Concetti Chiave
- Il diritto internazionale del secondo dopoguerra si è evoluto significativamente, soprattutto per quanto riguarda la tutela dei diritti umani, basandosi su principi neogiusnaturalisti.
- Questa evoluzione ha visto l'emergere della soggettività di individui e collettività, superando la visione tradizionale che il diritto internazionale riguardi solo i rapporti tra stati.
- Dichiarazioni e convenzioni internazionali sui diritti umani, come la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948, sono state fondamentali in questo processo.
- La codificazione delle norme consuetudinarie è stata al centro di numerosi accordi internazionali, riguardando anche il diritto internazionale umanitario.
- Le Convenzioni di Ginevra del 1949 e i Protocolli aggiuntivi del 1977 sono esempi chiave di norme internazionali applicate ai conflitti armati, proteggendo feriti, prigionieri di guerra e civili.
Sviluppi sostanziali del diritto internazionale nel secondo Dopoguerra
A seguito della Seconda guerra mondiale, il diritto internazionale ha conosciuto sviluppi importanti sia sotto il profilo sostanziale (cosa l’ordinamento vuole) sia sotto il profilo processuale (quali strumenti predispone per garantire l’osservanza dei suoi comandi). E ciò con particolare riferimento proprio al grande campo della tutela dei diritti umani, sulla base di concezioni che si possono definire neogiusnaturaliste, fondate sull’idea che ciascun essere umano in quanto tale sia titolare di un patrimonio di diritti che gli stati hanno il dovere giuridico di tutelare.
Sotto il primo profilo (quello sostanziale), un crescente numero di strumenti internazionali si sono indirizzati alla tutela di posizioni soggettive di singoli individui, di gruppi di individui, di intere collettività.
Si tratta di una tendenza fortemente innovativa, perché supera la tradizionale concezione del diritto internazionale come diritto che riguarda i rapporti fra stati e fa invece emergere la soggettività dei cittadini e dei popoli (già manifestatasi timidamente nel Primo dopoguerra con il riconoscimento del diritto dei popoli all’autodeterminazione).
Numerose sono le dichiarazioni e convenzioni internazionali sui diritti umani: fra quelle adottate dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, spiccano la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (1948) e i due Patti internazionali relativi ai diritti civili e politici e ai diritti economici, sociali e culturali (1966).
Spesso accordi internazionali sottoscritti da quasi tutti i paesi hanno avuto ad oggetto la codificazione proprio delle norme consuetudinarie, cioè appunto quelle che si devono considerare norme generalmente riconosciute. Ciò ha riguardato, ad esempio, il diritto internazionale umanitario: con esso si intendono specificamente le norme internazionali che si applicano ai conflitti armati. Si pensi alla Quarta Convenzione dell’Aia sulle leggi e sugli usi della guerra terrestre del 1907 e alle quattro fondamentali Convenzioni di Ginevra del 1949, con i Protocolli aggiuntivi del 1977, sulla sorte dei feriti delle forze armate terrestri e navali, sul trattamento dei prigionieri di guerra e sulla protezione dei civili in tempo di guerra.
Domande da interrogazione
- Quali sono stati gli sviluppi sostanziali del diritto internazionale nel secondo Dopoguerra?
- Quali strumenti internazionali sono stati creati per la tutela dei diritti umani?
- Come è stato codificato il diritto internazionale umanitario?
Dopo la Seconda guerra mondiale, il diritto internazionale ha visto sviluppi significativi, specialmente nella tutela dei diritti umani, con un approccio neogiusnaturalista che riconosce diritti intrinseci a ogni individuo.
Sono state adottate numerose dichiarazioni e convenzioni, tra cui la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (1948) e i due Patti internazionali sui diritti civili, politici, economici, sociali e culturali (1966).
Il diritto internazionale umanitario è stato codificato attraverso accordi come la Quarta Convenzione dell’Aia del 1907 e le Convenzioni di Ginevra del 1949, con i Protocolli aggiuntivi del 1977, che regolano i conflitti armati e la protezione dei civili.