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Concetti Chiave

  • La cultura ellenistica si diffonde su un vasto territorio, mescolando la cultura greca con altre, sviluppando individualismo e cosmopolitismo.
  • L'epicureismo, fondato da Epicuro, enfatizza il raggiungimento della felicità tramite l'equilibrio e introduce il concetto di libertà attraverso il clinamen, una deviazione imprevedibile degli atomi.
  • Lo stoicismo, influenzato dal cinismo, promuove un materialismo panteistico dove la virtù è vivere secondo ragione e natura, accettando il destino come parte dell'ordine naturale.
  • Il cinismo, rappresentato da figure come Diogene, sostiene l'autosufficienza e il rifiuto dei beni materiali e delle convenzioni sociali, cercando la verità attraverso l'autarchia.
  • Lo scetticismo si concentra sulla ricerca e la sospensione del giudizio, rifiutando di credere a dottrine assolute e mettendo in discussione il senso come realtà definitiva.

1)Cultura ellenistica

Indice

  1. Cultura ellenistica
  2. Epicureismo e la ricerca della felicità
  3. Stoicismo e cinismo
  4. Differenze tra le filosofie
  5. Eclettismo e scetticismo
  6. Neoplatonismo e la crisi romana

Cultura ellenistica

Comprende il periodo storico che va dalla morte di Alessandro(323 a.C.) alla conquista dell’Egitto da parte di Roma (30 a.C.). Questa cultura si afferma su un vastissimo territorio, tra cui Grecia, Mesopotamia e India.

 Si crea una koinè = mescolanza tra varie culture, quella greca con quelle di altre città.

 Si sviluppano due caratteri principali:

- Individualismo: l’uomo greco non è più visto come cittadino, ma come suddito. Perde la dimensione politica in un mondo ampio che può conoscere, ma che non ha più riferimento.

- Cosmopolitismo: ognuno è cittadino del mondo

Alla morte di Alessandro c’è una guerra fra i generali (diadochi) che formano propri regni.

● Si affermano la figura dello Studioso = colui che si specializza in un campo, ma non deve studiare tutto, e quella dello Schiavo = strumento parlante.

● Anche grazie alla presenza di un museo è possibile il confronto con gli altri, ma gli scienziati in campo politico non riescono a far valere il proprio pensiero a causa della gerarchia.

● Il filosofo non si preoccupa più della scienza, ma della GNOSEOLOGIA in generale, dell’uomo e del tema della felicità.

● Scuole più importanti: epicureismo, cinismo, scetticismo,eclettismo, stoicismo.

2) Epicureismo

Epicureismo e la ricerca della felicità

Motto di Epicuro: “Vivi nascosto” -> riporta alla sua dottrina di individualismo; il singolo individuo non troverà mai equilibrio in un mondo così spaesato.

Il fine della sua filosofia è universale ed è la felicità raggiungibile tramite l’equilibrio.

Fisica: Epicuro si rifà a Democrito; anch’essa è materialista e ci sono atomi che si muovono nel vuoto.

Epicuro introduce una novità: aggiunge il peso e un meccanismo in cui gli atomi cambiano improvvisamente traiettoria (Clinamen).

Determinismo di Democrito: sottoposto a regole, a un criterio di necessità. Non c’è cambiamento.

Epicuro inserisce il Clinamen come elemento di imprevedibilità. Non ‘è solo ciò che è destinato a essere così per sempre. Ha un valore etico perché introduce il concetto di libertà.

Etica: afferma una visione edonistica del piacere: intende il piacere come assenza di dolore fisico (aponia) e assenza di dolore dell’anima (atarassia).

E’ necessario compiere una sorta di calcolo dei piaceri scegliendo quali assecondare e quali no (una cosa mi piace, ma dopo può portare a una conseguenza negativa o viceversa).

● Piaceri naturali e necessari (mangiare, bere, dormire)

● Piaceri naturali, ma non necessari (pane e formaggio o caviale)

● Piaceri né naturali né necessari (tablet, I - pad) : non siamo mai soddisfatti, portano a una bramosia smodata.

Per essere felici bisogna fermarsi ai piaceri naturali e necessari che ci portano all’equilibrio.

 Piacere in quiete (catastematico): nasce dall’equilibrio

 Piacere in movimento: relativo al momento ed effimero

Quadrifarmaco: comprende le paure comuni con radice esistenziale.

