Concetti Chiave
- Il diritto internazionale si basa sulla spontanea adesione degli stati, in quanto manca un'autorità centrale che garantisca il rispetto delle leggi comuni.
- Le fonti principali del diritto internazionale comprendono consuetudini internazionali e trattati, sia bilaterali che multilaterali, che regolano le relazioni tra gli stati.
- I trattati internazionali seguono fasi di negoziazione, stipulazione e ratifica, con il principio del Pacta sunt servanda che ne assicura l'esecuzione.
- L'Italia si conforma al diritto internazionale e subordina le sue leggi interne alle norme adottate tramite convenzioni e trattati internazionali.
- L'articolo 11 della Costituzione italiana ripudia la guerra come strumento di offesa, favorendo la pace e il rispetto reciproco tra le nazioni.
Le relazioni internazionali
I rapporti tra gli Stati sono regolati dal diritto internazionale, ovvero l'insieme delle norme giuridiche.
Indice
Caratteristiche del diritto internazionale
Poiché ogni stato è dotato di sovranità, l'assoggettamento dei singoli paesi alle norme internazionali è il frutto della spontanee adesione di uno stato e della sua conseguente sottomissione agli atti normativi comuni.
La differenza tra diritto internazionale e diritto interno è l'assenza nel primo di un'autorità centrale che emani le leggi e ne garantisca il rispetto: sta alle autorità istituzionali dei singoli Stati garantire, l'interesse dei popoli, l'adeguamento alle normi comuni
Diritto internazionale pubblico e privato
Il diritto internazionale assume carattere pubblico se riguarda le relazioni tra gli stati;
Ha invece natura privata quando disciplina i rapporti tra i cittadini di uno Stato e gli stranieri. Le norme del diritto internazionale privato fanno parte dell'ordinamento giuridico interno di uno Stato, in quanto sono emanate da questo e hanno valore al suo interno.
Le fonti del diritto internazionale
Fonti del diritto internazionale
Esse sono costituite:
1.consuetudini internazionali, che sono quei comportamenti ripetuti e costanti da parte degli Stati nella regolamentazione dei propri rapporti, con la convinzione che tali comportamenti siano obbligatori.
Purché sussista una consuetudine occorrono due elementi:
1.la ripetizione costante nel tempo di determinati comportamenti;
2.la convinzione che quei comportamenti siano obbligatori secondo il diritto internazionale.
Tra le consuetudini più note rientrano le immunità diplomatiche (Garanzie volte alla protezione dei rappresentanti diplomatici e delle sedi delle ambasciate).
Trattati internazionali e fasi
2.trattati internazionali, che sono gli accordi stipulati tra due o più Stati per regolare questioni di interesse comune sulla base del principio della reciprocità. Possono essere:
Bilaterali, quando vengono conclusi tra due soli stati e sono destinati alla regolamentazione di rapporti relativi (confini)
Multilaterali, quando sono stipulati tra più stati allo scopo di stabilire norme comuni (trattato di Maastricht*)
Fasi dei trattati
1. Negoziazione, in cui gli stati coinvolti conducono trattative di carattere preparatorio;
2. Stipulazione dell'accordo da parte degli organi rappresentanti degli stati;
3. Ratifica, dichiarazione con cui ciascuno stato accetta ufficialmente l'impegno sottoscritto ( In italia, tale ruolo compere al Presidente della repubblica, previa autorizzazione del Parlamento).
Una volta concluso un trattato internazionale, la convenzione internazionale sul diritto DEI trattati (1969, Vienna), lo regolamenta, sostenendo il principio Pacta sunt servanda, in base al quale ogni trattato in vigore vincola le parti e queste devono eseguirlo in buona fede. Si afferma inoltre che una parte non può invocare le disposizioni della propria legislazione interna per giustificare la mancata esecuzione di un trattato.
L’Italia e l'ordinamento giuridico internazionale
Italia e diritto internazionale
L'art. 10 della Costituzione dice che “L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute” ( lo stato italiano si adegui alle norme del diritto internazionale).
Nell'ordinamento giuridico italiano l'efficacia delle leggi interne è subordinata a quella delle norme adottate tramite convenzione e trattati internazionali.
L'art.11 della Costituzione recita “ l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra le nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”
Il contenuto di tale articolo nasce dalla volontà di evitare esperienze devastanti come quelle della guerra e di assicurare alle nuove generazioni un futuro di pace
Principio del ripudio della guerra come strumento di offesa ad altri stati; si esprime altresì a favore della costruzione di rapporti internazionali improntati al rispetto reciproco e alla pace;
Nonostante tale articolo, nella realtà sono stati numerosi gli interventi militari sul territorio di altri Stati. Questo è giustificato dal fatto che l'Italia fa parte di organizzazioni internazionale (ONU, NATO), che possono deliberare interventi di natura militare per scongiurare situazioni di maggiore gracità e dalle conseguenze imprevedibili.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza principale tra diritto internazionale e diritto interno?
- Quali sono le fonti del diritto internazionale?
- Quali sono le fasi principali di un trattato internazionale?
- Come si conforma l'ordinamento giuridico italiano alle norme del diritto internazionale?
- Cosa afferma l'articolo 11 della Costituzione italiana riguardo alla guerra?
La differenza principale è l'assenza nel diritto internazionale di un'autorità centrale che emani le leggi e ne garantisca il rispetto, mentre nel diritto interno esiste tale autorità.
Le fonti del diritto internazionale includono le consuetudini internazionali e i trattati internazionali, che regolano i rapporti tra gli Stati.
Le fasi principali di un trattato internazionale sono la negoziazione, la stipulazione dell'accordo e la ratifica da parte degli Stati coinvolti.
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute, subordinando l'efficacia delle leggi interne a quelle adottate tramite convenzioni e trattati internazionali.
L'articolo 11 afferma che l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa e promuove la pace e la giustizia tra le nazioni, consentendo limitazioni di sovranità necessarie per un ordinamento internazionale pacifico.