Concetti Chiave
- Friedrich Nietzsche, a prominent 19th-century philosopher, believed in his exceptional nature and authored works that became influential in the 20th century.
- He critiqued Western thought, emphasizing the tension between Apollonian order and Dionysian chaos, and argued for the synthesis in art, particularly Greek tragedy.
- Nietzsche's philosophy evolved through phases, notably criticizing religion and traditional morality with concepts like the "death of God" and the "Übermensch" (superman).
- In his later works, he dismissed metaphysical absolutes and championed perspectivism, asserting that truth is relative and subjective.
- His idea of the "eternal return" posited a cyclical view of time, urging individuals to embrace life fully and reject traditional moral constraints.
Indice
- L'influenza di Nietzsche nel Novecento
- Studi e legami personali
- Attività accademica e malattia
- Peregrinazioni e follia
- Interesse per Lou Andreas-Salomé
- Fortuna nel Novecento
- Critica del pensiero occidentale
- La nascita della tragedia
- Storia e critica della storia
- Illusione e scienza
- Metodo genealogico e critica dei valori
- La morte di Dio e nichilismo
- Superuomo e fedeltà alla Terra
- L'eterno ritorno dell'uguale
- Volontà di potenza e prospettivismo
L'influenza di Nietzsche nel Novecento
Uomo dell’Ottocento che diventa influente nel Novecento. Era consapevole della sua eccezionalità, ha scritto una biografia Ecce homo (“Io non sono uomo, io sono dinamite”).
Studi e legami personali
Studi: studiò teologia a Bonn , poi filologia a Lipsia, dove oltre a studiare gli scritti classici s’innamorò del mondo greco. Era legato a due persone in particolare: Schopenhauer (conosciuto tramite le letture e con cui condivide l’irrazionalismo) e Richard Wagner (amico stretto con cui poi litigherà) dove nella sua musica vide il recupero della vitalità interiore (pure Nietzsche era compositore).
Attività accademica e malattia
Attività accademica: ottenne la cattedra di filologia a Basilea (Svizzera) dove insegnò per dieci anni, poi però si ammalò e la perse per poi abbandonare completamente gli studi.
Peregrinazioni e follia
Peregrinazioni: Italia (Torino), Engadina (Svizzera dove vi è un lago, e proprio mentre passeggiava lì ebbe uno dei sui più grandi pensieri “Il ritorno eterno dell’uguale”).
1889: Torino, frequentò spesso lo stesso bar e un giorno mentre tornava a casa vide un vetturino che colpiva il cavallo con la frusta, Nietzsche andò dal cavallo e lo abbracciò. Tornato a casa aveva completamente perso il senno: biglietti della follia. Un amico lo portò via da Torino per mandarlo in Germania cosicché lo avrebbero aiutato la madre e la sorella Elisabeth Förster-Nietzsche.
1889-1900: la follia
Interesse per Lou Andreas-Salomé
Lui ebbe interesse per una donna di origine russa, Lou Andreas-Salomé, ma lei scelse l’amico. Nietzsche ebbe contatti anche con Freud.
Fortuna nel Novecento
Ebbe notorietà nel Novecento, “fortuna nel ‘900”: durante la prima guerra mondiale ogni soldato tedesco riceveva una sua opera. Hitler si presentò ad una celebrazione del filosofo organizzata dalla sorella. Questa era sposata con un antisemita, lei raccolse i frammenti scritti del fratello che non erano ancora stati pubblicati per unirli in una raccolta e renderli pubblici.
Paul Ricœur lo definì “maestro del sospetto” perché, come Marx e Freud, mette in dubbio certezze acquisite.
- Critica del pensiero occidentale (apollineo/ordine e dionisiaco/caos);
- Platone, carro alato, anima impulsiva e razionalità;
- Critica della morale e della religione “Dio è morte”;
- Superuomo, eterno ritorno dell’eguale, volontà di potenza;
- Prospettivismo, la verità è relativa “non esistono fatti, ma solo interpretazioni”.
Critica del pensiero occidentale
La nascita della tragedia
1872 “Nascita della tragedia dello spirito della musica, ovvero grecità e pessimismo”
L’arte greca è serenità → Winckelmann : arte greca, il mito della “serenità” (Partenone, armonia delle parti)
Nietzsche dice che le cose non stanno così
Apollineo. La Grecia di “Apollo” è serenità, armonia, perfezione, misura, forma, equilibrio = arti plastiche.