1° paura: per gli dei; non dobbiamo temerli perché non si interessano a noi.

2° paura: morte; Epicuro afferma che quando c’è la morte lui non ci sarà.

3° paura: dolore :

Dolore molto forte -> Breve, si muore o si perdono i sensi

Dolore sopportabile -> si protrae

4° paura: felicità; può essere raggiunta da tutti se si mette da parte la brama di successo.

Canonica: Indica il processo conoscitivo (gnoseologia) che avviene tramite i sensi. La sensazione non inganna, noi erriamo se diamo giudizi avventati.

Gli atomi si muovono nello spazio lasciando scie (effluvi) che ci permettono di stabilire un’impronta nella memoria che si rafforza attraverso esperienze simili.

Nella nostra mente ci sono anticipazioni o prolessi = concetti come riflessi di esperienze accumulate.

3) Stoicismo e cinismo

Stoicismo e cinismo

Prende il nome dalla scuola fondata intorno al 300 a.C. da Zenone di Cizio ad Atene; il termine prende il dome da Stoà Poikile (portico dipinto dove gli storici facevano filosofia).

Lo stoicismo è molto influenzato da un’altra scuola, quella del cinismo; infatti Zenone era stato allievo dei cinici, che costituivano una scuola socratica minore.

Il cinismo nasce da Diogene il Cane, chiamato così perché viveva come un cane e chiedeva elemosina; egli credeva che ognuno bastava a se stesso si nutriva della bellezza della natura.

Si dice che un giorno Alessandro si era avvicinato a lui per chiedere cosa potesse fare e che lui gli rispose “ Devi spostarti perché mi togli il sole” -> Diogene era contrario al successo e cercava l’uomo in se; rappresenta il tipo di vita per cui ognuno basta a se stesso dove si parte dall’autarchia per raggiungere la verità. Questa porta all’apatia, ossia assenza di passioni.

Parlando di Stoicismo..

Fisica: la natura è tutta corporea, non c’è un aspetto spirituale -> Materialismo come anche Democrito ed Epicuro.

Gli stoici si rifanno al testo di Platone “il Sofista” dove si afferma che solo il corpo agisce e può subire l’azione.

La fisica è costituita da un ordine perfetto, immutabile ed eterno.

Dio è PRINCIPIO ATTIVO, cioè:

- Logos (ragione); agisce per tutti nello stesso modo -> Cosmopolitismo = ognuno trova il bene in ogni luogo

- Non un Dio in persona, ma un Dio che è tutta la natura -> Panteismo

-Pneuma (= soffio vitale) -> Ilozoismo (= la materia è viva)

- Ragione seminale: Dio è formato da semi; ha dentro di se una sorta di ordine perfetto e coerente come l’Apèiron.

- Destino, provvidenza: ordine perfetto della natura; ciclo perfetto che quando finisce si ripete allo stesso modo.

Saggio: colui che coglie il senso della realtà e della natura riconoscendo il principio attivo che regge la natura. Comprende il suo destino e lo accetta. Vuole raggiungere l’apatia.

Ottimismo metafisico: ogni evento rientra nella ragione del mondo, anche il male serve a preparare il bene

Etica: Il dovere viene secondo ragione e secondo natura in un accordo normale che porta alla virtù.

Mentre gli animali vivono secondo istinto, noi dobbiamo cercare un accordo tra istinto e ragione.

L’assenza di virtù porta al vizio che a sua volta porta alla follia; chi non è saggio è folle.

Libertà: assenza di condizionamento esterno; è Autodeterminazione. Non c’è libero arbitrio, ma consiste nello scegliere autonomamente di vivere secondo virtù.

Suicidio: può essere giusto e avviene quando non si è in grado di portare avanti la condizione per cui si è nati.

Le donne e gli schiavi non sono ben considerati; sono esclusi dalle scuole

Logica :consiste in discorsi continui (retorica) e in discorsi domanda e risposta (dialettica).

Gli stoici stabiliscono la differenza tra COSA (penna) – SIGNIFICATO (parola) – SIGNIFICANTE (concetto, immagine) mentale).

E’ detta anche proposizionale, perché è basata su proposizioni legate tra loro da connettivi ipotetici. Questa logica non vuole scoprire qualcosa di nuovo, ma vuole vedere come questi connettivi possono congiungersi e disgiungersi, ha più a che fare con la grammatica e la semantica, vuole capire il ruolo dei connettivi.

