Concetti Chiave
- Lo Stato moderno nasce con le monarchie europee tra il XV e XVII secolo, segnando l'indipendenza e autonomia degli stati, riconosciuti ufficialmente con il Trattato di Westfalia del 1648.
- Le caratteristiche dello Stato moderno includono la sua indipendenza, organizzazione territoriale e il ruolo di ente rappresentativo e necessario per l'ordine sociale.
- Il territorio statale comprende confini naturali e convenzionali, acque interne ed esterne, sottosuolo e spazio aereo, con specifiche norme per navi e aerei.
- La cittadinanza è determinata dai criteri di ius sanguinis e ius soli, con possibilità di acquisizione per nascita, adozione, matrimonio, elezione e naturalizzazione.
- La sovranità statale implica il monopolio della forza e si manifesta attraverso il potere legislativo, esecutivo e giudiziario, garantendo la democrazia attraverso la separazione dei poteri.
Indice
- Definizione e formazione dello stato
- Origini dello stato moderno
- Concetti di stato-comunità e stato-apparato
- Caratteristiche degli stati
- Elementi costitutivi dello stato
- Confini e territorio
- Navi, aerei e sedi diplomatiche
- Popolo, popolazione e nazione
- Criteri di cittadinanza
- Acquisto e perdita della cittadinanza
- Sovranità e monopolio della forza
Definizione e formazione dello stato
Lo Stato può essere definito come l’ente sociale che si forma quando, su un territorio determinato, un popolo si organizza giuridicamente e si sottopone all’autorità di un potere centrale.
1)La formazione degli stati
Il processo di formazione di uno stato è
• Primario, se avviene senza modificare o estinguere altri stati
• Secondario, se si verifica in seguito alla modificazione oppure all’estinzione di uno o più stati persistenti
2)Le origini dello stato moderno
Origini dello stato moderno
Lo stato in senso moderno nacque con le monarchie (in Europa tra il XV e il XVII secolo), quando si potè assistere alla formazione di enti effettivamente indipendenti e autonomi.
Il termine fu usato per la prima volta da Machiavelli ne “il principe”: “tutti li Stati.....”
In seguito alla conclusione del Trattato di Westfalia del 1648 si iniziò a parlare di stato nel senso moderno e compiuto: esso infatti segnò il declino dell’egemonia imperiale in Europa e il conseguente riconoscimento di numerosi stati come indipendenti e sovrani.
1)Stato-comunità e Stato-apparato
Concetti di stato-comunità e stato-apparato
• Stato-comunità= se il termine stato corrisponde a un’organizzazione costituita da un popolo stanziato su un territorio e sottoposto a un’autorità centrale
• Stato-apparato= se il termine stato indica l’insieme degli organi che esercitano un potere di supremazia sui cittadini
Lo stato è considerato una persona giuridica: esso è infatti un ente dotato di capacità giuridica, in quanto titolare di diritti e di doveri, e di capacità di agire
2)I caratteri specifici
Caratteristiche degli stati
Le caratteristiche principali che accomunano tutti gli stati sono:
• Ente originario: in quanto non deriva la sua esistenza e la sua legittimità da altri poteri, ma solo da se stesso (per quanto riguarda gli enti pubblici, il loro potere è derivato è limitato da esso)
• Ente indipendente: non è subordinato ad altri ordinamenti e opera in condizioni di parità con gli altri stati
• Organizzazione territoriale: esercita i propri poteri nell’ambito di un preciso spazio geografico
• Ordinamento politico a fini generali: è finalizzato a soddisfare gli interessi di tutta la collettività
• Ente rappresentativo: opera in nome dei propri cittadini. Non si può affermare che rappresenta tutti i cittadini poiché gli orientamenti di uno stato sono attuati dagli organi che sono al potere, i quali sono rappresentati da una maggioranza e non dell’intera organizzazione civile
• Ente necessario: senza di esso non potrebbe esistere una comunità organizzata e fondata sull’ordine sociale
3)Elementi costitutivi
Elementi costitutivi dello stato
• Territorio
• Popolo=insieme dei cittadini
• Sovranità=esercizio del potere attraverso l’imposizione di norme giuridiche
Il territorio di uno stato è la porzione di terra, delimitata dai confini, su cui esso esercitala propria autorità.
1)I confini
Confini e territorio
I confini delimitano l’estensione di una regione geografica o di uno stato e possono essere
• Naturali: ad esempio un fiume
• Convenzionali: stabiliti tramite accordi con gli altri stati
Il territorio comprende:
• Acque esterne: Se uno stato confina con il mare, il suo territorio comprende una parte di esso, che varia a seconda delle diverse legislazioni; la parte di mare che si trova al di la di tali limiti costituisce le acque internazionali e non è sottoposta alla sovranità di alcuno stato. Nelle acque internazionali ogni stato può svolgere attività di diverso tipo. Tutti gli Stati hanno l’obbligo di tutelare l’ambiente marino e nessuno di essi ha la possibilità di esercitare poteri sulle acque internazionali, che devono sempre essere destinate a scopi pacifici.
