Concetti Chiave
- L'Epicureismo, fondato da Epicuro, è una delle principali correnti filosofiche dell'età ellenistica, centrata sulla ricerca della felicità e sull'apertura a tutti, inclusi uomini e donne, liberi e schiavi.
- La teoria del tetrafarmaco di Epicuro propone quattro verità fondamentali per curare le paure umane: non temere gli dei, non temere la morte, il bene è facile da procurarsi e il dolore è temporaneo.
- L'etica epicurea si concentra sul piacere inteso come assenza di dolore (aponia) e turbamento (atarassia), privilegiando i piaceri naturali e necessari per raggiungere la felicità.
- Epicuro valorizza l'autosufficienza e l'amicizia, suggerendo il distacco dalla vita politica per evitare affanni, ma senza rifiutare la società o lo stato, che sono necessari per la pace e l'ordine.
- La filosofia epicurea include l'atomismo, che si oppone alla metafisica platonica e aristotelica, e una teoria della conoscenza basata sulla sensibilità, dove le sensazioni sono considerate vere e fondamentali per la comprensione della realtà.
L’Epicureismo viene considerato uno dei più importanti indirizzi filosofici dell’età ellenistica, fu fondato da un filosofo greco, Epicuro.
Epicuro: Su di Epicuro abbiamo pochissime testimonianze scritte dirette, ma molte testimonianze indirette, basta pensare nel mondo latino a Lucrezio e al suo poema De Rerum Natura.
Dopo aver a lungo viaggiato, Epicuro andò ad Atene dove acquisto una casa con il celebre “Giardino di Epicureo”, dove visse e insegnò aprendo le porte a tutti, dotti e ignoranti, uomini e donne, liberi e schiavi, in una comunità di vita basata sulla ricerca della felicità.
Indice
La teoria del tetrafarmaco
Secondo Epicuro le malattie fondamentali dell’uomo sono le paure, quindi bisogna trovare un farmaco per curare le paure della morte, degli dei, del dolore, della sofferenza e raggiungere la felicità e queste malattie vengono curate con la teoria del tetrafarmaco, che comprende quattro verità da tenere sempre presenti in quanto capaci di allontanare le principali paure cui l’uomo è sempre stato soggetto:
1.
Gli dei non sono da temere in quanto per loro natura non si interessano delle vicende umane;
2. Non si deve temere la morte poiché quando c’è lei non ci siamo noi;
3. Il bene è facile da procurarsi;
4. Il male è facile a tollerarsi poiché il dolore è una condizione provvisoria e di breve durata.
Il piacere e la felicità
Tutta la riflessione metafisica e gnoseologica di Epicuro ha come centro l’etica che consiste nella ricerca del piacere. Il piacere da ricercare e da raggiungere è essenzialmente assenza di dolore (aponia) e assenza di turbamento (atarassia). Il piacere è per Epicuro il fine cui tende naturalmente l’uomo. I piaceri possono essere:
* naturali
* non naturali
* necessari
* non necessari
Si devono evitare quelli non naturali e, tra quelli naturali, vanno cercati solo quelli necessari: questi infatti sono catastematico, cioè stabili e tranquilli, senza dolore ne turbamento. Nel piacere catastematico consiste, quindi, la felicità.
Il saggio e la comunità
Il saggio disciplina i desideri e i bisogni seguendo la natura:non è quindi in balìa di desideri e aspirazioni che possono turbarlo. Non si affida alla fortuna, ma ripone in se stesso e non in altro la causa degli avvenimenti che lo riguardano. Il saggio afferma, in entrambi i modi, la propria libertà dimostrando di essere padrone di se stesso e di bastare a se stesso. Ciò non vuol dire che il saggio debba vivere isolato, sdegnando ogni rapporto con gli altri uomini. Solo nelle loro piccole comunità filosofiche i saggi possono realizzare e coltivare amicizia, che costituisce il vero, autentico legame umano, che è insieme, condivisione di studio e riflessione, ma anche concordia, aiuto e reciproco sostegno.
Il distacco dalla politica
Epicuro suggerisce il distacco dalla vita politica, perché portatrice di affanni, consiglia infatti a tal proposito il “vivi nascosto”, ma non il rifiuto della società e dello Stato. Di una società e di uno stato, infatti, l’uomo ha bisogno anche se non è affatto un “animale politico”.
Lo stato nasce solo sulla base dell’utile reciproco, quindi per la necessità di porre fine all’insicurezza e al bisogno in cui gli individui si trovavano prima. Quanto al saggio, solo se lo Stato riesce a garantire la pace e l’ordine politico e sociale egli può realizzare in tranquillità il modello di vita che la dottrina epicurea propone.
