Concetti Chiave
- Il presidente del Consiglio dei ministri in Italia ha poteri significativi, tra cui la nomina dei ministri e lo scioglimento delle camere, influenzando profondamente la struttura del governo.
- Il ruolo del presidente della Repubblica si espande nei contesti politici complessi, svelando le potenzialità dualiste del sistema parlamentare italiano.
- La Costituzione italiana è volutamente vaga riguardo al processo di nomina del presidente del Consiglio, affidando la procedura alla prassi delle consultazioni politiche.
- Il governo italiano entra in carica dopo aver prestato giuramento al presidente della Repubblica e necessita della fiducia di entrambe le Camere per operare.
- Le mozioni di sfiducia possono essere approvate da ciascuna camera, ma devono essere presentate da almeno un decimo dei componenti e non possono essere votate immediatamente.
Potere di nomina del presidente del Consiglio dei ministri
In Italia, il governo svolge un ruolo centrale. Fra i suoi componenti, la Costituzione attribuisce un potere ampiamente rilevante al Presidente del Consiglio dei ministri, investito di importanti e significative prerogative. Fra queste, spicca il potere di nomina che, insieme a quello di scioglimento delle camere, fa dell’esecutivo il perno della titolarità politica. Entrambi i suddetti poteri, infatti, sono in grado di condizionare struttura e funzionamento del governo parlamentare.Essi possono essere esercitati in modo più o meno incisivo a seconda del contesto politico e dello stato dei rapporti fra i partiti. Quando questi rapporti sono particolarmente difficili, il ruolo del presidente della Repubblica si allarga a dismisura, svelando le potenzialità dualiste implicite nel sistema.
All’Assemblea costituente era stato approvato, in sede di sottocommissione il 5 settembre 1946, un ordine del giorno presentato da Tomaso Perassi, insigne giurista, col quale si faceva la scelta del governo parlamentare, ma si diceva anche che questo avrebbe dovuto essere integrato da strumenti giuridici che valessero a evitare le «degenerazioni del parlamentarismo». Nonostante ciò, il testo della nostra Costituzione risultò al riguardo particolarmente lacunoso, limitandosi allo stretto essenziale: quasi fosse preciso intendimento del costituente affidare le scelte d’indirizzo al libero e mutevole dispiegarsi dei rapporti fra i partiti.
Secondo la Costituzione, è il presidente della Repubblica a nominare il presidente del Consiglio, senza alcuna indicazione sul procedimento da seguire (rimesso tutto intero alla prassi, che è restata quella statutaria delle consultazioni con i rappresentanti delle forze politiche parlamentari); è il presidente del Consiglio a proporre i ministri al presidente della Repubblica, che li nomina. Il governo necessita della fiducia di entrambe le Camere, ma entra in carica già col giuramento prestato davanti al presidente della Repubblica. Ciascuna camera può approvare una mozione di sfiducia alla sola condizione che sia presentata da un decimo dei componenti e col solo vincolo che non sia votata all’improvviso (occorre attendere tre giorni).
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del Presidente del Consiglio dei ministri in Italia secondo la Costituzione?
- Come viene nominato il Presidente del Consiglio dei ministri?
- Quali sono le condizioni per l'approvazione di una mozione di sfiducia?
Il Presidente del Consiglio dei ministri in Italia ha importanti prerogative, tra cui il potere di nomina e lo scioglimento delle camere, che lo rendono centrale nella titolarità politica del governo parlamentare.
Il Presidente del Consiglio dei ministri è nominato dal presidente della Repubblica, senza un procedimento specifico indicato dalla Costituzione, ma seguendo la prassi delle consultazioni con i rappresentanti delle forze politiche parlamentari.
Una mozione di sfiducia può essere approvata da ciascuna camera se presentata da un decimo dei componenti e non può essere votata all'improvviso, richiedendo un'attesa di tre giorni.