Concetti Chiave
- I beni culturali sono designati dallo stato e comprendono elementi di interesse archeologico, artistico, scientifico e letterario, distinti dai beni naturali.
- La tutela dei beni culturali è regolata a livello internazionale, con convenzioni come quella dell'Aja del 1954, che normano la protezione dei beni materiali.
- I beni culturali si dividono in materiali, come opere d'arte e siti archeologici, e immateriali, come tradizioni e dialetti, tutelati dalla convenzione di Parigi del 2003.
- Il restauro dei beni culturali si è evoluto dal restauro ricostruttivo al restauro conservativo, concentrandosi sulla conservazione delle parti esistenti.
- In Italia, il Ministero dei Beni Culturali coordina la tutela, catalogazione e restauro dei beni, supportato da esperti come storici dell'arte e archeologi.
In questo appunto di Arte per le scuole vengono descritto il termine bene culturale, cosa sono i beni culturali e quali sono le loro funzioni, ma soprattutto perché è importante tutelarli, valorizzarli e conservarli.
Beni culturali: definizione
Il termine "bene culturale" raccoglie cose molto diversetra loro ma che hanno in comune, l'esigenza della "non distribuzione", cioè della conservazione e della tutela del "bene", in quanto espressione di cultura e valori per la società.
Per bene culturale si intende quindi un bene designato dallo stato, che abbia un interesse di genere archeologico, antropologico, etnologico, scientifico, artistico e letterario, questi si contrappongono ai beni detti naturali, perché nati spontaneamente in natura. Infatti, I beni culturali vanno distinti dai beni ambientali, sono beni ambientali quelli propri dell'ambiente come il mare, i fiumi, le montagne, i vulcani, le grotte, i boschi ecc... I beni culturali sono tutte le opere d'arte(pittura, scultura, architettura, musica, poesia, letteratura?, tutte quelle opere che costituiscono testimonianza culturale importante anche se non raggiungono un elevato contenuto artistico, i ritrovamenti archeologici, il paesaggio quando contiene i segni della storia, le fabbriche, le macchine, le stazioni ferroviarie, quando sono testimonianza del processo di industrializzazione del nostro paese. Fanno parte dei beni culturali anche gli attrezzi di lavoro, gli oggetti d'uso e le tradizioni popolari, gli attrezzi di lavoro quando rappresentano l'attività umana nel corso del tempo, gli oggetti d'uso(vasi, libri, gioielli) quando ci raccontano la vita del passato, le tradizioni popolari come costumi, canzoni, balli, riti, filastrocche, quando esprimono la storia che si tramandano, sono espressione di legami con la religione, dell'esigenza di comunicare, di mantenere viva la storia, il ricordo. In Italia Il teatro siciliano dei pupi, ad esempio, è una delle più antiche e diffuse forme di rappresentazione popolare. Bellissime marionette, snodate che, ancora oggi, rappresentano le gesta eroiche di Orlando e dei Paladini di Francia. Altre tradizioni popolari sono i riti della Settimana Santa, il carnevale di Venezia, quello sardo, gli ex-voto e i dolci tipici delle varie regioni. I beni culturali vanno conservati e tutelati, secondo una specifica normativa. Possiamo quindi dividere i beni culturali in beni materiali e beni immateriali, con bene culturale materiale intendiamo quel bene che esiste fisicamente, come un’opera architettonica, un quadro, un sito archeologico ecc… con bene culturale immateriale invece intendiamo un bene che non occupa uno spazio fisico materiale, come un dialetto o una manifestazione folkloristica come quelle già citate. I beni culturali sono normati dal diritto internazionale pubblico. La convenzione dell’Aja del 1954, istituita con lo scopo di tutelare i beni in caso di un altro conflitto, ha normato i beni culturali materiali, che possono essere elencati così:
- Tutti i beni mobili e immobili di interesse culturale e storico, come i monumenti, sia religiosi che laici, i siti archeologici, le opere d’arte (quadri, sculture), manoscritti, libri e archivi, ma anche oggetti vari di interesse culturale e storico;
- Edifici con finalità di conservare, tutelare ed esporre beni di interesse artistico e storico, come musei biblioteche storiche e archivi;
- I complessi monumentali.
