Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Recent secession movements have emerged in regions like Scotland, Catalonia, and Veneto, each with varying degrees of success and impact.
  • In Veneto, two consultative referendums were proposed in 2014, aiming for greater autonomy and potential secession from Italy.
  • The Italian Constitutional Court declared these referendums illegitimate, particularly the one for secession, due to conflicts with constitutional principles.
  • The court emphasized that the proposed secession referendum suggested changes incompatible with the unity and indivisibility of the Republic.
  • Suggestions to retain 80% of tax revenues within Veneto were found to conflict with constitutional requirements for financial balance and public finance maintenance.

Unità della Repubblica e secessione

Negli ultimi anni, in molti paesi è stata manifestata da parte di alcune regioni l’intenzioni di dar vita a processi di secessione dai relativi stati di appartenenza. Ciò ha avuto luogo prima in Scozia, in cui fu proposto un referendum consultivo sulla possibilità di indipendenza dal Regno unito, il cui esito impedì l’avvio del procedimento per uno scarto del dieci percento, in Catalogna, dove però il referendum consultivo vide il coinvolgimento di una parte esigua della popolazione e, pertanto, ebbe una ben circoscritta rilevanza, e, sebbene sia mediaticamente passato in sordina, persino in Veneto, in cui furono proposti due referendum consultivi a fini secessionistici.
Questione di legittimità: con due leggi, 15 e 16/2014, il consiglio regionale aveva indetto due consultazioni referendarie, la prima per chiedere ai propri cittadini se volessero richiedere maggiori forme di autonomia al governo centrale, specie in ambito tributario e fiscale, la seconda per interrogarli sull’opportunità di separarsi dallo Stato italiano, rendendosi Repubblica indipendente.
Discussione: tramite la sentenza n.

118 del 2015, la Corte costituzionale ha avuto modo di valutare le suddette proposte referendarie, dichiarandone l’illegittimità. In particolare il giudizio della Corte ha preso in esame la legge 16/2014, la quale indiceva un referendum per la secessione. I giudici hanno dichiarato fondata la questione di legittimità proposta dal governo poiché il referendum consultivo da essa previsto, non solo riguarda «scelte fondamentali di livello costituzionale», ma suggerisce sovvertimenti istituzionali radicalmente incompatibili con i fondamentali principi di unità e indivisibilità della Repubblica. Il quesito referendario relativo alla possibilità di trattenere sul territorio regionale l’ottanta percento delle entrate riscosse contrasta l’articolo 75.2 della Costituziona italiana e, più in generale, le esigenze di equilibrio e mantenimento della finanza pubblica.

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