscio.
• La seconda topica, a partire dal 1920 distingue tre istanze: l’Es, l’Io e il Super-Io.
La differenza tra le due è necessaria, poiché l’Io e il Super-Io non si indentificano nel conscio e preconscio.
“L’Es come insieme dei primordiali impulsi istintivi disorganizzati è tutto inconscio, ma nell’Io vi sono determinati processi con i quali esso reagisce all’azione dell’Es (es. Processo di Rimozione) che sono altrettanto inconsapevoli. A sua volta il Super-Io è per lo più conscio, ma in parte inconscio in quanto risulta da una trasformazione di un complesso edipico.”
L’Es, la forza impersonale e caotica, è la matrice originaria della nostra psiche. Esso obbedisce unicamente al principio del piacere. Esiste al di là delle forze spazio-temporali di Kant ed ignora le leggi della logica.
Il Super-Io, si definisce coscienza morale, è l’insieme di quelle proibizioni che sono state instillate nell’individuo nei primi di vita. Esso è il successore e rappresentante dei genitori.
L’Io è la parte organizzata della personalità, deve equilibrare con compromessi le pressioni che riceve dall’Es, dal Super-Io e dal mondo esterno.
Il tipo di rapporto tra Io e queste pressioni distingue la normalità dalla nevrosi, nella quale o le esigenze dell’Es sono eccessive o il Super-Io è troppo debole (viceversa il Super-Io troppo rigido provoca rimozioni). L’Io ha quindi comportamenti asociali e proibiti.

I sogni, gli atti mancati e i sintomi nevrotici

I sogni sono la via regia che porta alla conoscenza dell’inconscio, esso consiste nell’appagamento camuffato di un desiderio rimosso ed è diviso in:
• Contenuto manifesto: la scena onirica come viene vissuta.
• Contenuto latente: le tendenze che danno luogo alla scena onirica.
I sogni per l’appunto richiamano i desideri in forma indiretta, vengono “censurati”, perché considerati inaccettabili per il soggetto. Il contenuto manifesto dei sogni è la forma elaborata in cui si manifestano i desideri latenti. I sogni operano utilizzando la condensazione, lo spostamento ed i simboli.
Gli atti mancati (errori, lapsus linguae, incidenti banali, …) non sono da considerarsi fortuiti, poiché tutto ciò che accade nella nostra mente nulla avviene in modo fortuito, quindi questi microfenomeni hanno un significato ben preciso. Anche loro sono l’ennesima manifestazione camuffata dell’inconscio, un compromesso tra l’intenzione cosciente e i pensieri inconsci.
I sintomi nevrotici sono il punto d’incontro tra tendenze rimosse e forze che si oppongono al loro ingresso nel conscio. Tutti gli impulsi rimossi alla base di questi sintomi sono di natura sessuale.

Sessualità e complesso edipico

Fino a Freud la sessualità veniva intesa come un impulso tipico degli adulti, nato durante la pubertà. Egli rinnega questa teoria che non spiegherebbe la sessualità infantile, la sublimazione e la perversione (attività sessuale senza fine procreativo) ed arriva ad affermare che il bambino è un essere perverso e polimorfo.
Alla base della sessualità c’è quindi la libido (energia suscettibile di dirigersi verso mete più diverse ed in grado di investire gli oggetti disparati), localizzata in vari punti del corpo (zone erogene).
La sessualità si sviluppa in tre fasi:
• Fase orale; durante i primi mesi di vita, ha come zona erogena la bocca e l’attività del poppare.
• Fase anale; da un anno e mezzo fino a tre anni, collegata all’ano e alle funzioni escrementizie.
• Fase genitale; ha inizio dopo i tre anni, ha come zone erogene i genitali. Divisa in due sottofasi.
 Fase fallica; scoperta del pene, fonte di attrazione sia per il maschio che per la femmina (complesso di castrazione) e organo di eccitamento sessuale (il corrispettivo è la clitoride).
 Fase genitale in senso stretto; pulsioni sessuali sotto il primato delle zone genitali.
Da ciò ha origine il complesso di Edipo, un attaccamento libidico verso il genitore di sesso opposto in un atteggiamento ambivalente verso il genitore di egual sesso.
Al complesso di Edipo sono associate idee e ricordi con sentimenti intensi che vengono rapidamente rimossi dal bambino, ma è il complesso centrale di ogni nevrosi.
Il bambino si assoggetta con il tempo al genitore rivale e ne interiorizza i divieti da cui nasce il Super-Io e la morale.