Mentre la convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale Immateriale tenutasi a Parigi il 17 ottobre 2003 ha stabilito di:
- Tutelare il patrimonio culturale immateriale;
- Garantire il rispetto per quello che è un bene immateriale di una data comunità;
- Promuovere la consapevolezza di un gruppo dell’importanza del loro bene immateriale, sia a livello locale, nazionale e internazionale.
Il bene immateriale che deve essere tutelato e può essere, secondo la convenzione:
- Una tradizione orale, o una lingua/dialetto;
- Spettacoli
- Consuetudini di interesse culturale come riti e festività
- L’artigianato
A livello internazionale, quindi, il primo riconoscimento ufficiale di bene culturale avvenne nell’a convenzione dell’Aia del 1954, a cui parteciparono quaranta stati, in Italia venne approvata nel 1958, per quanto riguarda lo stato italiano, la definizione su ciò che si intende come bene culturale venne perfezionata nel tempo. Nel 1970 a Parigi, ci fu un'altra convenzione delle Nazioni Unite, che aveva come scopo di tutelare, normare e bloccare l’importazione e l’esportazione dei beni quando ritenuta illecita.
per un ulteriore approfondimento sulla definizione del bene culturale vedi anche qua
Il restauro dei beni culturali
Il restauro tende a mantenere nel tempo il bene culturale. Consiste in una serie di interventi rivolti a riparare i danni subiti nel corso del tempo. Cause di questi danni sono: l'acqua, il vento, lo smog, gli sbalzi di temperatura, il gelo. Altre volte sono provocate dall'incuria dell'uomo e dal vandalismo. In passato si tendeva al restauro ricostruttivo rivolto, cioè alla ricostruzione della parte mancante. Si rifacevano i pezzi perduti e spesso in modo "arbitrario" (senza documentazione). Adesso, invece, si applica il restauro conservativo, si agisce solo sulle parti esistenti per aumentare la conservazione nel tempo. Le legge italiana affida la cura dei beni culturali e artistici al Ministero dei Beni Culturali che ha creato uffici periferici dove lavorano storici dell'arte, archeologi, geometri ecc. Il loro compito è quello di catalogare, studiare e conoscere lo stato di conservazione dei beni culturali, difenderli dall'intervento dell'uomo, da tempo e realizzare i restauri necessari.
Domande da interrogazione
- Cosa si intende per "bene culturale"?
- Qual è la differenza tra beni culturali materiali e immateriali?
- Quali sono le principali convenzioni internazionali che tutelano i beni culturali?
- Qual è l'approccio attuale al restauro dei beni culturali?
- Qual è il ruolo del Ministero dei Beni Culturali in Italia?
Un "bene culturale" è un bene designato dallo stato con interesse archeologico, antropologico, etnologico, scientifico, artistico e letterario, distinto dai beni naturali e ambientali.
I beni culturali materiali sono quelli che esistono fisicamente, come opere architettoniche e siti archeologici, mentre i beni immateriali non occupano spazio fisico, come dialetti e manifestazioni folkloristiche.
Le principali convenzioni sono la Convenzione dell'Aja del 1954 per i beni materiali e la Convenzione di Parigi del 2003 per il patrimonio culturale immateriale.
L'approccio attuale è il restauro conservativo, che si concentra sulla conservazione delle parti esistenti per aumentarne la durata nel tempo, evitando ricostruzioni arbitrarie.
Il Ministero dei Beni Culturali in Italia è responsabile della cura, catalogazione, studio e conservazione dei beni culturali, proteggendoli da interventi umani e danni ambientali.