Distinzioni fra camere federali

Distinzioni fra camere federali

Le camere «federali» si distinguono sotto diversi aspetti: il primo e più evidente fattore di differenziazione attiene alle modalità di selezione dei loro componenti, che sono spesso eletti dal popolo a suffragio diretto, senza vincolo di mandato (es. Stati Uniti, Argentina, Brasile, Australia, Svizzera), ma possono anche essere indicati dagli enti territoriali e avere l’obbligo di agire rispettando le istruzioni impartite dall’ente di provenienza.

L’esempio più noto è quello del Bundesrat tedesco, composto da rappresentanti dei governi dei Länder, i quali esprimono un voto unitario in linea con la posizione del Land da cui provengono.
La seconda camera ha comunque la funzione di rappresentare istanze diverse da quelle emergenti dalla sovranità popolare espresse nella prima camera: vi sono ordinamenti in cui essa è espressione di interessi di settore o categoria, come in Irlanda; ovvero di interessi territoriali, come in Francia e in Spagna. Nel Regno Unito la presenza di una camera ereditaria fu già oggetto di critica nel preambolo del Parliament Act del 1911, nel quale si affermava l’opportunità di sostituirla con una di origine elettiva. Tuttavia, solo con la riforma della Camera dei Lord del 1999 i membri ereditari vennero eliminati (salvo una piccola quota): non si introdusse però l’elezione diretta, ma si lasciò la maggioranza dei seggi ai lord vitalizi istituiti fin dal 1958, cioè i membri nominati a vita dalla corona su indicazione del primo ministro. La discussione resta aperta in attesa di ulteriori riforme.

Quanto alle funzioni, nelle for­me di governo parlamentari titolare del rapporto fiduciario con il governo è la sola prima camera, in quanto espressione diretta della sovranità popolare: è il caso del Regno Unito, della Germania, della Spagna e così via (le eccezioni sono rarissime). Anche l’iter di formazione delle leggi è caratterizzato da procedure di partecipazione non paritaria delle due camere, con un ruolo prevalente della prima camera. Quest’ultima, dunque, esprime l’esecutivo, determina l’indirizzo politico e contribuisce a realizzarlo tramite il pieno esercizio della funzione legislativa (avendo l’altra camera, in pratica, solo un potere sospensivo ovvero la possibilità di proporre modifiche). L’eccezione più rilevante è quella del Congresso degli Stati Uniti, dove il processo legislativo è paritario, ma non esiste il problema del rapporto fiduciario: siamo appunto in una diversa forma di governo, in una forma di governo presidenziale.