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Concetti Chiave

  • I principi del contraddittorio e della partecipazione consentono ai soggetti interessati di intervenire nel procedimento, presentando memorie o documenti.
  • Un procedimento può concludersi con un accordo tra amministrazioni e interessati, che deve essere formalizzato in una determinazione unilaterale.
  • La legge 241 introduce il silenzio assenso tra amministrazioni per risolvere blocchi procedurali causati dalla mancata partecipazione di un'amministrazione.
  • L'obbligo di provvedere impone all'amministrazione di concludere il procedimento entro un termine, generalmente di 30 giorni, se non diversamente stabilito.
  • Il silenzio assenso è previsto come rimedio all'inadempimento dell'obbligo di provvedere da parte dell'amministrazione.

Indice

  1. Principi del contraddittorio
  2. Intervento delle amministrazioni
  3. Obbligo di provvedere

Principi del contraddittorio

Principi del contraddittorio e della partecipazione: i soggetti interessati intervengono, esercitano il diritto d’accesso presentando memorie scritte o documenti. In questo poco può accadere che il procedimento si concluda con un accordo tra amministrazioni e interessati, che deve comunque essere recepito in una determinazione unilaterale dell’amministrazione.

Intervento delle amministrazioni

Se le norme prevedono l’intervento di un’amministrazione diversa da quella procedente, e tale intervento non avviene, si blocca/rallenta il procedimento. La legge 241 risolve questo problema prevedendo il silenzio assenso tra amministrazioni, e la possibilità di far intervenire un’altra amministrazione al suo posto.

Obbligo di provvedere

Obbligo di provvedere, cioè di conclude il procedimento.

I soggetti destinatari preferiscono sempre il provvedimento espresso a quello tacito, sia quando il contenuto è favorevole sia quando è sfavorevole, in quanto contro il provvedimento negativo possono ricorrere ai rimedi amministrativi e giurisdizionali.

Per verificare che l’amministrazione rispetti l’obbligo di provvedere, è necessario prevedere un termine entro il quale il provvedimento deve essere emanato.

Tale termine è di 30 giorni, se non è stabilito diversamente dall’amministrazione o dalle norme. Decorso il termine, se l’amministrazione non ha emanato l’atto, viola l’obbligo di provvedere e si forma il silenzio.

Per rimediare a questo inadempimento viene previsto il silenzio assenso.

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