Da’ vita ad una nuova modalità, che non è basta sulla connessione tra i termini (come Aristotele), ma tra le proposizioni.

3) Differenze tra Epicureismo, Cinismo e Stoicismo

Differenze tra le filosofie

● Le virtù possono essere tante, ma tutte fanno riferimento al principio del dolore.

- Per gli stoici tra le scelte indifferenti ci sono:

1) Ricchezza (contrariamente ai cinici e agli epicurei) che può essere usata in modo positivo purché essa non porti ad un attaccamento ai beni

2) La cultura : per gli stoici è la scienza per raggiungere il logos a differenza dei cinici e in parte degli epicurei che sono anticulturali

Gnoseologia:

Rappresentazioni -> sensazioni -> mano aperta

Assenza -> giudizio o atto con cui si dice si alle impressioni -> mano contratta

Rappresentazione catalettica -> concetto -> mano chiusa a pugno

Scienza -> il possesso del sapere -> le due mani strette l’una sull’altra

4)Eclettismo

Eclettismo e scetticismo

Vengono scelti aspetti della vita greca e vengono messi insieme. Cicerone è il più importante perché ha tratto gli aspetti fondamentali, adattandoli alla cultura latina.

5)Scetticismo

Nasce da scepsi, che significa ricerca. Dalla ricerca si arriva al rifiuto di credere.

C’è l’attenzione per le dottrine conosciute, ma, non essendo nessuna un punto di riferimento per gli scettici, loro pongono il problema del senso come realtà assoluta a partire da un problema,da una sospensione del giudizio. Quindi loro non è che credono a niente, ma si preoccupano

6) Neoplatonismo

Neoplatonismo e la crisi romana

Nasce in Egitto nel III secolo d.C. dal fondatore Ammonio Sacca che fonda una scuola ad Alessandria d’Egitto.

In questo periodo inizia una fase di anarchia militare e di crisi dei valori romani; i romani si aprono alle culture orientali.

Il più importante rappresentante è Plotino (202 a Licopoli -270 d.C. in Campania) che unisce bisogno di razionalità e di misticismo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il periodo storico della cultura ellenistica e quali sono le sue caratteristiche principali?
  2. La cultura ellenistica si estende dalla morte di Alessandro Magno nel 323 a.C. fino alla conquista dell'Egitto da parte di Roma nel 30 a.C. Le sue caratteristiche principali includono l'individualismo, dove l'uomo greco è visto come suddito piuttosto che cittadino, e il cosmopolitismo, dove ognuno è cittadino del mondo.

  3. Qual è il concetto centrale dell'epicureismo e come si raggiunge la felicità secondo questa filosofia?
  4. Il concetto centrale dell'epicureismo è l'individualismo e la ricerca della felicità attraverso l'equilibrio. La felicità si raggiunge tramite il piacere, inteso come assenza di dolore fisico (aponia) e dell'anima (atarassia), e attraverso un calcolo dei piaceri per scegliere quali assecondare.

  5. Come lo stoicismo interpreta la natura e qual è il ruolo del saggio in questa filosofia?
  6. Lo stoicismo vede la natura come corporea e materialista, con un ordine perfetto e immutabile. Il saggio è colui che comprende il principio attivo che regge la natura, accetta il suo destino e cerca di raggiungere l'apatia, ossia l'assenza di passioni.

  7. Quali sono le differenze principali tra epicureismo, cinismo e stoicismo?
  8. Le differenze principali includono l'approccio alla ricchezza e alla cultura. Gli stoici vedono la ricchezza come indifferente ma potenzialmente positiva, mentre i cinici e gli epicurei la evitano. Gli stoici valorizzano la cultura come mezzo per raggiungere il logos, a differenza dei cinici e in parte degli epicurei che sono anticulturali.

  9. Qual è l'approccio dello scetticismo verso le dottrine conosciute e la conoscenza?
  10. Lo scetticismo si basa sulla ricerca e sul rifiuto di credere ciecamente a una dottrina. Gli scettici pongono il problema del senso come realtà assoluta e sospendono il giudizio, non credendo a niente in modo definitivo ma mantenendo un atteggiamento di continua ricerca.

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