Mongo95
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Concetti Chiave

  • Epicuro rappresenta la separazione tra uomo e cittadino, rifiutando la politica come parte essenziale dell'esistenza umana.
  • Socrate incarnava l'unione tra uomo e cittadino, un ideale che portò fino al sacrificio della sua vita.
  • Aristotele enfatizzava il primato dell'uomo contemplativo, contribuendo al declino dell'importanza del vivere politico.
  • Epicuro promuoveva il ritiro dalla politica, preferendo una vita di amicizia e riflessione filosofica lontano dai turbamenti politici.
  • Platone riconosceva l'impossibilità di una città "giusta", portando alla consapevolezza che la politica non conduce alla felicità individuale.

Indice

  1. Epicuro e la separazione tra uomo e cittadino
  2. Il declino del vivere politico
  3. Il fallimento politico di Platone

Epicuro e la separazione tra uomo e cittadino

Con Epicuro e il suo rifiuto della dimensione politica come componente dell'esistenza dell'essere umano, si è pienamente compiuta la progressiva separazione tra uomo e cittadino, considerata come eresia nel contesto greco. In precedenza invece era diverso, quando in Socrate vi è la perfetta coincidenza, fino al punto anche di pagarla con la vita. Processo che in Aristotele è enfatizzato con il primato attribuito all’uomo contemplativo.

Il declino del vivere politico

Ciò si completa in Epicuro, segnando il decisivo punto di arrivo del declino del vivere politico, diagnosticato come regno di passioni, turbamenti e dolore. Non serve tratteggiare modelli ideali alternativi come fa Platone, neppure riconoscere l’egemonia della teoresi sulla prassi come fa Aristotele, ma ciò che occorre fare è solamente ritirarsi, con amici, per condividere gioie della vita e riflessioni filosofiche.

Il fallimento politico di Platone

Il fallimento politico di Platone, con la consapevolezza piena che sia impossibile per i filosofi salire al potere, la città “giusta” che è destinata a rimanere una chimera. Quindi abbandonare questa vita, ritagliarsi il proprio spazio nel giardino e vivere con i prescelti della filosofia. Fuga che si configura come una presa di coscienza che la politica non ha nulla a che fare con la felicità dell’individuo, ma anzi con la situazione dolorosa.

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