Dionisiaco. La Grecia di “Dioniso” (riscoperta da Nietzsche) è vita, istinto, violenza, barbarie, crudeltà, spontaneità, ebbrezza = musica e danza
L’individuo è annullato, emerge un fondo vitale misterioso, caotico, irrazionale (visto da Schopenhauer).
La tragedia di Eschilo e Sofocle dà forma estetica a questo sfondo irrazionale e trasforma in arte il mistero del dolore universale. Dalla sintesi di apollineo e dionisiaco nasce la tragedia:
- cerca di dare senso alla vita
- visione tragica dell’esistenza
Ad un certo punto l’apollineo ha represso il dionisiaco.
La tragedia di Euripide (in cui prevalgono i discorsi) e la ragione socratico-platonica (e poi il cristianesimo) vogliono “razionalizzare” “capire”, sopprimendo la vita: inizia la decadenza della civiltà occidentale. Quindi Socrate introdusse il logos (ricordiamo lui che ad Atene chiedeva alle gente il perché delle cose). Platone e Socrate, come anche il cristianesimo, contribuirono a mettere fine al dionisiaco.
La rinascita è possibile tramite un’arte che riacceda alla vita: la musica di Wagner (nuovo miracolo greco).
Storia e critica della storia
“4 considerazioni inattuali” sono quattro saggi, di cui analizziamo il secondo.
“Sulla utilità e il danno della storia per la vita” → capacità dell’uomo di vivere il presente senza riferimenti al passato o al futuro.
Contro allo storicismo (Hegel, la verità si rivela progressivamente nella storia). Nietzsche vede una limitazione nella storia. Vi sono 3 tipi di storia (in cui mette in evidenza l’utilità e il danno).
La pecora vive senza una dimensione storica e l’uomo si sente superiore da questo punto di vista. Ma allo stesso tempo prova invidia della felicità dell’animale. Vorrebbe essere come la pecora ma con la consapevolezza della storia. L’animale non risponde perché dimentica. L’uomo è invidioso anche del fatto che non può dimenticare e resta legato al passato → non viviamo l’attimo, perché è influenzato dal passato. (Collegamento con Leopardi “Il gregge”)
La dimensione storica è inevitabile, però occorre aver ben chiari i limiti e gli eccessi di questa.
Storia monumentale, strumento contro la rassegnazione. Prendiamo spunto da ciò che è accaduto nel passato per migliorare o essere capaci di fare ciò che si è fatto in passato (piramidi) per essere consapevoli di esserne capaci. Diventa un danno quando inibisce le nostre capacità . É inevitabile ma ci aiuta ad esaltare la nostra condizione di essere grandi (e non schiacciarsi).
Storia antiquaria, eccesso della storia. Lo sguardo verso le nostre radici, considera il nostro passato come tradizione importante. Il problema nasce quando lo ammiriamo non per noi ma per se stesso → collezionisti (musei). Così non vivo più la mia vita, divento solo il custode del museo.
Storia critica, critica al passato. Guardare con occhio critico il passato, diventa distruttivo quando critichiamo il passato per se stesso e quando ci limitiamo ad osservare le cose sbagliate ci inibisce dal fare cose nuove. Ad esempio il ciclista Bartali diceva “É tutto sbagliato, è tutto da rifare”, ma alla fine non fai più niente.
Bisogna non lasciarsi vincere dall’eccesso della storia, dal passato:
- non storico
- sovrastorico
Illusione e scienza
Egli era abbastanza illuso sul fatto che vi erano forme d’arte (come la musica) che permettevano di varcare i confini della storia.
Questa fase è chiamata così perché la scienza (come analisi critica e severa di ciò che si mostra illusorio) smaschera l’illusione.
Scrive molti testi in forma aforistica (un aforisma è una frase breve che esprime in poche parole una verità, un principio o un'osservazione).
Umano troppo umano.
Aurora.
La gaia scienza.
Idilli di Messina.
Ripudio dei maestri. Critica Wagner e Schopenhauer.
Scienza come critica della cultura.
Rinnovare la cultura tramite arte, religione e metafisica (= Wagner e Schopenhauer) è una illusione.
Wagner: la sua musica è diventata decadente, fa ritorno al cristianesimo
Schopenhauer: contro la noluntas - sì alla vita. La via di liberazione, ovvero negare la volontà di vivere → per Nietzsche bisogna fare il contrario, quindi dire di sì alla vita, non bisogna essere pessimisti ma accettare la vita.
Tale illusione è smascherata dalla “scienza” come critica a tali illusioni (vedi la dedica a Voltaire), come metodo per liberare l’uomo dagli inganni.