Teoria psicoanalitica dell’arte

La produzione artistica è strettamente connessa alla produzione onirica. L’arte è una via per esprimere i desideri inconsci insoddisfatti. La creazione poetica è simile al gioco dei bambini, che creano un mondo immaginario per affrontare situazioni che non riescono a gestire direttamente.
Il soddisfacimento avviene attraverso la sublimazione, lo spostamento di una pulsione sessuale su oggetti e attività non sessuali. L’arte ne è quindi la forma più evidente e culturalmente importante, poiché acquista un significato universale.
L’uomo sogna ad occhi aperti, ma il sogno provoca senso di colpa, poiché deriva da pulsioni insoddisfatte di natura sessuale. L’artista riesce a tradurre queste pulsioni tramite la mediazione della formain espressioni socialmente accettabili.
L’arte è quindi una terapia analitica, utile anche allo spettatore, funge da specchio. Definita da Freud perturbante perché essa si percepisce come qualcosa di diverso, ma anche di prossimo, di “spaventoso e familiare” a un tempo.

Religione e civiltà

Le rappresentazioni religiose sono, per Freud, illusioni, appagamenti dei desideri più antichi dell’umanità (il bisogno di sentirsi protetti contro i pericoli della vita). Il Padre celeste è la proiezione psichica dei rapporti ambivalenti del padre terreno.
La civiltà ha invece un costo in termini libidici, ovvero devia la ricerca del piacere in prestazioni sociali e lavorative. Ciò genera un Super-Io collettivo, una serie di norme e divieti (non rispettarli porta all’angoscia morale).vFreud non è contro la civiltà, ma afferma che la sofferenza è componente strutturale della vita e l’uomo è una creatura dotata di un istinto aggressivo molto forte.
Lo stato civile è quindi il male minore rispetto ad un’umanità senza società. Lo stato ha il compito di ridurre al limite del possibile gli spazi di repressione e sofferenza.
Freud quindi divide le pulsioni in:
• Quelle che tendono a conservare ed unire, le pulsioni sessuali (Eros);
• Quelle che tendono a distruggere e uccidere, pulsioni distruttive (Thanatos).

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contributo principale di Sigmund Freud alla comprensione della psiche umana?
  2. Freud ha introdotto il concetto di inconscio, sostenendo che la psiche non si limita alla coscienza ma include una realtà abissale primaria. Ha sviluppato la psicoanalisi per esplorare i conflitti psichici inconsci che causano sintomi nevrotici.

  3. Come Freud descrive la struttura della personalità umana?
  4. Freud descrive la personalità come composta da tre istanze: l'Es, l'Io e il Super-Io. L'Es è la fonte degli impulsi istintivi, l'Io media tra le pressioni dell'Es, del Super-Io e del mondo esterno, mentre il Super-Io rappresenta la coscienza morale.

  5. Qual è il ruolo dei sogni secondo Freud?
  6. I sogni sono considerati la via regia per accedere all'inconscio, rappresentando l'appagamento camuffato di desideri rimossi. Essi operano attraverso meccanismi come la condensazione e lo spostamento per manifestare desideri latenti.

  7. In che modo Freud interpreta la sessualità e il complesso edipico?
  8. Freud sostiene che la sessualità inizia nell'infanzia e si sviluppa in fasi, culminando nel complesso di Edipo, un attaccamento libidico verso il genitore di sesso opposto. Questo complesso è centrale per la formazione del Super-Io e della morale.

  9. Qual è la visione di Freud sull'arte e la religione?
  10. Freud vede l'arte come un'espressione dei desideri inconsci insoddisfatti, simile alla produzione onirica, mentre considera le rappresentazioni religiose come illusioni che appagano desideri antichi. La civiltà impone un costo libidico, ma è necessaria per limitare la sofferenza e l'aggressività umana.

Domande e risposte

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