• Acque interne: laghi e fiumi
• Sottosuolo: dunque anche tutti i prodotti del sottosuolo appartengono ad esso (petrolio ad esempio)
• Spazio aereo sovrastante, fino al limite dell’atmosfera: ogni stato può opporsi alla circolazione sul proprio spazio aereo di velivoli provenienti da altri stati
2)Le navi e gli aerei
Navi, aerei e sedi diplomatiche
• Navi e aerei militari sono considerati territorio dello stato di cui portano la bandiera
• Navi e aerei civili sono considerati territorio di uno stato solo se si trovano in un zona non soggetta alla sovranità di altri stati
3)Le sedi diplomatiche
Le sedi delle rappresentanze diplomatiche straniere che si trovano in uno stato sono immuni alla sovranità dello stato ospitante.
Popolo, popolazione e nazione
Il popolo è l’insieme dei cittadini, cioè delle persone legate allo stato dal rapporto di cittadinanza
La cittadinanza è uno status, cioè una condizione giuridica, da cui deriva la titolarità dei diritti e dei doveri propri dei cittadini
1)Popolo e popolazione
La popolazione è un indicatore di caratteristiche statistico e demografico che indica l’insieme di persone, cittadini e non cittadini, che in un determinato momento vivono sul territorio dello stato. Della popolazione fanno parte anche i soggetti che si trovano nello stato momentaneamente.
2)Popolo e nazione
La nazione identifica un insieme di persone accomunate dalla stessa nazionalità, cioè legate tra loro dalle stesse origini storiche, dalla stessa lingua, dalle stesse tradizioni e dalla stessa cultura.
3)I criteri per l’acquisto della cittadinanza
Criteri di cittadinanza
Il riconoscimento della cittadinanza può basarsi fondamentalmente su due criteri
• Ius sanguinis: in base al quale può essere considerato cittadino chi nasce da un genitore in possesso di cittadinanza
• Ius soli: riconosce la cittadinanza a chi nasce nel territorio dello stato, indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori, o a chi risiede per un determinato periodo sul territorio statale
4)L’acquisto della cittadinanza italiana
Acquisto e perdita della cittadinanza
• Per nascita: per nascita il figlio di madre o di padre italiani. Se i genitori sono apolidi o sconosciuti diventa cittadino italiano chi nasce nel territorio della repubblica
• Per adozione: il minore adottato da padre e madre italiani
• Per matrimonio: lo straniero o l’apolide che sposa una cittadina italiana purché risieda regolarmente nel territorio italiano da almeno sei mesi o dopo tre anni dalla data del matrimonio
• Per elezione: può avvenire su richiesta dell’interessato e può riguardare il figlio di genitori o il nipote di nonni che erano cittadini italiani per nascita
• Per naturalizzazione: dipende da un atto di concessione del presidente della repubblica per chi prova di avere avuto residenza legale in Italia (dopo 4 anni per una persona appartenente a uno stato europeo; dopo dieci anni per una persona extracomunitaria)
5)La perdita della cittadinanza
• Per rinuncia: se un cittadino italiano si trasferisce all’estero e acquista la cittadinanza di un altro stato, oppure se svolge presso uno stato estero un incarico pubblico che richiede obbligo di fedeltà verso di esso
• Art. 22 Costituzione: “nessuno può essere privato, per motivi politici, della cittadinanza”
6)La doppia cittadinanza
La legge ammette la possibilità di avere doppia o plurima cittadinanza, a meno che ci siano norme che lo vietino
1)Gli stranieri in Italia
I soggetti che non hanno cittadinanza italiana sono considerati stranieri
Art 10 Costituzione: la condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali; in tal senso esistono norme diverse che riconoscono diritti differenziati per i cittadini dell’unione europea e per gli extracomunitari.
2)La cittadinanza europea
Il trattato di Maastricht del 1992 ha istituito la cittadinanza dell’Unione europea:
• Ogni cittadino dell’Unione ha il diritto sia di stabilirsi in qualsiasi Stato dell’Unione avendo accesso, in condizioni di parità con gli altri cittadini, alle attività lavorative
• Deve essere assicurata la parità di trattamento tra tutti i cittadini
• Principio del mutuo riconoscimento dei diplomi: qualsiasi cittadino europeo può esercitare, in qualsiasi stato dell’unione europea, la professione a cui è stato abilitato nello stato di origine
• I cittadini dell’unione europea hanno il diritto di votare e di candidarsi alle elezioni comunali dello stato in cui hanno deciso di risiedere, nonché quello di votare per il parlamento europeo in qualunque stato si trovino
3)I cittadini extracomunitari
Ogni anno, il presidente del consiglio, definisce le quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello stato per motivi di lavoro (subordinato o autonomo).
