Concetti Chiave
- La Costituzione degli Stati Uniti del 1787 definisce una separazione rigida dei poteri tra legislativo ed esecutivo.
- Il governo presidenziale si basa sull'equilibrio tra Congresso, Presidente e Corte suprema.
- Il Congresso, organo bicamerale, è composto da Senato e Camera dei rappresentanti con poteri legislativi paritari.
- Il Senato, con due rappresentanti per stato e presieduto dal vicepresidente, approva nomine e trattati internazionali.
- La Camera dei rappresentanti ha mandato biennale e presiede questioni fiscali, con speaker alla guida.
La separazione dei poteri
La Costituzione degli Stati Uniti, risalente al 1787, delinea una forma di governo fondata su una rigida separazione dei poteri: legislativo ed esecutivo sono considerati due organi ben distinti e con competenze nettamente diverse. L’esecutivo è capeggiato dal Presidente degli USA, eletto dalla collettività nazionale senza la mediazione del parlamento (Congresso).
La forma di governo presidenziale degli USA si fonda su un delicato equilibrio fra tre organi: Congresso, Presidente e Corte suprema.
Il ruolo del Congresso
Il Congresso è l’ente parlamentare a cui la Costituzione conferisce il potere federale. Si tratta di un organo di natura bicamerale, composto da Senato e Camera dei rappresentanti.
Il Senato è formato da due rappresentanti per ogni stato membro (eletti dal corpo elettorale su base statale), rinnovati per un terzo ogni due anni. Esso è presieduto dal vicepresidente degli USA, ma al suo interno è prevista la nomina di un presidente pro-tempore che possa sostituirlo in caso di assenza o di assunzione della carica presidenziale.
La Camera dei rappresentanti, invece, è composta da deputati con mandato biennale ed è presieduta da uno speaker.
Nello svolgimento dell’attività legislativa, le due camere esercitano un ruolo prevalentemente paritario, con poche diversificazioni:
- la Camera ha l’iniziativa legislativa relativamente all’imposizione di tributi, ma anche a questo proposito il Senato può concorrere all’approvazione di tali leggi e proporne emendamenti;
- il Senato può approvare le nomine dei funzionari federali compresi i giudici della Corte suprema e, con maggioranza dei due terzi, può persino votare l’entrata in vigore dei trattati internazionali conclusi dal Presidente.
In generale, Camera e Senato possono svolgere il proprio lavoro tramite commissioni permanenti o commissioni istituite di volta in volta a fini di inchiesta. A queste si affiancano le cosiddette «Commissioni intercamerali», che hanno il compito di sanare i contrasti fra Camera e Senato sull’approvazione dei testi di legge.
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura del Congresso degli Stati Uniti?
- Quali sono le funzioni principali del Senato?
- Come si bilanciano i poteri tra le due camere del Congresso?
Il Congresso è un organo bicamerale composto dal Senato e dalla Camera dei rappresentanti, con poteri federali conferiti dalla Costituzione.
Il Senato approva le nomine dei funzionari federali, inclusi i giudici della Corte suprema, e può votare sui trattati internazionali con una maggioranza di due terzi.
Le due camere esercitano un ruolo paritario nell'attività legislativa, con la Camera che ha l'iniziativa sui tributi e il Senato che può proporre emendamenti e approvare nomine e trattati.