Concetti Chiave
- Il principio di autodeterminazione esterna dei popoli ha grande importanza nel diritto internazionale, specialmente riguardo alla questione Palestina-Israele.
- La situazione di Gerusalemme, occupata da Israele dal 1947, è complessa e coinvolge aspetti storici, culturali e legali, condannata anche dalle Nazioni Unite.
- La Palestina contesta lo spostamento dell'ambasciata statunitense a Gerusalemme come violazione della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche (CVRD).
- La Corte Internazionale di Giustizia potrebbe dichiararsi incompetente sulla questione, poiché la Palestina non è considerata uno stato autonomo secondo il diritto internazionale.
- L'esistenza di ambasciate che rappresentano più stati rende la posizione legale della Palestina debole nella controversia con gli Stati Uniti.
Il principio di autodeterminazione
Nel diritto internazionale acquisisce un ruolo estremamente rilevante il principio di autodeterminazione dei popoli con particolare riferimento all’autodeterminazione esterna.
In quest’ottica ha assunto una particolare rilevanza la questione del muro costruito tra Palestina e Cisgiordania. Recentemente, la Palestina ha assunto un ruolo sempre più importante sul piano del diritto internazionale. Tuttavia non si tratta di un soggetto di diritto internazionale totalmente sovrano perché la parte orientale di Gerusalemme è tutt’oggi dominata dall’occupazione dell’Israele.
Nel 1947, l’Israele ha invaso la Palestina occupando Gerusalemme e tale situazione è sfociata nella guerra dei sei giorni del 1966, condannata dalle Nazioni Unite, le quali hanno sostenuto che, per via della sua importante funzione storico-culturale, Gerusalemme dovrebbe essere dotata di uno status giuridico e governativo autonomo.
La posizione della Palestina
La Palestina ritiene che lo spostamento dell’ambasciata statunitense in Gerusalemme, territorio non palestinese, costituisca una violazione del CVRD perché l’ambasciata deve sempre essere collocata all’interno del territorio dello stato che rappresenta. Pertano, la Palestina ha adito la CIG in relazione alla presunta violazione della CVRD da parte degli USA senza che però sia stata ancora emessa una sentenza definitiva. Probabilmente, La CIG dichiarerà la propria incompetenza a giudicare la questione sostenendo che, secondo il diritto internazionale, la Palestina non costituisce più uno stato autonomo.
Ambasciate e rappresentanza
In generale, accade spesso che un’ambasciata posta su un territorio rappresenti più di uno stato. L’ambasciata del Marocco italiana, situata a Roma, ad esempio rappresenta sia l’Italia che il Vaticano. Questa sussunzione rende estremamente debole la posizione della Palestina. La Corte internazionale di giustizia, inoltre, non può emettere una pronuncia che vada ad intaccare gli interessi giuridici di stati terzi rispetto alla causa. Molti, pertanto, ritengono che la CIG dichiarerà la propria incompetenza in relazione alla controversia Palestina contro USA.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del principio di autodeterminazione nel contesto della Palestina?
- Qual è la posizione della Palestina riguardo allo spostamento dell'ambasciata statunitense a Gerusalemme?
- Come influisce la rappresentanza multipla delle ambasciate sulla posizione della Palestina?
Il principio di autodeterminazione è cruciale nel diritto internazionale, specialmente per la Palestina, che non è completamente sovrana a causa dell'occupazione israeliana di Gerusalemme Est.
La Palestina considera lo spostamento una violazione del CVRD, poiché l'ambasciata dovrebbe essere nel territorio dello stato rappresentato, e ha portato la questione alla CIG, che potrebbe dichiararsi incompetente.
La rappresentanza di più stati da parte di un'ambasciata, come quella del Marocco in Italia, indebolisce la posizione della Palestina, poiché la CIG non può emettere sentenze che influenzino stati terzi.