Nietzsche come “maestro del sospetto” (Ricoeur):
- verso la metafisica (contro finalità, moralità, trascendenza)
- verso la religione (illusione, narcosi, consolazione)
- verso l’arte (magia illusoria)
Metodo genealogico e critica dei valori
Metodo genealogico. Critica al riferimento dei valori religiosi.
Genealogia come “chimica delle idee e dei sentimenti” es. l’origine “ignobile” dei sentimenti “nobili”
I valori eterni sono in realtà creazioni umane (dal mio interesse di affermare me stesso)
Chi conduce questa battaglia è lo “spirito libero”, il “viandante”, questa fase è anche detta la “filosofia del mattino”, ove noi creiamo concetti che consideriamo eterni.
La vita è transitorietà, la vita è libero esperimento senza certezze, la morale e la metafisica sono infondate.
La morte di Dio e nichilismo
La morte di Dio. La gaia scienza, aforisma 125.
Egli mette in evidenza le negazioni dei nostri punti di riferimento.
Dio è
- simbolo dell’aldilà, del senso trascendente
- certezza nella salvezza ultraterrena
- certezza sul mondo come ordinato al bene
ciò implica
- negare la vita
- rivoltarsi contro questo mondo
- il mondo è in realtà assurdo
Se noi crediamo in Dio allora neghiamo la vita, ribellandoci alla nostra esistenza. “Dio è morto” significa che tutte le certezze a cui l’umanità ha sempre creduto vengono messe da parte, non si tratta di una eliminazione/liberazione immediata. Non a caso molti sostituiscono Dio con un idolo.
L’arte, la religione, la filosofia sono pietose bugie → Dio è morto → il senso di smarrimento → l’idolo
Non si può eliminare Dio e vivere come se nulla fosse: con Dio devono essere cancellati tutti gli assoluti (metafisici, morali, ecc.) = fedeltà alla terra. Accorgersi di questo porta uno smarrimento → nichilismo: pensare che non esista nessun valore, questo smarrimento porta ad esaltarsi nel nulla. Da nichilismo passivo (pessimismo) a nichilismo attivo (superuomo). L’unico in grado di farlo è il superuomo. Per questo Nietzsche afferma di essere anni avanti e agli occhi degli altri appare folle.
Superuomo e fedeltà alla Terra
Nietzsche ripercorre la storia della metafisica da Platone fino a se stesso. È un percorso a 6 tappe tramite le quali vuole dimostrare che la metafisica è una creazione dell'uomo ed è stata celebrata, ma ben presto ha cominciato a sfaldarsi fino alla distruzione completa.
1) Platone → mondo delle Idee attingibile dai filosofi, metafisica per eccellenza dell'Occidente. Ha calunniato questo mondo e ne ha inventato un altro da contrapporre a quello apparente in cui viviamo.
2) Cristianesimo → metafisica/platonismo per il popolo, semplificata. Mondo della trascendenza promesso ai pii e ai devoti. Solo se siamo filosofi riconosciamo che la realtà in cui viviamo è falsa, irraggiungibile. Ricordiamo che Nietzsche scrisse qualcosa contro il femminismo definendo la donna come debolezza.
3) Kant → mondo della trascendenza come postulato che accettiamo per fede morale. L'idea di Dio comincia a diventare pallida. Con la filosofia di Kant si pensa che il mondo vero non sia dimostrabile. Però posso essere certo moralmente, posso vivere come se Dio esistesse, come se l’anima mortale esistesse. Egli dice che la decadenza di pensare che l’esistenza del mondo reale è morale → viviamo nell’imperativo.
4) Spencer → affermiamo l’esistenza del noumeno kantiano anche se in realtà non esiste.
5) Spirito libero → (filosofia del mattino) il mondo della trascendenza che era definito come il vero mondo viene decostruito e smantellato, ci rimane il mondo apparente. Quello che Platone aveva identificato come il mondo vero ha finito per rivelarsi una favola. Inizia la mentalità scientifica che sostiene che il mondo, Dio e l’anima non esistono. Sono solo un insieme di illusioni che vanno eliminati
6) Superuomo → il mondo che ci è rimasto non è più quello apparente ma è il nuovo mondo vero, perché quello precedente è stato smantellato. Se abbiamo tolto il mondo vero (realtà trascendente, come Dio che è la somma di tutto ciò che ha valore esterno) abbiamo tolto anche la copia. Non basta negare l’esistenza di Dio, bisogna negare anche tutte le cose che possono essere un punto di riferimento.
Nichilismo: non esistono valori assoluti; o si è pessimisti o si accetta la vita con entusiasmo (l’unico a riuscirci è il superuomo).