Fisica e atomismo
Alla riflessione e alle ricerca morale sono subordinate le altre due componenti della filosofia di Epicuro:
* una fisica che riprende e sviluppa l’atomismo di Democrito
* una teoria della conoscenza fondata sulla sensibilità.
Atomismo e il clinamen: L’atomismo meglio di altre concezioni del mondo aiuta a vivere liberi dalle paure degli dei e dell’aldilà.
Epicuro si oppone quindi alla metafisica platonica e aristotelica, di cui respinge in particolare tre assunti:
* l’esistenza di una realtà soprasensibile (tutto è costituito da atomi = tutto è materia)
* la svalutazione della materia
* la concezione finalistica, cioè l’idea che la natura sia regolata da un ordine provvidenziale (sostituita dalle teoria dle cliname).
Per Epicuro, tutto è atomo e composto di atomi.
“Nulla nasce dal nulla”, quindi l’universo è sempre stato.
Gli atomi sono indivisibili e si muovono nel vuoto, essi non potrebbero muoversi se il vuoto non esistesse; ma, poiché il movimento esiste, deve esistere anche il vuoto, inteso come spazio di movimento degli atomi e non come "nulla".
Infiniti mondi incessantemente si formano, mediante aggregazioni atomiche, e successivamente si scompongono.
E poiché anche il cielo e gli astri sono composti di atomi, è del tutto errato pensare (come aveva fatto Aristotele) che il mondo celeste sia totalmente diverso da quello terrestre e che abbia natura divina.
Epicuro corregge la teoria di Democrito su due punti:
* Gli atomi sono caratterizzati dal peso: è il peso a determinare il loro moto verso il basso
* Le aggregazioni atomiche si possono realizzare solo grazie a una devinazione casuale degli atomi detta clinamen, cioè a una deviazione degli atomi rispetto al loro moto rettilineo, che produce gli urti tra gli atomi stessi e poi la loro aggregazione
Teoria della conoscenza
Anche la teoria della conoscenza, e cioè la ricerca del canone, insieme delle regole per una buona conoscenza, conferma la possibilità di liberare l’uomo dalle paure, liberandolo anzitutto dalle conoscenze infondate e dalle false opinioni.
Per Epicuro la conoscenza è basata sui sensi. Egli sostiene (al contrario di Socrate, Platone e Aristotele) il primato del senso sull’intelletto: le sensazioni rispecchiano la realtà, se sono la rappresentazione evidente e sono quindi di per sé vere. Nemmeno il ragionamento può confutarle, poiché dipende esso stesso dalle sensazioni.
In seguito a ripetute sensazioni, e cioè attraverso la memoria di ciò che più volte è percepito, si determina a noi lo “schema generale” di una determinata realtà, un anticipazione (prolessi).
Tale schema permette all’individuo di anticipare i caratteri di quella realtà senza che essa sia direttamente percepita. Tali anticipazioni sono, pertanto, alla base di ogni attività razionale e del linguaggio.
Epicuro, infine, ritiene che anche i sentimenti costituiscano un criterio di verità. In particolare, i sentimenti di piacere e dolore ci permettono di capire quali cose siano da cercare, in quanto portatrici di piacere, e quali da evitare.
Domande da interrogazione
- Chi era Epicuro e quale fu il suo contributo principale alla filosofia?
- Quali sono le quattro verità del tetrafarmaco di Epicuro?
- Come definisce Epicuro il piacere e quali tipi di piaceri distingue?
- Qual è il ruolo dell'amicizia nella filosofia epicurea?
- Come si differenzia l'atomismo di Epicuro da quello di Democrito?
Epicuro era un filosofo greco che fondò l'Epicureismo, un importante indirizzo filosofico dell'età ellenistica. Il suo contributo principale fu la teoria del tetrafarmaco per curare le paure umane e la ricerca del piacere come assenza di dolore e turbamento.
Le quattro verità del tetrafarmaco sono: 1) Gli dei non devono essere temuti; 2) La morte non deve essere temuta; 3) Il bene è facile da procurarsi; 4) Il male è facile da tollerare poiché il dolore è temporaneo.
Epicuro definisce il piacere come assenza di dolore (aponia) e turbamento (atarassia). Distingue i piaceri in naturali e non naturali, necessari e non necessari, consigliando di cercare solo i piaceri naturali e necessari.
Nella filosofia epicurea, l'amicizia è fondamentale e costituisce il vero legame umano. È una condivisione di studio, riflessione, concordia, aiuto e reciproco sostegno, realizzabile nelle piccole comunità filosofiche.
Epicuro differenzia l'atomismo di Democrito introducendo il concetto di clinamen, una deviazione casuale degli atomi che permette le aggregazioni atomiche. Inoltre, attribuisce agli atomi il peso come determinante del loro movimento.