Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Dal 1989, le concessioni di grazia si sono ridotte drasticamente, evidenziando la natura eccezionale e umanitaria di tale potere presidenziale.
  • La sentenza 200/2006 ha confermato che la grazia è una decisione del capo dello Stato, non ostacolabile dal ministro della giustizia.
  • Il Consiglio supremo di difesa, presieduto dal capo dello Stato, discute le linee strategiche e l'impiego delle forze armate italiane.
  • La struttura organizzativa del Consiglio supremo di difesa è stata rafforzata e dipende funzionalmente dalla presidenza della Repubblica.
  • Le riunioni del Consiglio supremo di difesa sono diventate più frequenti, almeno tre all'anno, aumentando il suo ruolo nella politica di sicurezza nazionale.

Indice

  1. Riduzione delle grazie concesse
  2. Ruolo del Consiglio supremo di difesa

Riduzione delle grazie concesse

Dalla riforma del codice di procedura penale del 1989 in poi le grazie concesse si sono drasticamente ridotte a poche decine l’anno. Ciò concorre a spiegare perché il conflitto di attribuzione sollevato dal presidente Ciampi contro il ministro della giustizia nel 2005 è stato risolto dalla sent. 200/2006 nel senso di ritenere la grazia «una potestà decisionale del capo dello Stato quale organo super partes»: proprio in quanto essa viene considerata «eccezionale strumento destinato a soddisfare straordinarie esigenze di natura umanitaria».

Di qui l’affermazione che non spetta al ministro impedire che il procedimento di concessione abbia corso e che il presidente adotti la sua decisione in merito. Dunque, ecco un esempio di atto sostanzialmente oltre che formalmente presidenziale.

Ruolo del Consiglio supremo di difesa

Un discorso a parte giustifica, in un contesto internazionale nel quale l’Italia assume ricorrentemente responsabilità di rilievo, il Consiglio supremo di difesa: organo presieduto dal capo dello Stato e composto dal presidente del Consiglio, da cinque ministri e dal capo di stato maggiore della difesa, avente la funzione di discutere linee generali strategiche e impiego delle forze armate (v. artt. 2-9 d.lgs. 66/2010).

Di questo organo è stata rafforzata la capacità operativa e accentuata la dipendenza organizzativa e funzionale dalla presidenza della Repubblica (rispetto al governo). È aumentata anche la frequenza e la regolarità delle riunioni (almeno tre all’anno). Il Csd, da mero organo di informazione e consultazione, si è evoluto in protagonista attivo e determinante della politica di sicurezza nazionale.

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