Concetti Chiave
- Gli stati federali hanno enti territoriali con costituzioni proprie, mentre gli stati regionali adottano statuti approvati da leggi statali.
- Negli stati federali, gli enti territoriali esercitano funzioni legislative, amministrative e giurisdizionali, a differenza degli stati regionali che non hanno funzioni giurisdizionali.
- La distribuzione dei poteri legislativi varia: negli stati federali i poteri residui spettano agli enti territoriali, mentre negli stati regionali spettano allo stato centrale.
- La seconda camera del parlamento negli stati federali include rappresentanti degli enti territoriali, contrariamente a quanto avviene negli stati regionali.
- Negli stati federali, gli enti territoriali influenzano la revisione costituzionale, mentre negli stati regionali questo processo è gestito dal parlamento nazionale.
Indice
Differenze tra stati federali e regionali
Stati federali e stati regionali si differenziano sotto molteplici punti di vista. Le tipiche differenze fra stato federale e stato regionale riguardano:
• l’autonomia istituzionale. Nello stato federale gli enti territoriali sono dotati di una propria costituzione (sia pure subordinata a quella federale); nello stato regionale hanno uno statuto approvato con legge dello stato (così in Spagna e in Italia fino alla riforma costituzionale del 1999);
• il tipo di competenze attribuite agli enti territoriali. Nello stato federale essi sono titolari di funzioni legislative, amministrative e giurisdizionali; nello stato regionale non hanno funzioni giurisdizionali;
• il criterio di distribuzione dei poteri legislativi fra i due livelli di governo. Nello stato federale la costituzione elenca le materie di competenza dello stato centrale (poteri enumerati), affidando agli enti territoriali tutto il resto (poteri residui); nello stato regionale sono elencate le materie di competenza degli enti territoriali e i poteri residui sono dello stato centrale;
• la composizione della seconda camera. Nello stato federale, diversamente da quello regionale, la camera alta del parlamento nazionale è sempre formata da rappresentanti degli enti territoriali;
• la revisione costituzionale. Nello stato federale gli enti territoriali hanno un ruolo decisivo nel procedimento di revisione costituzionale, in quanto tali o in quanto rappresentati nella seconda camera; nello stato regionale il procedimento di revisione è riservato al parlamento nazionale.
Evoluzione e attenuazione delle differenze
Le differenze fra questi due modelli si sono nel tempo attenuate e le varie esperienze di decentramento territoriale hanno anzi smentito la possibilità di operare una netta distinzione. Gli elementi che si consideravano propri dello stato federale non risultano sempre presenti in tutti gli odierni ordinamenti federali (ad esempio, i Länder austriaci non hanno funzioni giurisdizionali), mentre si ritrovano in qualche caso in ordinamenti considerati regionali (ad esempio, la Costituzione italiana prevede dal 2001 la clausola di residualità delle competenze legislative a favore delle regioni).
Centralizzazione e federalismo cooperativo
Ad alimentare l’idea di un continuum, più che di una distinzione, fra il modello federale e quello regionale vi è non solo il dato formale, ma anche l’evoluzione nel tempo delle esperienze federali, segnate da forti fenomeni di centralizzazione. All’inizio del XX secolo, e ancor più dopo la Seconda guerra mondiale, si sono affermate politiche volte a fare dello stato una sorta di garante del benessere di tutti i cittadini (il welfare state). Tali politiche, da un lato, richiedevano per la loro attuazione la forza politica e finanziaria del governo centrale; dall’altro, erano incompatibili con una elevata differenziazione delle prestazioni fra diverse aree del paese. Ne è derivata quindi una diffusa tendenza centripeta, unita allo sviluppo di forme di cooperazione fra livelli di governo (si parla infatti di federalismo cooperativo): così è stato sia negli Stati Uniti sia in Germania.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali differenze tra uno stato federale e uno stato regionale?
- Come si distribuiscono i poteri legislativi tra i due livelli di governo in uno stato federale rispetto a uno stato regionale?
- In che modo l'evoluzione storica ha influenzato la distinzione tra stati federali e regionali?
- Qual è stato l'impatto delle politiche del welfare state sugli stati federali e regionali?
Le differenze principali riguardano l'autonomia istituzionale, le competenze degli enti territoriali, la distribuzione dei poteri legislativi, la composizione della seconda camera e il processo di revisione costituzionale.
Nello stato federale, la costituzione elenca le materie di competenza dello stato centrale, lasciando i poteri residui agli enti territoriali. Nello stato regionale, invece, sono elencate le materie di competenza degli enti territoriali, con i poteri residui riservati allo stato centrale.
L'evoluzione storica ha attenuato le differenze tra i due modelli, con esperienze di decentramento che hanno smentito la possibilità di una netta distinzione, e fenomeni di centralizzazione che hanno portato a un continuum tra i modelli.
Le politiche del welfare state hanno richiesto la forza politica e finanziaria del governo centrale, portando a una tendenza centripeta e allo sviluppo di forme di cooperazione tra livelli di governo, come il federalismo cooperativo.