Concetti Chiave
- Il sistema liberista si diffuse ampiamente in Europa e Stati Uniti tra l'Ottocento e i primi decenni del Novecento.
- Principi fondamentali includono un intervento statale minimo, proprietà privata dei mezzi di produzione e prezzi determinati dal mercato.
- Il pensiero liberista esprime fiducia nel progresso, mercato e capitalismo, con l'idea che il mercato si autoregoli nei momenti di crisi.
- La grande crisi degli anni Trenta evidenziò le lacune del sistema liberista, con molte fabbriche chiuse e disoccupazione diffusa.
- Adam Smith e Jean-Baptiste Say furono tra i principali sostenitori del sistema liberista.
Introduzione
Il sistema liberista ebbe ampia diffusione sia in Europa sia negli Stati Uniti tra l'Ottocento e i primi deceni del Novecento.
Principi fondamentali del sistema liberista
I principi fondamentali che caratterizzano il sistema liberista sono i seguenti:
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Intervento dello Stato molto limitato in campo economico;
i mezzi di produzione sono di proprietà dei privati e gli imprenditori utilizzano le tecniche di produzione che ritengono più idonee per realizzare il più elevato guadagno possibile;
i prezzi dei prodotti sono definiti dal mercato
I problemi del sistema liberista
Il pensiero liberista in campo economico è sempre stato caratterizzato da una grande fiducia nel progresso, nel mercato e nel capitalismo e dalla convinzione che il mercato, senza regole stabilite dallo Stato, trovasse sempre e in modo autonomo la via d'uscita nei momenti di difficoltà.
Purtroppo, la crisi economica che si verificò nel corso degli anni Trenta del XX secolo, nota come grande crisi, dimostrò che questa visione dell'economia non era corretta, poichè in quel periodo, moltissime fabbriche, anche ben gestite, chiusero, e un gran numero di persone si trovò senza lavoro e senza reddito.
Gli economisti che sostennero maggiormente il sistema liberista furono Adam Smith e Jean-Baptiste Say.