Concetti Chiave
- L'espropriazione per pubblica utilità consente all'autorità amministrativa di trasferire la proprietà di un bene da un privato a un ente pubblico o soggetto privato, basandosi su una dichiarazione di pubblica utilità.
- La Costituzione Italiana definisce l'esproprio un dovere di solidarietà con due principi fondamentali: la legalità, per prevenire abusi, e l'indennizzo, per compensare la perdita del proprietario.
- La normativa italiana sull'esproprio è evoluta nel tempo, dal calcolo dell'indennizzo basato sul valore del terreno agricolo alla normativa attuale che considera il valore di mercato e il tipo di area espropriata.
- Il processo espropriativo richiede la presenza di un'opera pubblica nello strumento urbanistico, una dichiarazione di pubblica utilità, e la determinazione dell'indennità di esproprio.
- Il procedimento prevede notifiche al proprietario, la possibilità di presentare osservazioni, e la determinazione dell'indennizzo; in caso di urgenza, è prevista l'occupazione d'urgenza dell'immobile.

1. la presenza nello strumento urbanistico vigente dell’opera pubblica da realizzare;
2. la dichiarazione di pubblica utilità;
3. che sia stata determinata l’indennità di esproprio. Il procedimento di esproprio si articola, per sommi capi, nel modo seguente:
Un ente, cui è attribuita la competenza ad espropriare, può elaborare o approvare il progetto preliminare di un’opera pubblica che rientri nelle sue competenze emettendo, poi, una dichiarazione di pubblica utilità che può avere fondamento nella approvazione di un progetto definitivo; la stessa indica anche i termini per il compimento delle operazioni espropriative e quindi per l’inizio dei lavori. Se al momento dell’espropriazione non vi sia ancora un progetto approvato, i privati e gli enti della pubblica amministrazione possono presentare un progetto di massima per il quale è necessaria la richiesta di una dichiarazione di pubblica utilità. Quando ha inizio il procedimento di espropriazione, il proprietario dell’area interessata, cioè colui che risulta come proprietario dai registri catastali, deve essere avvisato dell’inizio del procedimento e ha il diritto di presentare le proprie osservazioni. L’ente competente all’espropriazione approva il progetto definitivo dell’opera di pubblico interesse redatto dall’interessato dopo aver valutato la vera utilità a livello pubblico dell’opera. Tale approvazione ha valore di dichiarazione di pubblica utilità e comporta l’inserimento dell’opera nel vigente piano urbanistico come variante. L’ente competente per l’espropriazione determina l’indennizzo da corrispondere al proprietario; in caso di urgenza può essere disposta l’occupazione d’urgenza dell’immobile. Se il proprietario concorda sull’ammontare dell’indennizzo può ottenere il pagamento immediato della somma dovutagli: egli deve, però, stipulare l’atto di cessione del bene; se non lo stipula, l’autorità emana il decreto di esproprio, il quale viene successivamente eseguito privando il proprietario del possesso del bene. Se la realizzazione dell’opera non ha inizio entro il 10° anno dal momento dell’espropriazione, l’interessato può chiedere ed ottenere la restituzione del bene ed il pagamento di un’indennità.
Domande da interrogazione
- Che cos'è l'espropriazione per pubblica utilità?
- Quali sono i principi che regolano l'espropriazione secondo la Costituzione Italiana?
- Come viene calcolato l'indennizzo per l'espropriazione secondo la normativa vigente?
- Quali condizioni devono essere soddisfatte per avviare un processo espropriativo?
- Cosa accade se l'opera pubblica non inizia entro 10 anni dall'espropriazione?
L'espropriazione per pubblica utilità è un istituto giuridico che permette all'autorità amministrativa di trasferire la proprietà di un bene da un privato a un ente pubblico o altro soggetto privato, a condizione che ci sia una dichiarazione di pubblica utilità per un progetto.
La Costituzione Italiana stabilisce che l'espropriazione è regolata dai principi di legalità e indennizzo, per garantire che non ci sia abuso di potere e per compensare la perdita subita dal proprietario.
L'indennizzo è calcolato in base al valore di mercato per le aree edificate legittimamente, al valore del solo terreno per le aree edificate illegittimamente, e al valore agricolo effettivo o medio per le aree non edificabili.
Le condizioni includono la presenza dell'opera pubblica nello strumento urbanistico vigente, la dichiarazione di pubblica utilità, e la determinazione dell'indennità di esproprio.
Se l'opera non inizia entro 10 anni, l'interessato può chiedere la restituzione del bene e il pagamento di un'indennità.