Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il termine "sussidiarietà" deriva dal latino e si lega al concetto di offrire aiuto, con radici nel diritto canonico e nelle encicliche papali.
  • Esistono due tipi di sussidiarietà: quella orizzontale regola i rapporti tra Stato, formazioni sociali e individui, mentre quella verticale distribuisce le competenze tra Stato e autonomie locali.
  • Il principio di sussidiarietà, riconosciuto nel trattato di Maastricht, è fondamentale per la libertà e la democrazia, limitando l'intervento statale ai casi di necessità.
  • Il principio ha una funzione promozionale, favorendo lo sviluppo di articolazioni intermedie, e una funzione protettiva, limitando l'intervento su unità autonome.
  • Il principio di sussidiarietà promuove il terzo settore e l'associazionismo, come dimostrato dalle leggi regionali lombarde che attribuiscono compiti fondamentali a strutture intermedie.

Sussidiarietà

Il termine”sussidiarietà” deriva dal latino “subsidium ferre” che significa offrire aiuto. Le prime formulazioni del concetto si trovano del diritto canonico e soprattutto nell’enciclica Quadrigesimo Anno di Pio XI, anche se se trovano tracce nell’Enciclica Rerum Novarum (1891) di Leone XIII. Deve essere fatta una distinzione fra sussidiarietà verticale e orizzontale. La sussidiarietà orizzontale ordina i rapporti fra Stato, formazioni sociali e gli individui. Quella verticali propone, invece, le competenze tra lo Stato e le autonomie locali. Sotto l’aspetto giuridico. Quella orizzontale ordina i rapporti fra Stato, formazioni sociali ed individui. Invece, quella verticale distribuisce le competenze fra Stato ed autonomie locali.
Il principio, che stato riconosciuto nel trattato di Maastricht del 1992, , in pratica, riguarda i rapporti fra Stato e società e costituisce un principio fondamentale di libertà e di democrazia in uno Stato moderno Innanzitutto dobbiamo sottolineare il fatto che lo Stato non deve intervenire laddove i cittadini possono impostarla propria vita come meglio credono e risolvendo da loro i proprio problemi Infatti, le varie istituzioni statali hanno l’obbligo di creare le condizioni che permettano al singolo individuo o ai gruppi sociali in cui esso è inserito di agire liberamente. Invece lo Stato ha l’obbligo di intervenire nei casi in cui l’individuo o gli Enti locali periferici non sono in grado di risolvere problemi; naturalmente, tale intervento deve essere molto limitato nel tempo, giusto per consentire ai corpi sociali di poter tornare ad essere indipendenti. In ogni caso, il primo ad intervenire deve essere l’Ente collocato a livello più vicino al cittadino, cioè il Comune; successivamente se il Comune non è in grado di trovare una soluzione al problema, si passa alla Provincia, poi alla Regione e quindi allo Stato.

Ci possiamo chiedere quali siano le funzioni del principio di sussidiarietà. Innanzitutto, esso ha una funzione promozionale perché impone allo Stato di favorire lo sviluppo di articolazioni intermedie. Nello stesso tempo, esso proibisce a questi stessi destinatari di intervenire nell’ambito di azione delle articolazioni sottostanti se queste sono in grado di regolarsi in modo autonomo (funzione protettiva). Se queste articolazioni non riescono a svolgere i loro compiti, per esempio compiti educativi o assistenziali, il base al principio di sussidiarietà, lo stato non deve assumere subito su se stesso tali compiti, ma deve degli strumenti di rafforzamento, attraverso meccanismi di finanziamento. È in questa veste che il principio di sussidiarietà apre la strada agli organismi del terzo settore e favorisce, quindi, il fenomeno dell’associazionismo. Un esempio di tale affermazione ci è fornito dalle leggi regionali della Lombardia che attribuisce compito fondamentali alle strutture intermedie.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del termine "sussidiarietà"?
  2. Il termine "sussidiarietà" deriva dal latino "subsidium ferre", che significa offrire aiuto, e le sue prime formulazioni si trovano nel diritto canonico e nell'enciclica Quadrigesimo Anno di Pio XI.

  3. Qual è la differenza tra sussidiarietà verticale e orizzontale?
  4. La sussidiarietà orizzontale regola i rapporti tra Stato, formazioni sociali e individui, mentre quella verticale distribuisce le competenze tra Stato e autonomie locali.

  5. Qual è il ruolo dello Stato secondo il principio di sussidiarietà?
  6. Lo Stato non deve intervenire dove i cittadini possono risolvere i propri problemi autonomamente, ma deve creare condizioni per l'azione libera degli individui e intervenire solo quando necessario, in modo limitato nel tempo.

  7. Come il principio di sussidiarietà promuove l'associazionismo?
  8. Il principio di sussidiarietà favorisce lo sviluppo di articolazioni intermedie e, attraverso meccanismi di finanziamento, apre la strada agli organismi del terzo settore, promuovendo l'associazionismo.

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