1882 Zarathustra (Zoroastro) è un profeta iraniano che darà origine al Mazdeismo. È il superuomo che sarà in grado di essere fedele alla Terra. Dopo aver vissuto anni nella foresta, scende e annuncia il superuomo. Nietzsche sceglie lui perché così lo può contrapporre a Dio, al cristianesimo. È colui che riesce a vivere senza Dio e senza una sua rappresentazione (in tedesco oltreuomo: Übermensch). Il superuomo non ha capacità eccezionali (D’Annunzio prese solo spunto dalla sua filosofia) ed è una novità antropologica.
Il superuomo guarderà l’uomo come un ghigno o una vergogna dolorosa (scimmia).
Il superuomo è colui che:
- è in grado di essere fedele alla terra, di non coltivare l’idea di valori assoluti
- è capace di porsi nella prospettiva dell’eterno ritorno dell’eguale, il tempo è circolare
- volontà di potenze, contrapposto alla volontà di vivere che spesso è una sconfitta
Egli progettava la stesura della volontà di potenze, che venne pubblicato dalla sorella dopo la sua morte.
Fedeltà alla Terra: bisogna non cercare rifugio nell’assoluto, nell’eterno; bisogna accettare la vita così com’è, senza progetti. Il corpo non è la prigione dell’anima, è il modo concreto di esistere sulla Terra.
L'eterno ritorno dell'uguale
Il più abissale dei miei pensieri: l’eterno ritorno dell’uguale.
Ne parla nella gaia scienza, serie di Aforismi (“Il peso più grande”), questa idea viene espressa anche qui, con la visione circolare del tempo. La storia non è lineare. Lo stoicismo diceva che il mondo è un eterno ritorno dell’uguale, serpente che morde la coda. Nietzsche lo interpreta positivamente, di fronte all’idea dell’eterno (serpente) possiamo restare attoniti oppure mordere quel serpente e staccargli la testa, ridendo a squarciagola (superuomo).
Vivere l’eterno ritorno significa identificare la pienezza della vita nel tempo.
Delle tre metamorfosi:
Cammello, vita intesa come sacrificio, colui che porta il peso (Kant). “Tu devi”
Leone, colui che si scuote di dosso il peso, non riconosce la vita precedente. “Io voglio”
Fanciullo, superuomo, nuovo inizio via il passato.
Volontà di potenza e prospettivismo
La volontà di potenza. Non è la volontà di vivere di Schopenhauer, ma la potenza di vincere intera, come la potenza del superuomo di esaltarsi nell’attimo → capacità di affermare se stessi. Non è per tutti. Lui è molto critico verso la democrazia o il socialismo → solo il superuomo può esprimere i suoi ideali.
“Occorre sostituire la morale del gregge con quella degli uomini”
Prospettivismo, non esistono fatti (verità assolute) ma solo interpretazioni (la verità dipende dalla prospettiva in cui ti poni).
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza di Friedrich Nietzsche nel contesto storico e filosofico?
- Quali sono i principali temi trattati da Nietzsche nelle sue opere?
- Come Nietzsche vede la storia e il suo impatto sull'uomo?
- Cosa intende Nietzsche con l'espressione "Dio è morto"?
- Chi è il superuomo secondo Nietzsche e quale ruolo svolge?
Nietzsche è un pensatore dell'Ottocento che ha avuto un'influenza significativa nel Novecento. Era consapevole della sua eccezionalità e ha scritto opere che hanno messo in discussione le certezze acquisite, guadagnando notorietà soprattutto durante la prima guerra mondiale.
Nietzsche ha esplorato temi come la critica del pensiero occidentale, la dicotomia apollineo/dionisiaco, la critica della morale e della religione, il concetto di superuomo, l'eterno ritorno dell'uguale, la volontà di potenza e il prospettivismo.
Nietzsche critica lo storicismo e identifica tre tipi di storia: monumentale, antiquaria e critica. Egli sostiene che l'eccesso di storia può inibire la capacità di vivere il presente e che l'uomo dovrebbe superare l'influenza del passato per vivere pienamente.
Con "Dio è morto", Nietzsche intende che le certezze e i valori assoluti su cui l'umanità ha sempre fatto affidamento sono stati messi in discussione. Questo porta a un senso di smarrimento e al nichilismo, che può essere superato solo dal superuomo.
Il superuomo è colui che è in grado di vivere senza valori assoluti, fedele alla Terra, e di accettare la vita così com'è. Egli rappresenta una novità antropologica e ha la capacità di affermare se stesso attraverso la volontà di potenza, superando il nichilismo.