
Esami di terza media al via. Il grande giorno, quello atteso da tantissimi adolescenti con preoccupazione ma anche con speranza, è finalmente arrivato. Il 12 giugno, infatti, è la data indicata da 9 studenti su 10 come inizio ufficiale delle prove di valutazione finali per le scuole secondarie inferiori.
Ma cosa devono attendersi i ragazzi da questo appuntamento? Niente di così preoccupante, basta un po’ d’impegno e tutto dovrebbe andare in scioltezza. Almeno così dice il dossier del ministero dell’Istruzione che analizza i risultati di scrutini ed esami dello scorso anno. Un messaggio appare chiaro: tutti promossi. Alla fine delle prove, il 99,8% degli studenti è stato tranquillamente ‘licenziato’ (in Umbria e Valle d’Aosta si arriva al 100%). Calcolando poi che ad essere ammesso all’esame era il 97,6% dei ragazzi di terza media, vuol dire che veramente in pochi non ce l’hanno fatta.
Esami terza media, per 1 su 10 c'è il massimo dei voti
Tra l’altro, se entriamo nel dettaglio e guardiamo alla distribuzione dei voti, il rendimento è decisamente buono: quasi 1 studente su 10 è riuscito ad ottenere il massimo; il 5,8% dei promossi arrivando ad un bel dieci, il 3,5% raggiugendo addirittura la lode. E un altro 16,8% ha preso un gratificante nove. Il 22,7% ha strappato alla commissione otto, mentre il 27,1% si è fermato a sette. Solo un quarto degli idonei ha ottenuto una sufficienza risicata: a prendere sei è stato il 24,1% del totale. Numeri positivi che, tra l’altro, negli anni stanno osservando un trend di crescita costante, sia in termini generali che nei singoli voti: nelle ultime tre sessioni d’esame calano i sei e i sette e aumentano i voti dall’otto al dieci.
La prova più temuta? L’orale. Ma la più difficile è l’Invalsi
Ma come si compone il voto finale? Quali sono, a conti fatti, le prove più toste. Partiamo col dire che le sensazioni della vigilia, quelle degli studenti, potrebbero non essere mai confermate. Pochi giorni fa, ad esempio, una web survey di Skuola.net ha chiesto ai ragazzi che dovranno affrontate gli esami quest’anno quali prove temono di più. Un terzo di loro (31%) ci ha detto di aver paura soprattutto del colloquio orale, molti meno (25%) hanno selezionato le prove Invalsi. Ma la realtà è totalmente diversa: dati alla mano la prova con i voti medi più bassi (sempre all’esame 2016) è stata proprio il testi Invalsi (6,9); mentre il colloquio è quello che ha fatto fare la figura migliore agli studenti (7,8 il voto medio). Solo i più bravi, quelli che alla fine prendono nove o dieci hanno bei voti anche nell’Invalsi.
Dopo le medie? Quasi tutti al liceo
E il futuro? Quello a cui dovrà cominciare a pensare tra poche settimane anche chi oggi sta facendo l’esame? Quasi per tutti la strada condurrà alle scuole superiori: il 92,7% dei ragazzi di terza media ‘licenziati’ nel 2016, infatti, è andato dritto verso licei, istituti tecnici e professionali (il resto sceglierà la formazione professionale regionale). L’unica cosa che cambia è la destinazione finale. C’è un stretto rapporto tra voto e indirizzo, quasi una proporzionalità diretta: più si alza il giudizio più aumentano le possibilità che gli studenti scelgano il liceo. Al contrario, per chi si posiziona tra il sei e il sette, l’orientamento è per gli istituti tecnici. Chissà se sarà così anche quest’anno.Marcello Gelardini