ZiedSarrat
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Concetti Chiave

  • Il bilancio deve rispettare principi costituzionali e legislativi, tra cui annualità ed equilibrio, definiti dall'articolo 81 della Costituzione.
  • La legge n. 196/2009 stabilisce i principi di universalità, integrità e unità, essenziali per una gestione trasparente e controllabile delle finanze pubbliche.
  • Il principio dell'annualità implica che il bilancio e il rendiconto siano approvati ogni anno dalle Camere, garantendo un controllo politico-giuridico costante sul Governo.
  • Universalità e integrità richiedono che tutte le operazioni finanziarie siano parte del bilancio e registrate per intero, evitando compensazioni tra entrate e spese.
  • La specificazione impone che entrate e spese siano dettagliate in unità elementari, limitando la discrezionalità della Pubblica amministrazione e assicurando un controllo efficace.
Principi del bilancio

Per assolvere adeguatamente alla sua funzione, il bilancio deve corrispondere ad alcuni principi fondamentali fissati a livello costituzionale e legislativo. La Costituzione (art. 81) fissa il principio dell'annualità e quello dell'equilibrio. Gli altri principi sono previsti dalla legislazione ordinaria. La legge n. 196/2009 (art.24) richiamai principi dell'universalità, dell'integrità e dell'unità; da tutto il contesto della normativa in materia di contabilità pubblica si ricavano i principi della specificazione, della veridicità e della pubblicità.
Annualità: le Camere approvano ogni anno il bilancio e il rendiconto presentati dal Governo.

L’approvazione annuale garantisce la frequenza del controllo politico-giuridico del Parlamento sull'azione del Governo. Il principio dell'annualità vale anche per il bilancio pluriennale, che ogni anno deve essere aggiornato e sottoposto all'approvazione delle Camere.
Universalità: tutte le operazioni che danno luogo a entrate o a spese devono risultare in bilancio. L'amministrazione di fondi in base a procedure diverse da quelle del bilancio determina un'eccessiva discrezionalità degli organi dell'esecutivo, riduce la trasparenza e la possibilità di controllo. Per questo la gestione fuori bilancio è consentita solo in casi eccezionali in cui si richiedono particolare snellezza e rapidità di azione; deve comunque essere autorizzata da una legge ed è limitata nel tempo.
Integrità: le entrate e le spese devono essere iscritte in bilancio per l'intero ammontare; non possono operarsi compensazioni fra entrate e spese, anche se fra loro collegate (per esempio, le entrate devono essere iscritte al lordo delle spese per la loro riscossione; le spese per servizi individuali devono essere iscritte al lordo degli eventuali contributi o ticket versati dagli utenti).
Unità: le entrate devono affluire a un unico fondo, che serve a finanziare tutte le spese. In conseguenza di questa globalità, non è ammesso il collegamento di singole voci di entrata con singole voci di spesa, come avviene quando il gettito di un tributo è destinato a finanziare una spesa determinata. Si vuole evitare così che la possibilità del finanziamento di una spesa venga a dipendere dal provento di una determinata entrata.
Specificazione: le voci di entrata e di spesa devono essere analiticamente determinate in unità elementari, ciascuna delle quali è sottoposta all'approvazione separatamente dalle altre (unità di voto). Lo scopo è di limitare la discrezionalità della Pubblica amministrazione, consentire un effettivo controllo sulla gestione del bilancio e impedire che le somme approvate dal Parlamento siano utilizzate per spese diverse da quelle per le quali sono state stanziate in bilancio. Di conseguenza è vietato alla Pubblica amministrazione effettuare il trasferimento di somme da un'unità elementare all'altra (divieto dello storno). È evidente che quanto più è minuziosa la specificazione tanto minore è lo spazio di manovra nella gestione del bilancio, con il rischio, però, che l'attività economico-finanziaria diventi rigida e poco efficiente.
Veridicità: non sono ammesse sopravvalutazioni delle entrate o sottovalutazioni delle spese; la situazione generale della finanza pubblica deve essere rispecchiata dal bilancio in modo fedele alla realtà.
Pubblicità: il bilancio deve essere reso conoscibile con mezzi idonei. In Italia la legge di bilancio è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Una maggiore diffusione è resa possibile da altri mezzi di divulgazione: giornali, riviste specializzate e siti web; soprattutto il sito web del Ministero dell'Economia e delle Finanze, Dipartimento del Tesoro.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i principi fondamentali del bilancio secondo la Costituzione italiana?
  2. La Costituzione italiana stabilisce i principi dell'annualità e dell'equilibrio per il bilancio.

  3. Cosa implica il principio dell'universalità nel contesto del bilancio?
  4. Il principio dell'universalità richiede che tutte le operazioni di entrata e spesa siano incluse nel bilancio, limitando la gestione fuori bilancio a casi eccezionali.

  5. In che modo il principio dell'integrità influisce sulla registrazione delle entrate e delle spese?
  6. Il principio dell'integrità impone che le entrate e le spese siano registrate per l'intero ammontare, senza compensazioni tra di esse.

  7. Perché è importante il principio della specificazione nel bilancio?
  8. Il principio della specificazione limita la discrezionalità della Pubblica amministrazione e consente un controllo effettivo sulla gestione del bilancio, vietando il trasferimento di somme tra unità elementari.

  9. Come viene garantita la pubblicità del bilancio in Italia?
  10. La pubblicità del bilancio è garantita dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e dalla diffusione tramite giornali, riviste specializzate e siti web, in particolare quello del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Domande e risposte