Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Lo statuto dei lavoratori del 1970 ha introdotto norme per tutelare la libertà e la dignità dei lavoratori, promuovendo la rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro.
  • L'articolo 18 dello statuto ha rafforzato la protezione contro i licenziamenti illegittimi, prevedendo la reintegrazione nel posto di lavoro.
  • Negli anni '70 fu implementata la scala mobile, un meccanismo di adeguamento degli stipendi all'inflazione, che però generò un circolo vizioso inflazionistico.
  • Alla fine degli anni '70 furono introdotte leggi emergenziali per contenere i costi del lavoro e correggere gli effetti negativi della scala mobile.
  • Nel 1984, il governo Craxi stipulò un accordo per ridurre la scala mobile, che venne definitivamente abolita nel 1992, dopo aver superato un referendum nel 1985.

Indice

  1. Lo statuto dei lavoratori
  2. Incremento retributivo e scala mobile
  3. Contrattazione trilaterale e fine della scala mobile

Lo statuto dei lavoratori

Nel 1970 venne pubblicato lo statuto dei lavoratori (legge 300/1970), con due finalità principali:

1) stabilire norme a tutela della libertà e della dignità dei lavoratori;

2) promuovere la presenza di organismi di rappresentanza dei lavoratori e, contestualmente, lo svolgimento di attività sindacali nei luoghi di lavoro.

Lo statuto ha anche rafforzato la protezione dei lavoratori illegittimamente licenziati, tramite il famoso art. 18 sulla «reintegrazione nel posto di lavoro».

Nello stesso periodo venne istituita anche la cassa integrazione guadagni straordinaria e fu sancita la parità fra uomo e donna sul lavoro.

Incremento retributivo e scala mobile

Durante gli anni settanta, inoltre, si assistette a un grande incremento dei livelli retributivi: gli stipendi erano protetti nei confronti dell'inflazione mediante un meccanismo, definito «scala mobile», che ne comportava un incremento automatico in correlazione all'aumento del costo della vita.

La scala mobile, però, aveva diversi effetti controproducenti: l’inflazione induceva i lavoratori a rivendicare aumenti salariali, ai quali tuttavia non corrispondeva un effettivo incremento della produttività. Così l’inflazione saliva ancora e si creava un circolo vizioso dal quale era impossibile uscire. Per questo, alla fine degli anni 70 vennero emanate numerose leggi «definite «dell’emergenza», volte a contenere i costi del lavoro.

Contrattazione trilaterale e fine della scala mobile

All’inizio degli anni 80 nacque la cosiddetta «contrattazione trilaterale o neocorporativa», a cui prese parte pure il governo. Essa riuscì a migliorare il sistema della scala mobile, ma la situazione divenne talmente insostenibile che nel 1984 il Consiglio dei ministri, presieduto da Craxi, ha concluso un accordo autonomo con Cisl e Uil per tagliare alcuni punti della scala mobile.

Il decreto del governo Craxi ha resistito a un referendum del 1985: l’istituto della scala mobile è stato definitivamente soppresso nel 1992.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano le finalità principali dello statuto dei lavoratori del 1970?
  2. Lo statuto dei lavoratori del 1970 mirava a tutelare la libertà e la dignità dei lavoratori e a promuovere la rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro.

  3. Qual era il meccanismo della scala mobile e quali problemi ha causato?
  4. La scala mobile era un meccanismo che aumentava automaticamente gli stipendi in base all'inflazione, ma ha causato un circolo vizioso di inflazione senza un reale aumento della produttività.

  5. Come è stata gestita la fine della scala mobile negli anni '80?
  6. Negli anni '80, attraverso la contrattazione trilaterale e un accordo del governo Craxi con Cisl e Uil, sono stati tagliati alcuni punti della scala mobile, che è stata definitivamente soppressa nel 1992.

Domande e risposte

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