L’ingresso nel territorio italiano è consentito solo allo straniero in possesso di passaporto valido e di visto d’ingresso, e può avvenire solo attraverso i valichi di frontiera appositamente istituiti.
4)Il permesso di soggiorno
Una volta entrato regolarmente nel nostro paese, lo straniero deve richiedere al questore della provincia in cui si trova, entro 8 giorni dall’ingresso, il permesso di soggiorno, che vale:
• 3 mesi per il turismo
• 6 mesi per lavoro stagionale
• 1 anno per ragioni di studio
• 2 anni per lavoro autonomo o subordinato
Questo periodo è rinnovabile solo in presenza di esistenza di un lavoro e di un alloggio.
Dopo 6 anni di permanenza regolare in Italia lo straniero può ottenere la carta di soggiorno, un documento senza limiti di validità
Dopo 10 anni lo straniero può richiedere la concessione della cittadinanza e i diritti ad essa collegati
Se invece un extracomunitario entra illegalmente nel territorio del paese o vi risiede irregolarmente, è soggetto ad espulsione con il divieto di rientrarvi
5)Il problema migratorio
L’Italia appronta nei confronti dei profughi in arrivo sui nostri confini una politica di accoglienza che si basa du prestazioni essenziali, soprattutto di natura igienica e sanitaria.
Il sistema non è però del tutto efficiente (decisa superiorità della domanda rispetto all’offerta di servizi); si parla in proposito di problema migratorio che ha anche delle ripercussioni sociali (ce chi ritiene che l’arrivo di stranieri sia una ricchezza e chi invece ritiene che sia un grave problema di ordine pubblico)
Sovranità e monopolio della forza
Il concetto di sovranità implica che non esiste alcun potere superiore a quello dello stato; lo stato è originario e indipendente rispetto agli altri enti.
Lo stato esercita un potere assoluto nei confronti dei cittadini, obbligandoli, mediante la minaccia di sanzioni, a rispettarne le norme.
1)Il monopolio della forza
Lo stato si trova a essere titolare del monopolio della forza, cioè esso è l’unico ente che può servirsi della forza per imporre ai cittadini le proprie leggi.
Esistono però delle limitazioni alla sovranità dello stato:
• Alcune provengono dalle stesse norme giuridiche, che valgono per tutti, compreso per lo stato
• Alcune derivano dall’appartenenza dello stato a organizzazioni internazionali e dal suo impegno a rispettarne le regole
Se lo stato non rispetta le regole, nessuno può punirlo, dato che ogni stato è indipendente e non esistono entità a esso sovraordinate.
(Thomas Hobbes paragona lo stato al Leviatano, un mostro benefico di eccezionale potere di cui si parla nella bibbia).
2)Le funzioni dello stato
La sovranità dello stato si manifesta attraverso l’esercizio di:
• Potere legislativo (Parlamento)
• Potere esecutivo (Governo)
• Potere giudiziario (Magistratura)
La funzione legislativa corrisponde alla produzione delle norme giuridiche.
La funzione esecutiva consiste nell’esecuzione delle leggi e nella realizzazione concreta degli interessi pubblici.
Alla funzione giudiziaria è affidata la soluzione delle controversie tra i cittadini e il giudizio sui reati.
Il fatto che i tre poteri dello stato siano esercitati da organi diversi è una garanzia di democrazia, in quanto ci rende più difficili eventuali abusi da parte di chi governa.
Domande da interrogazione
- Quali sono gli elementi costitutivi di uno Stato?
- Come si definisce il territorio di uno Stato?
- Qual è la differenza tra popolo e popolazione?
- Quali sono i criteri per l'acquisto della cittadinanza italiana?
- Cosa implica il concetto di sovranità di uno Stato?
Gli elementi costitutivi di uno Stato sono il territorio, il popolo e la sovranità, che si manifestano attraverso l'imposizione di norme giuridiche.
Il territorio di uno Stato è la porzione di terra delimitata dai confini, che può includere acque interne, acque esterne, sottosuolo e spazio aereo sovrastante.
Il popolo è l'insieme dei cittadini legati allo Stato dal rapporto di cittadinanza, mentre la popolazione include tutte le persone, cittadini e non, che vivono sul territorio dello Stato in un determinato momento.
La cittadinanza italiana può essere acquisita per nascita, adozione, matrimonio, elezione o naturalizzazione, ciascuno con specifiche condizioni legali.
La sovranità implica che lo Stato è originario e indipendente, esercitando un potere assoluto sui cittadini attraverso il monopolio della forza e l'imposizione di norme giuridiche.