Concetti Chiave
- La convocazione dell'assemblea sindacale richiede comunicazione al datore, che deve fornire locali idonei, salvo eccezioni legate a temi non sindacali.
- La legge non impone un preavviso minimo per le assemblee, ma alcuni contratti collettivi possono prevederlo.
- Il referendum sindacale permette ai lavoratori di partecipare alle decisioni, coinvolgendo tutti i lavoratori, anche in cassa integrazione o sciopero.
- I referendum possono essere generali o specifici e sono indetti dalle RSA o RSU, da svolgersi fuori dall'orario di lavoro.
- La validità dei contratti collettivi aziendali dipende dall'approvazione dei lavoratori tramite referendum, secondo il Testo unico del 2014.
Indice
Convocazione dell'assemblea sindacale
La convocazione dell’assemblea sindacale deve essere comunicata al datore di lavoro: la legge non prevede un preavviso minimo, talvolta richiesto dai contratti collettivi. Il datore deve consentirne lo svolgimento e mettere a disposizione locali idonei. Quest’obbligo viene meno solo se l’ordine del giorno non ha a che fare con la materia sindacale e del lavare. In tutti gli altri casi, il rifiuto è considerato condotta antisindacale punibile ex art. 28 dello Statuto. Infine, l’art. 20 ammette la partecipazione all’assemblea anche dei dirigenti sindacali; ovviamente il datore di lavoro non può mai partecipare.
Partecipazione e sicurezza
L’assemblea deve svolgersi senza danneggiare l’attività produttiva. Per questo i contratti collettivi legittimano la comandata, cioè la presenza in servizio di un numero minimo di lavoratori che garantiscano la sicurezza del personale e la salvaguardia degli impianti.
La partecipazione dei lavoratori alle decisioni sindacali è garantita, oltre che dalle assemblee, dal referendum sindacale, legittimato dall’art. 21 dello Statuto. Il referendum può avere carattere generale o specifico, rispettivamente se riguarda tutti i lavoratori dell’unità produttiva o solo una parte di essi. Può essere indetto da tutte le RSA o dalla RSU subentrata: si svolge al di fuori dell’orario di lavoro. Il datore deve consentirne lo svolgimento e prestare locali idonei per svolgere la votazione. In caso contrario gli sarà imputata la condotta sindacale ex art. 28.
Partecipazione al referendum
Al referendum partecipano tutti i lavoratori, anche quelli in cassa integrazione o sciopero. Nel nostro ordinamento l’istituto è utilizzato di rado. Ovviamente non può ricorrervi il datore di lavoro per condurre trattative sul rinnovo dei contratti collettivi.
Secondo la Cassazione l’esito del referendum è rilevante solo nei rapporti interni tra rappresentanza sindacale e lavoratori, quindi mai per il contenuto del contratto collettivo. Il Testo unico del 2014, invece, stabilisce che il contratto collettivo aziendale stipulato dalle RSA maggioritarie mantiene la propria efficacia solo se approvato dalla maggioranza qualificata dei lavoratori tramite referendum (la consultazione può essere richiesta entro dieci giorni dalla conclusione del contratto).
Domande da interrogazione
- Quali sono le condizioni per la convocazione di un'assemblea sindacale?
- Come si garantisce la partecipazione dei lavoratori alle decisioni sindacali?
- Qual è l'importanza dell'esito del referendum sindacale secondo la Cassazione e il Testo unico del 2014?
La convocazione deve essere comunicata al datore di lavoro, che deve consentirne lo svolgimento e fornire locali idonei, a meno che l'ordine del giorno non riguardi materie sindacali. In caso di rifiuto ingiustificato, si configura una condotta antisindacale.
Oltre alle assemblee, la partecipazione è garantita dal referendum sindacale, che può essere generale o specifico e deve svolgersi al di fuori dell'orario di lavoro. Il datore di lavoro deve consentirne lo svolgimento e fornire locali idonei.
Secondo la Cassazione, l'esito è rilevante solo nei rapporti interni tra rappresentanza sindacale e lavoratori. Tuttavia, il Testo unico del 2014 stabilisce che un contratto collettivo aziendale stipulato dalle RSA maggioritarie è efficace solo se approvato dalla maggioranza qualificata dei lavoratori tramite referendum.